Poesie personali


Scritta da: Mariangela Capuano
in Poesie (Poesie personali)
Dal finestrino guardo fuori: un mondo
Piove forte sul vetro
Il ticchettio dei miei pensieri
Le gocce son lenti d'ingrandimento
Il riflesso del mare mentre tutto è appannato
La musica cresce rimbomba nella mia mente
Batuffolo di cotone imbevuto di tutto
E niente
Niente come l'insulso adagiarsi mentre aspetti il prossimo treno
Biglietto prego
Ho dimenticato di partire
Torno e c'è ancora odore e fumo
Che evapora in spirali trasportati dal gelo
Della mia anelata stupida e incoerente
Ultima sigaretta.
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    Scritta da: Mariangela Capuano
    in Poesie (Poesie personali)
    Avevo i miei vent'anni
    Ora li inseguo inutilmente
    Rubati deturpati violentati sgozzati castrati
    Le budella sconquassate sul pavimento
    Feto morto
    sangue marcio
    son state virgole
    che ora non ci son più
    nell'impeto furibondo di un odio disilluso
    guardami cieco scavare e gettare il cadavere
    di spalle
    mentre piango di nascosto
    la mia fragilità che impugna armi.
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      Scritta da: realtà
      in Poesie (Poesie personali)

      Solitudine, battuta

      la solitudine, come un lungo enigma, si pone,
      il tempo, infinito, al solitario pare,
      tempo da sfruttare,
      per il segreto, dell'enigma poter, capire,
      domande tristi, inquietanti,
      la cui risposta, fa male, a tanti,
      cosa faccio, in questo posto solitario?
      perche, come mia compagnia,
      ho solo te, caro diario?
      cosa ho fatto, per meritarmi, l'esilio?
      e numerose,
      altre domande,
      che vagano, nel pensiero.
      la solitudine, il solitario, accettare dovrà,
      se altra via, nessuno gli darà.
      accettato, ignorato, visto e dimenticato,
      per quanto si impegni, resta esiliato.
      il solitario, per sempre, solo sarà,
      se nessuno mai,
      una possibilità
      gli donerà.
      e quando, completamente abbandonato,
      si sentirà,
      accomparirà,
      nell'ombra della notte,
      una piccola luce:
      calda, splendente, rassicurante,
      come una fata che dona speranze.
      cosi il solitario,
      di nuovo coraggio,
      si coprirà, e alle sue macabre domande,
      non più penserà.
      apri la porta, comincia a volare,
      e la tua gioia, comincia a sfruttare.
      esci dal nulla e fanne qualcosa.
      e della solitudine,
      come i petali di una rosa,
      lasciala cadere,
      ricomincia a fiorire,
      di nuovo splendore,
      ed'ecco, che della solitudine,
      come una brutta abitudine
      avrai dimenticato,
      sotterrandola nel passato.
      sta a te,
      riscrivere la nuova storia,
      falla finire,
      con una vittoria.
      Composta mercoledì 13 giugno 2012
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        Scritta da: Stefano Medel
        in Poesie (Poesie personali)

        Montagne

        Sagome delle montagne,
        lungo lo stradone di voltaggio;
        le punte e le creste fanno ombra,
        e si sente il fresco della montagna;
        natura verdeggiante,
        cespugli, alberi,
        arbusti,
        verzura;
        sembrano monti
        indonesiani
        del Borneo;
        mentre la macchina gira lungo i tornanti;
        e si arrampica verso il paese;
        mi perdo nella natura selvatica,
        e mi godo il silenzio,
        e la pace;
        sentieri sterrati,
        viuzze e passaggi;
        villini nascosti,
        e i caprioli che vanno,
        e brucano nascosti,
        ma non tanto.
        Composta mercoledì 13 giugno 2012
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          Scritta da: chiararco
          in Poesie (Poesie personali)

          Un sogno!

          Mi sono presentata nuda a te,
          niente veli e niente inganni,
          Non scudi o montagne
          a proteggermi,
          nessuna chiave del cuore
          da porgerti in dono.

          Ho scelto invece di condurti con me,
          tra strette e ripide gallerie,
          per le strade dissestate
          del mio cuore,
          ad occhi chiusi ho camminato
          tenendoti la mano.

          lungo il cammino ascoltavo te,
          rallentavo ad ogni tua caduta,
          pronta ad accogliere gelosamente
          ogni tua lacrima,
          custodendo ogni raro sorriso
          potesse illuminare il viaggio.

          ma apro finalmente gli occhi
          inizia un nuovo giorno.
          Composta martedì 12 giugno 2012
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            Scritta da: zerozak
            in Poesie (Poesie personali)

            Sensibilità

            Nella realtà di questa vita privata
            Una persona riceve questa risposta
            Con un certa coincidenza apposta
            S'interpreta la frase composta

            Immersa questa percezione senza determinazione
            La parola porta dubbi ed intuizioni
            Si pensa di seguire gli istruzioni
            Per capire questi informazioni

            È solo un illusione di una falsa interpretazione
            Sono dubbi immersi nell'immaginazione
            Questa persona pensa d'aver ragione
            Nel mezzo di questi allucinazioni

            Bisogna fare attenzione
            Vivere la vità con amore
            Dimenticare tutti i dolori
            La sensibilità è nelle persone e le creazioni.
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              Scritta da: zerozak
              in Poesie (Poesie personali)

              Lettere del lettore

              Penso se scrivo
              Parlo se sono captivo
              Per avere questo uilo espressivo
              Del mio essere, dal vivo

              Sono arrivate le mie idee
              Per avere parole e pensieri
              Sono il poema di ieri
              Una lettera per i lettori
              Italiani e stranieri

              Sono arrivate le parole da Casablanca
              Per il lettore in Italia che mi manca
              Scrivo questa lettera fresca
              Nel mio cuore si è messa
              A raccontare la sua storia tesa

              Fra l'Italia e il Marocco
              Non c'è nessuno che sa poco
              Dal Mediterraneo fino all'Atlantico
              C'è il Marocco l'unico
              Dove c'è una lettera scritta
              Nel cielo della mia città

              Se penso e scrivo
              Questa lettera per il captivo del momento
              Il lettore rappresenta l'indivuo autentico
              Che legge dal vivo quello che scrivo
              Scrivo un sincero sentimento

              È stata scritta e letta questa lettera del lettore
              L'uilo espressivo dal vivo
              Solo se scrivo e penso
              Determinate pensieri e parole
              Per il lettore teso.
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                Scritta da: Stefano Medel
                in Poesie (Poesie personali)

                Paese

                Paese fetente,
                sempre le stesse facce,
                le viuzze ed i carugi
                mezzi genovesi;
                la piazza del mercato,
                i lampioni,
                i viali dei tempi di nonna;
                il posto,
                dove sorgeva la vecchia casa,
                di quando eri piccolo;
                ti sembra ancora di vedere
                il nonno tornare a bordo del camion
                di lavoro,
                quando faceva l'operaio,
                e tornava dal lavoro;
                e tu l'aspettavi in un angolo,
                da piccolo;
                come era tutto diverso,
                e semplice, allora;
                come la città era differente;
                il tempo è passato, forte,
                gli anni sono volati;
                e non ti piace questo presente;
                in questo paese del cavolo;
                poter partire,
                e lasciarti tutto alle spalle;
                dimenticare,
                andare via lontano,
                in un posto d'europa,
                via di qua,
                libero da tutto,
                vita nuova;
                paese fetente.
                Composta martedì 12 giugno 2012
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