Poesie personali


in Poesie (Poesie personali)

Fra tosse e nebbia

Fra tanti tavoli
tante bottiglie,
in una nube
fatta di fumo e fumi,
sei caduta addosso al mio tavolo,
col tuo parlare.
Hai una brutta serata,
parli di morte,
ne parli a me,
a me che so già tutto.
Ascolto le tue lame di lingua nelle mie orecchie,
ma niente più mi tocca
di ciò che dici,
è solo il mio vissuto in bocca a un altro.
Composta sabato 16 giugno 2012
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    Scritta da: Salvo Stella
    in Poesie (Poesie personali)

    Il borgo

    Incedo a lenti passi tra le stradine di un minuscolo borgo,
    quanta quiete tra le antiche mura, tutto sembra inanimato.

    Nei pressi di un grosso portone gatti in amore si rincorrono.

    Un vecchio balcone stracolmo di fiori e piante aromatiche mi mostra, dagli spiragli delle inferriate, una donna anziana che stende il bucato.

    Ora un delicato profumo di pane appena sfornato mi avvolge
    rimestandosi all'aroma della legna accesa.

    Ahhh quanta vita ho scoperto.
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      Scritta da: Salvo Stella
      in Poesie (Poesie personali)

      La carezza

      La tua mano rugosa accarezzava il mio viso fanciullesco,
      e mi rannicchiavo trovando quiete ascoltando nel tuo profondo respiro.

      Quel premuroso abbraccio che mi custodiva,
      tramandava l'assoluto ed esclusivo amore paterno.

      Percezioni che sfilano nei miei ricordi e che guadando la mia anima
      pervadono quella precisa sostanza da te procreata.

      Vengo solo ora al tuo cospetto e non scorgo più il tuo sguardo per me,
      solo un volto stanco finalmente assopito che attende la riconsegna
      di quell'ultima carezza che tu un tempo mi hai donato.

      Ciao Papà.
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        Scritta da: Salvo Stella
        in Poesie (Poesie personali)

        Soleluna

        Questa sera ho invocato la luna e le ho chiesto: perché sei tu mia dolce luna a rappresentare l'Amore? E lei, garbata e genuina mi ha risposto: ovvio, io accolgo il bagliore che il sole con tanto Amore mi dona, effondendolo e condividendolo con chi mi guarda; giacché tu sarai in grado di ospitare nel cuore cotanta lucentezza, risplenderai come me, e chi ti scruta, potrà scorgere la fulgida luce dell'Amore che in te si riflette.
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          Scritta da: ODIOSA
          in Poesie (Poesie personali)

          Malinconia di Primavera

          Tutto passa
          tutto si trasforma
          le onde del mare
          mutano colore
          le rondini volano
          così in basso
          che sembrano
          volerti piombare addosso.

          Gli alberi spogli
          si riempiono di fiori
          ed il cielo risplende
          di un azzurro immenso
          La terra ha asciugato
          le lacrime del mondo
          e le stagioni hanno rubato
          le ore alla vita

          Sul viso piccole rughe
          scandiscono i rintocchi del tempo
          mentre l'anima affamata,
          cerca la sua primavera.
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            Scritta da: Chiara Bassi
            in Poesie (Poesie personali)

            Sulla felicità

            Godere della conquista tanto agognata negli anni
            è un concetto talmente banale
            da definirsi, in modo dispregiativo,
            normale.

            La bellezza della semplicità si è ormai persa in ogni tendenza.
            Non c'è artista che la vorrebbe nella recensione di una sua opera.
            Non c'è uomo che la vorrebbe nella recensione della sua vita.
            Non c'è eroe che la vorrebbe nella recensione di una sua impresa.

            Ma non è forse deliziosamente normale godere della semplicità di un attimo?
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              Scritta da: Stefano Medel
              in Poesie (Poesie personali)

              Albeggia

              Albeggia;
              non ho voglia di altro,
              se non di un caffè,
              un cappuccino;
              è ancora buio,
              notte
              è ancora con me,
              mi vela,
              mi copre,
              il tempo nicchia,
              e non passa;
              persiane serrate,
              fuori il fresco della notte,
              le lucette accese,
              qualche finestra
              illuminata,
              i lampioncini
              sfarfallano pieni
              di insetti;
              poi verrà il sole,
              e la calura,
              l'afa,
              e il caldo che rompe;
              meglio non pensarci.
              Composta venerdì 15 giugno 2012
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                Scritta da: Leonardo Ceccobelli
                in Poesie (Poesie personali)

                A mia moglie

                Crosta di luna addormentata sul mare
                arsa dal sole e accarezzata dal sale
                trafitta dal vento per tutto il suo andare
                di erbe secche e cespugli spinosi
                aggrovigliati come fossero sposi
                Di saraceni si conservan sembianze
                ospitali e di splendide usanze
                se tendi l'orecchio verso terra lontana
                potrai udire una nenia africana
                Io su uno scoglio intento a guardare
                senza di te non riesco a vedere
                E quando la luna sul mare riappare
                io resto ancora ad aspettare
                che in sogno tu mi venga a cercare.
                Composta domenica 20 maggio 2012
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                  in Poesie (Poesie personali)

                  Caducità

                  Caducità, precorritrice dello svanire,
                  poi che demolisci smantelli e distacchi
                  quanta tristezza dai al cuore mio!
                  Paurosamente quanto ho perduto
                  quante erbe dai prati dei giorni vissuti
                  strappate o rinsecchite,
                  quanti i flosci lacerti di sogni sfiancati
                  le degenze senza speranza
                  dell'effimero sfinito nelle corsie,
                  oh l'infertile perire di decorazioni illusorie!
                  L'acqua leviga i ciottoli e i pendii
                  la tormenta abbatte strappa e deforma
                  mentre l'insaziabile tempo
                  nel suo incedere spietato
                  tutto divora col suo appetito!
                  Il pensiero, come amore bellezza e vita,
                  sgorga si disfa e scompare;
                  dissipa l'oscurità il luccicante
                  si distende il telo nero del nulla
                  e tutto ricopre come una fitta chioma
                  rendendo la vista cieca.
                  Dopo anni, che resta o ricorda la casa
                  lesionata dell'impalcatura erosa e arrugginita
                  un tempo eretta per costruirla?
                  Il movimento degli istanti vissuti
                  col suo incontrastato fluire
                  ogni realtà trascorsa cancella:
                  solo se vi è uno stelo esiste un fiore!
                  Senza fini attacca e sfiocca
                  il vento la nube, la scompiglia
                  e ne soffia i resti chissà dove:
                  poi deserto azzurro nel campo visivo.
                  Ciò che va all'indietro
                  mai ritorna lì dove era e viveva,
                  niente nell'irreversibile si ricompone
                  e troppa fretta ha l'accadere
                  per fermarsi e attardarne il destino;
                  l'intrattenibile, che percuote e fugge,
                  mai colore verso o direzione muta.
                  Caducità, solo fanciullezza sognante
                  e sventolante giovinezza ti ignorano!
                  Apprenderemo oggi la rinuncia all'imperituro
                  l'Io e il cuore perdoneranno il caduco
                  che mai ferma il suo volano muto.
                  Composta sabato 9 giugno 2012
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