Poesie personali


Scritta da: Mariangela Capuano
in Poesie (Poesie personali)
Hai barattato il tuo futuro
lontano
con questa miseria tintinnante
di metallo e carta volatile
bruciata e lacrimante.
Dove sono i sogni che hai visto
incendiare i suoi occhi
tremare il suo cuore?
Hai rincorso il coraggio della scelta
nella denigrante sospensione
giudiziosa
di chi a compromessi
è sceso con sé
ed ora rigetta il suo nulla
su te
povera anima
che credi ancora nella distrutt – iv - a
e povera coerenza.
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    Scritta da: hermes
    in Poesie (Poesie personali)

    Nella nebbia

    Nebbia
    Che cancella orizzonte
    E muta Alberi e case
    Come dissolvenze

    Tra cielo e terra
    un solo passo t'è concesso
    Prudente e leggero
    Un'oncia di vita
    E poca strada

    Non distinguo il volto dei passanti
    Ma sento il battito di mille cuori
    tracciare sentieri invisibili

    Avverto il tepore
    Di tutte le case in cui ho abitato
    E il chiasso dei cortili
    E tutte le albe che m'hanno incantato

    Nell'indistinto
    Passa il treno, la nave, l'aereo e due colombe
    So questo
    Perché un filo d'aria m'ha accarezzato.

    Da tanto tempo m'attendono gli amici
    Sul prato della Chiesa
    Lo so
    Perché qualcuno nella nebbia m'ha abbracciato.

    Ho salvato questa viola dall'inverno
    È tempo ch'io la doni
    E il cuore l'affida al grigiore dell'aria

    Fiore che volteggi e poi scompari...

    Forse non sei mai caduto.
    Composta domenica 30 novembre 2008
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      Scritta da: dax
      in Poesie (Poesie personali)

      Sogno di libertà

      Quando le inutili giornate,
      gli inutili pentimenti
      le scolastiche derisioni,
      i lamentosi ricordi
      percuoterano la mia anima,
      api stanche del loro
      peregrinare da fiore in fiore
      si rifugeranno silenziose
      nell'alveare, il magico sole
      arrossato dalle colpe degli
      uomini s'acascerà silenzioso
      all'orizzonte, le civiltà
      saranno assoggettate
      a giganti d'argilla.
      Bianche colombe
      esasperate da inutili falsi
      proclami di pace fuggiranno
      spaventate dai nostri cieli
      mentre nubi d'arsenico
      pioveranno sui campi
      nei cuori fangosi
      di menzogne, d'avidità,
      di lussurie mai sopite: di delitti.
      Mentre nello spazio astrale
      schiere di angeli, infinite schiere
      invocheranno misericordia
      per i bambini, le foreste
      i nostri animali, canti angelici
      sbocceranno dai loro puri cuori
      ricordando a noi la perfidia
      altezzosa superbia umana.
      Storpiate civiltà dal bacato cervello,
      cloache infette di stupide e morte
      ideologie di religioni tradite, spente.
      D'infausi dittatori frutto di prostituzione
      di re inetti dalla sifilitica discendenza.
      parlamentari asserviti alla corruzione,
      al malaffare, a prostitute laide
      di giovinezza perversa.
      Vecchi assisi su marci seggi dorati
      osannati da servi celebrali
      che godono del vassallaggio delle umiliazioni,
      sordi al nuovo che avanza.
      Alle voci che s'accavallono nelle piazze
      nelle strade, voci nuove voci
      libere d'adolescenti che ghermiranno
      il proprio futuro spezzando
      finalmente la verga della paura
      della sottomissione per reclamare
      al potere la loro piena e completa libertà.
      Composta lunedì 11 giugno 2012
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        Scritta da: hermes
        in Poesie (Poesie personali)

        Frammenti

        Sono una briciola
        di memoria
        dell'Universo...

        Respiro
        sulle labbra
        d'ogni persona
        esiliata...

        Alzati
        e vola
        ancora
        placida nube
        cucciolo di neve
        che indifferente galleggiando
        t'allontani...

        Ho raccolto
        nel palmo
        sillabe
        di esili figure erranti...

        Le antenne del Cielo
        narrano
        pietose
        le imprese dei morti...

        Sfiora
        l'ombra della mano
        un passero
        disceso dal Cielo...

        Un solo istante...

        Poi la vita
        con un fremito
        d'ali
        s'allontana...
        Composta mercoledì 6 luglio 2011
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          Scritta da: Mariangela Capuano
          in Poesie (Poesie personali)
          Nell'istante del bisogno scrittorio
          L'inchiostro si disperde nel vuoto
          Mentre il bianco accieca la mia vista.
          Dove siete pensieri che nella mente
          Avete forma
          Ma nella mia mano trovate la morte?
          Le parole si gettan dall'orlo della pagina:
          non vogliono catene
          librano leggere
          libertà
          e rifluttuano nel mio mondo
          che vuol restar segreto.
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            Scritta da: Giovanni D.
            in Poesie (Poesie personali)

            Solitudine

            Solo cammino ma a testa alta
            solo la pioggia a farmi compagnia
            ogni goccia sul mio viso
            mi fà pensare
            a tutto quello che mi circonda
            incomincio in lontananza a guardare
            la mia mente diventa limpida
            e dopo due passi bagnati
            i pensieri svaniscono
            non penso più a nulla
            ma una certezza è rimasta
            e non che il sole si fa strada nelle nuvole
            ma è che sono rimasto solo
            solo in compagnia della mia
            Solitudine.
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              Scritta da: Mariangela Capuano
              in Poesie (Poesie personali)
              Giocando con le parole
              Trovando combinazioni nuove che vestano
              ri - vestano ri - tra - vestano
              La tua sudicia salma.
              Scrivere di notte con il mondo chiuso fuori dalle mie auricolari - per chi pace non ha
              e realizza in ogni singola lettera la salvezza
              fugace dell'attimo che fugge: acqua tra le mani.
              L'illusione di una grandezza privata
              di un'onnipotenza mordace e svilente
              Che nelle ore solitarie appare come l'unica via.
              Son parole mie – piccole ed innocue
              che si scorgon lontane
              senza poterlo mai essere.
              Vanità.
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                Scritta da: Mariangela Capuano
                in Poesie (Poesie personali)
                Sapresti quantificare Sei anni: quanti sono?
                Notti veglie lacrime sale d'attesa
                Attendere prego
                Aspettare aspettare e ancora aspettare
                Crederci e sperarci
                Son stati questi: un continuo aspettare
                Ricordo solo interminabili ore ad attendere
                Ad attenderti
                attendermi
                attenderci
                mentre tutto proseguiva correva volava
                incurante del mio fiatone
                le suole consumate
                il battito del cuore accelerato
                ora polvere.
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