Poesie personali


Scritta da: Roberto Collalti
in Poesie (Poesie personali)
L'amore non è una promessa, 
non è vivere accanto all'altro, 
non è svegliarsi in due, 
non è fare l'amore con una persona

È uno sguardo scolpito nel proprio,
è un sogno reale, 
un'attesa giornaliera:
poterla vedere anche un solo istante.
Una speranza di emozionarsi
come ieri e l'altro ieri

Tanto non cambia
Tanto è lì, è l'aria che respiri
E non puoi ipotizzare di non farlo
Non è una conquista, ma una necessita.

L'amore non sono parole 
quelle del libretto dei doveri
quelle della chiarezza
quelle del mio e del tuo

L'amore non lo capisci
e ci stai dentro
Non lo cerchi per paura
e non ti accorgi che già lo vivi
Non glielo dici per vigliaccheria
ma ti manca dopo un secondo che lei non c'è 

L'amore non lo stabilisci
non lo puoi cadenzare
Arriva come il vento 
ed è già tempesta...
Composta domenica 15 aprile 2012
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    Scritta da: margherita1
    in Poesie (Poesie personali)

    Io e te

    Io e te stretti,
    dentro il guscio di una noce.
    Io e te vicini,
    come albero e radice.
    Io e te uguali,
    come gemelli nella placenta.
    Io e te uniti,
    dentro un barattolo di colla.
    Io e te insieme,
    come splendida parure.
    io e te sdraiati,
    come denti di un pettine.
    Io e te legati,
    tu carta io nastrino lucente.
    Ora stringimi più forte
    si sta bene in poco spazio.
    L'aria ha il tuo odore,
    il corpo il tuo calore
    e l'unico rumore è
    quello dei nostri cuori
    che si aspettano
    per battere insieme.
    Composta sabato 14 aprile 2012
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      Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
      in Poesie (Poesie personali)
      Si è ancora immaturi alla vita.
      Il sole continua il suo corso,
      gli occhi sono pieni di giorni
      perduti a guardare le mani
      bagnate di notte.

      Cosa si spera nel mattino?

      La vita si allunga sui monti,
      il cuore si rannicchia all'ombra.
      È meglio vivere meditando
      poggiati a tronchi di cristallo.

      Ascoltiamo il severo messaggio
      quando l'acqua scende violenta
      nel fiume in piena.

      Soli davanti al camino acceso
      il gatto insegue le fiammelle,
      il fuoco si riempie di silenzio
      mentre la nostra vita matura
      e ci aspetta.
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        Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
        in Poesie (Poesie personali)

        Ascoltare le montagne

        Ascoltare le montagne in silenzio
        è vivere l'innocenza del tempo,
        tradurre messaggi secolari,
        volare su ali bianche di uccelli.

        Camminiamo su montagne di ieri
        cercando nidi di pace.
        Cerchiamo la speranza nel domani
        con il tozzo di pane di oggi.

        Siamo l'uomo di sempre:
        col segno di Caino in fronte,
        il sangue di Abele nella vigna,
        la torre di Babele negli occhi.

        Ascoltare la pace della montagna
        richiede un cuore di bimbo,
        gli occhi di una madre vera
        e il silenzio racchiuso in un'eco.
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          Scritta da: Maria De Benedictis
          in Poesie (Poesie personali)

          Sono terra

          Dolce è pensare di poter tornare bambina
          e correre,
          tra prati colorati di ruggine
          dal sole arido dell'estate,
          leggiadra come farfalla
          a piedi nudi
          a cercare la terra viva
          e toccarla,
          odorarla,
          trarne linfa,
          rigenerarmi
          sentirmi sua creatura...
          e vedo mia madre e sento che è terra buona!
          Inebriata nei sensi
          guardo il cielo,
          non è più così lontano.
          Con l'indice sfioro batuffoli di nuvole ovattate,
          le posso disegnare,
          è bello giocare!
          Ritrovo, ora, i miei pensieri
          sono serena,
          mi guardo e vedo come sono,
          sorrido e penso:
          sono terra buona come mia madre!
          Composta martedì 10 agosto 2010
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            Scritta da: margherita1
            in Poesie (Poesie personali)

            Vorrei parlarti d'amore

            Vorrei parlarti d'amore.
            Vorrei trovare parole.
            Le ho cercate nello spazio del tempo
            vuoto d'attesa che mi divide da te.
            Nei fondi della tazza di caffè
            quando mi sveglio la mattina
            con il fermaglio tra i capelli.
            Cerco tra le coperte cadute dal letto
            quando la notte non ti sento
            anche se so che ci sei.
            Tra i binari del treno che
            corre-lento per l'impazienza
            mentre mi porta da te.
            Le cerco tra le parole di un
            vecchio vinile che ha sapore
            di musica che ricorda un'altra storia.
            Nella mia antologia nascoste
            tra le pagine sgualcite insieme
            ad un biglietto dell'autobus
            lasciato lì chissà quando.
            Dietro ai vetri della finestra
            quando annoiata guardo
            cadere la pioggia di Marzo.
            E ancora tra i tasti del telefono
            dove è rimasta imprigionata
            la tua voce insieme alla mia.
            Dentro l'armadio quando
            scelgo un vestito che so
            piacerebbe a te.
            Allora ti dico che le parole non
            servono per parlare d'amore
            perché tutto questo è già amore
            senza bisogno di parole.

            Franca Mercadante.
            Composta mercoledì 11 aprile 2012
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              Scritta da: lafiorentina
              in Poesie (Poesie personali)

              Il carogna

              Il caro­gna pelle a tar­ta­ruga
              veste uno sguardo d’onice
              inca­strato d’osso
              in vetta ad una pap­pa­gor­gia appesa
              mastica un secco, tri­ste moz­zi­cone
              e incede quasi stor­pio a brevi balzi
              men­tre stra­buzza occhi da pic­cione
              dinoc­co­lan­dosi di lesta intesa.
              Fre­sco pastrano addosso
              ruf­fiano anello d’occasione
              versa un bic­chiere a mezzo pieno
              sug­gendo inap­pa­gate con­ten­tezze,
              arric­ciola le lab­bra da signora
              e intona que­rulo bal­late anti­che
              con ven­tre e voce di zam­po­gna d’ocra.
              Liscia una barba d’esperienza spic­cia
              e un ric­cio pelo senza più ver­go­gna
              rosso d’inchiostro spento
              tinge un cano­vac­cio di parole
              ler­cio d’immagini con­fuse
              e lumi­nosi spa­smi d’esistenza.
              La sera incombe, ghi­gna e porge il conto
              il caro­gna, ali di gufo,
              carezza colo­rate piume
              e gof­fa­mente vola
              nel pozzo ver­ti­cale di un tramonto.
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                Scritta da: Manuela L.
                in Poesie (Poesie personali)

                Sadness

                Se avessi ancora le ali
                volerei lontano,
                aldilà del silenzio.
                Volerei sopra il gelo
                di questo mio inverno,
                accarezzando il vento;
                invece rimango qui,
                burattino inerte,
                maschera tragica
                della mia stessa anima;
                lo sguardo, chino
                sulle mie mani
                aperte e vuote;
                negli occhi socchiusi,
                un riflesso di rose
                scolorite dal tempo;
                tra le ciglia occhieggia, a tratti,
                un riverbero di fiamma
                offuscato da una luna
                oramai silente e
                nascosta in un malinconico
                e inutile sospiro.
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