Desidero colorare il mondo,
per creare il Paradiso,
dove l'eco dell'amore
coglie la pura essenza della vita.
Composta mercoledì 11 aprile 2012
Desidero colorare il mondo,
per creare il Paradiso,
dove l'eco dell'amore
coglie la pura essenza della vita.
Folgoranti pensieri
attraversano le nostre emozioni,
invadono il paesaggio della nostra anima,
in cascate d'acqua fresca.
La scrittura è tutto per me...
scrivo
scrivo
scrivo...
a volte io mi chiedo...
Perché io devo scrivere?
e io non so rispondere,
vivo tra fate,
meravigliose fantasie,
stelle brillanti,
armonie di boschi,
e la terra che avvolge me
come in un abbraccio,
nel pensiero e
nelle immagini io vivo,
nella luce del tramonto,
all'aurora del mattino,
tra le acque limpide
dei ruscelli,
tutto è pensiero
e parole.
Io sono qui
tra cielo e terra,
immersa nella melodia
di questa galassia,
la sento dentro di me,
ogni giorno che passa,
ogni giorno di più,
perché io gli appartengo,
a questo cielo immenso,
irragiungibile, fantastico,
misterioso e immortale,
il mio corpo mortale
farà spazio un giorno
alla mia anima celestiale
e solo allora io riuscirò
a scoprire i misteri
di questo universo.
Spero.
Ho bisogno di te...
Tu solo sai cosa sta accadendo qua.
Ho bisogno di una tua parola, di un tuo abbraccio.
Piango mentre scrivo perché mi sento sola.
Questa parte di me si sente sola.
Solo tu puoi capire, solo tu puoi sapere cosa eravamo e cosa siamo ora.
Tu la vivi come la vivo io.
Non riesco a chiedertelo, non riesco a dirtelo.
Ho bisogno di te...
Non riesco più a reggere questo peso da sola.
Ho bisogno di te, ora più che mai...
Quante volte ho, camminato, ho parlato, girovagato.
Quante volte mi sono perduto nel rumore della gente
Quante volte ho pensato di scappare da una realtà ed entrare in un sogno
Quante volte...
Tante volte, scappando, tra le cose ho ritrovato il tuo sguardo
Tante volte l'ho rifuggito, ma rimaneva lì davanti a me.
Quelle volte ho chiesto al Signore di aiutarmi
Altre volte ho sperato che non fossero i tuoi occhi a seguirmi
Ma le volte che li ho rivisti
In una frazione di tempo impercettibile ho riavuto tutto di te
Ho risentito il tuo calore ed il profumo della tua pelle
Ho toccato con le mani quanto stava tra le mie mani
E l'ambiente circostante si è colorato
si è profumato di quanto sapeva di tana
L'impercettibile peluria bionda sulla schiena
Le tue mani sulla tua fronte, il tono caldo della tua voce, il tuo sguardo
Tante volte, tantissime volte ho riavuto la fortuna di rivederti,
seppur l'immagine tua è stata come una bolla d'aria
che nello stagno ogni tanto viene a galla
e, raccogliendo un poco di attenzione dei presenti, si dissolve e vola via...
Ogni volta che pensi non ci sia una via d'uscita,
ogni volta che pensi sia finita,
ogni volta che vorresti vivere intensamente il sogno insieme,
ogni volta che vorresti e momentaneamente non puoi;
non mollare la vita ti riserva tante sorprese, tanti sorrisi.
Ricominci a credere in te.
Minutaglia di pensieri
Mendaci
Invelenendo
Con fervore
L'ardente Eden.
Apollineo mènda
Dell'essere umano.
Oh mare!
Che sei sempre più nero e rabbioso,
forte e impetuoso,
cosa cerchi,
cosa vuoi?
La mia vita?
il mio corpo o la mia anima?
Sei il segno di un vicino evento amaro
e non sbagli mai un colpo
e né le persone che con me
vuoi ingoiare nel tuo grande stomaco.
Oh mare!
Non ce l'hai ancora fatta!
riesco ancora a sopportare la tua imponenza,
la tua rabbia, il tuo furore!
Le mie spalle hanno retto ancora i tuoi colpi di frusta...
Sì, le ferite rimangono a volte aperte,
ma la mia speranza
è riuscire a non adagiarmi mai, sfinita, sul tuo letto di morte,
vittorioso!
Fermare tutto per un po',
fermare questo nastro in moto,
il film dell'esistenza,
fermare ogni cosa un pochino,
per pensarci su,
per riflettere,
rimediare,
e aggiustare gli errori,
chiedere scusa,
tornare indietro,
ripensarci,
e avere un'altra occasione;
recuperare un amore perduto,
e poter tentare di nuovo,
a farti dire un sì,
fermare un momento,
questa corsa di tutte le cose,
il bruciare della candela,
poter fermare,
fermare tutto,
fermare.