Poesie personali


Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
in Poesie (Poesie personali)

Preghiera

Non guardarmi, mio Dio,
come il sole in pieno giorno,
come il mattino guarda il mare
quando l'onda batte sullo scoglio.

Guardami in un'ora inconsueta della luce,
in un'ora di pieno silenzio
quando il dolore è pace.

Non voltarmi le spalle
Quando crocifiggo il giorno.
La notte ha perduto la battaglia,
l'ombra muore sotto il muro
quando spunta l'alba.

Guardami con il tuo sorriso
Più che lo specchio il mio volto.
Quando il chiarore si chiude nel cuore
Temo il silenzio fatto parole.

Non abbandonarmi, Signore.
Conosco le tue mani e le tue spine,
conosco molte strade aperte.
Sono foglia che vacilla
con il vento della sera.

Guardami, Signore della luce,
quando gli occhi ti cercheranno
sotto un cielo senza più stelle.
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    Scritta da: Daniela Cesta
    in Poesie (Poesie personali)

    Ascolta

    ascolta...
    una melodia che
    viene dal cielo,
    è così bella!
    ascoltate!
    è una melodia dolce,
    dal cielo scende giù,
    entra sulle punte dei rami
    che prepotenti hanno
    raggiunto il cielo...
    entra dentro loro...
    scendendo giù...
    raggiungono le radici
    e dalle radici passa alla terra...
    e dalla terra giunge fino a noi.
    È una melodia
    e si chiama...
    amore.
    Composta mercoledì 11 aprile 2012
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      Scritta da: Fabricio Guerrini
      in Poesie (Poesie personali)

      Crisalide

      Oscillando lieve dal ramo che la sorregge,
      riposa nel suo bozzolo, in attesa
      la crisalide.

      Ero larva, ieri,
      quando ancora non t'avevo ravvisata.
      Il risuono dei tuoi passi vicini
      ha accelerato l'avvolgente ricamare
      intorno a me stesso,
      ed ora fluttuo nella mia nuova veste,
      appeso al sogno che mi trasforma
      in nuova epifania.

      Bramo l'attimo in cui infrangerò
      il guscio dell'incertezza
      e dispiegherò nel sacro volo
      fulgide ali palpitanti di colori
      per venire a danzare intorno a te
      l'immortale gioco della vita.

      Poi tutto si consumerà
      e tornerò, falena incenerita,
      alla madre terra,
      a ricominciare, nel suo capiente grembo,
      il ciclo delle mutevoli esistenze.

      Chiusa nel suo bozzolo,
      oscilla lieve dal ramo che la sorregge
      la crisalide,
      in cui si cela la mia nuova attesa.
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        Scritta da: ODIOSA
        in Poesie (Poesie personali)

        poeta maledetto

        Tutto vibrava forte
        sulle corde dell'anima
        Sentiva le urla del mondo
        rimbalzare nelle pareti del cuore

        Avvolto in un manto d'emozioni
        lasciava che lacrime acuminate
        trapassassero
        la barriera dei sogni

        come in un inferno bruciava e giaceva
        asfissiato dal tanfo dei ricordi
        ed avvinghiato ad avide parole
        lui era poeta maledetto.
        Composta mercoledì 11 aprile 2012
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          in Poesie (Poesie personali)

          Qui tra le tue braccia

          Sento qui
          nella parte più intima del mio petto,
          un incendio che crolla giù
          sino alle radici della mente mia.
          Questo infinito mi fa tremare
          senza timori né pensieri,
          mi abbandono e sprofondo
          nel tuo movimento.
          E si calma solo con te...
          Gi sconforti in riva al mare
          li ho saputi scordare
          perché adesso mi vesto di parole tremule.
          Non ho limiti
          ma solo le tue braccia per volare
          negli infiniti orizzonti dei nostri sguardi.
          Il mio cuore batte piano se sei distante
          perché mi rendi goccia di sole sospesa nei sogni,
          e quando giungi poi accanto a me
          è così forte perché
          la vita mia vorrei farti bere
          dalle labbra mie che ti dicono "ti amo".
          La gente pensa che tutto passa
          anche in amore,
          ma cosa posso fare io?
          Io che chiudo gli occhi
          e mi sento folleggiare
          io che al mio cuore gli sussurro di andare piano,
          ma lui non mi parla
          lui danza
          al ritmo dei sospiri tuoi
          senza catene.
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            in Poesie (Poesie personali)

            Lungo l'infinita riva

            Vive spenta, la mia luce
            ma forse ancor di bello altro
            ancor per me, ci sarà
            o così forse a me, pensare piace
            ma la mia anima or non vuole, e non lo dice
            se un altra alba, mi risorgerà.

            In quest'alba di una nuova estate
            nuova sfida verso il bello, della vita
            che strozza ancor di più, la mia anima finita
            sotto un azzurro, che tregua non mi da
            perché mai prima d'ora così intenso e così forte
            fa riemerger ancora, il male che mi fa
            il ricordo della magica, nostra sera
            di quell'incontro da cui ho inteso
            la pura gioia, la vita vera.

            Divenuta ora la triste, incognita infinita
            senza commento, senza nessuna uscita
            io seduto sotto una azzurra, tavola di felicità
            che crolla su di me, per soffocarmi di libertà
            con la sua languida e lucente, sospesa sfera
            come appesa sopra silenziose, onde della sera
            di un mar, che tanto
            non vuol far rumore
            per meglio accompagnar, lo sgomento
            di questo mio, ferito cuore.

            Mi rialzo e lungo quella, cara riva mia
            mi abbandono, al mio interminabile cammino
            che davvero ormai, meta più non ha
            ma lui soltanto, or può farmi compagnia
            e per questo, verso l'infinito va.

            Verso la solitudine, e il suo grande strazio
            di un nuovo, incognito orizzonte
            che la luna, ne da infinito spazio
            stando timida e nascosta
            dietro un arrogante, e oscuro monte.

            Che non ho chiesto
            ma sceso nella sua trappola, troppo presto
            una sola cosa ora ha un senso, e così lo grido
            cado, mi rialzo, e poi vivo
            una nuova, e inaspettata vita
            con in bocca ancora l'altra, già finita
            e il suo incancellabile sapore
            di un amore, che l'ha tradita.

            E solo il pianto, resta
            con la mia, anima sola
            affacciata, alla finestra
            verso un cuore, senza desiderio
            e neanche, una parola
            oppure, un solo pensiero
            a suo conforto, è utile ora.

            Nulla di cos'era, può tornare
            resta solo nulla in mano, se non l'essenziale
            il crudo comando, così duro e così banale
            che di questa vita, sembra il vero senso
            il suo vero, e unico finale
            finché lo vorrà o finché, Lui lo vuole
            una sola cosa ora importa, e così lo grido
            cado, mi rialzo, e poi vivo.

            E non mi lamento, perché è peccato
            per chi d'altro, soffre veramente
            quindi rimango, solo e dimenticato
            con la mia, compagna mente

            mio tesoro, dall'animo tradito
            da quella grande, e triste storia
            che sempre ne soffrirà, la sua memoria
            muto in silenzio, e dolcemente.

            Cosicché senza parole mi ritrovo
            per un amore trasfomato, in un tormento
            resto con me stesso, senza nessun commento
            nel mio cammino, tra sabbia e sassi
            con davanti un mare, mai amato così tanto
            e le sue deserti spiaggie, ad ascoltar soltanto
            i miei lenti, e pesanti passi.

            Verso la solitudine, e il suo grande strazio
            di un nuovo, incognito orizzonte
            che la luna, ne da infinito spazio
            stando timida e nascosta
            dietro un arrogante, e oscuro monte.

            Nel proseguo, su quella cara riva mia
            mi abbandono, al mio interminabile cammino
            che davvero ormai, meta più non ha
            ma lui soltanto, or può farmi compagnia
            e per questo, verso l'infinito va.
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              Scritta da: Daniele De Patre
              in Poesie (Poesie personali)

              OLTRE IL BUIO…

              Quando nella tua vita vedi solo il buio, guardati intorno, potresti scorgere un po' di luce; semmai non dovessi vederne guarda attentamente oltre: un piccolo sprazzo dovresti scorgerlo. Se anche li dovessi restare deluso guarda in alto: è vero potresti vedere altro buio. A questo punto guarda ancora più su. Ricordalo sopra le nuvole c'è il sole, c'è il Sereno!
              Composta domenica 8 aprile 2012
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                Scritta da: Luca Ferrè
                in Poesie (Poesie personali)
                Seduti sui gradini
                della sera
                la luna  illumina 
                i calici di vino

                e i nostri occhi...

                il rumore del mare
                colonna sonora 
                in sottofondo
                 
                risate sincere
                e silenzi leggeri

                sospiri...
                lievi tremiti...

                emozioni sopite riaffiorano nel cuore...

                la brezza pettina le onde
                che sbattono sulla sabbia
                senza perdere 
                nemmeno una goccia
                 
                come le nostre bocche 
                avide
                di questa notte infinita.
                Composta giovedì 5 aprile 2012
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