Poesie personali


Scritta da: Carmelo Cossa
in Poesie (Poesie personali)

A Te Donna

Una scia di luce attraversa il cielo e tu
agitata ti rigiri in una notte insonne
l'aria frizzante dell'aurora ti desta mentre
il sole nasce e porta un giorno nuovo e tu
ti proietti alla vita, a oggi, a domani, a sempre.
Non urlare nel silenzio i tuoi sospiri ma ama come solo tu sai fare.
Non nascondere l'amore in fondo al cuore
non dormire senza sogni,
non sprecare il tempo con chi non sente la tua voce
non ascoltare chi non parla col cuore.
Non servono parole con chi dovrebbe già sapere.
Ma se non sa... Se non capisce ciò che sei, non ti intristire!
L'anima che ti dice ancora e il cuore che sussurra amore
ti rendono regina e ancella, amante e amica,
figlia, madre e nonna insieme.
Sei fiore da guardare per goderne l'incanto
nettare da bere per assaporarne il gusto
aria da respirare per goderne la fragranza
velluto da carezzare per sfiorare il cielo.
In un'unica parola sei la magia della natura!
Sì donna; fa che questa magia non abbia mai fine.
Composta mercoledì 7 marzo 2012
Vota la poesia: Commenta
    Scritta da: Jessica Piermatti
    in Poesie (Poesie personali)
    In silenzio l'ha vista arrivare.
    Senza dire nulla
    ha visto tutto c'ho che è accaduto,
    ha sentito ogni parola,
    ha visto ogni lacrima
    ma non ha mai provato a fermarmi.
    Non avrebbe potuto comunque.
    Lui non svela i miei segreti,
    né quegli episodi che nessuno racconta mai.
    Ha visto che non l'ho voluta,
    mi ha visto provare a combattere,
    ha visto come urlavo,
    ha ascoltato i silenzi.
    Ha visto tutti gli orrori
    anche quelli che io non riesco a fronteggiare.
    Ha visto il sangue e annusato gli odori,
    ma è stato li
    e non se n'è andato.
    Quando era tutto finito ed ero sola
    l'ho stretto forte ed è stato lì ad ascoltarmi
    mentre parlavo di quel dolore che era mio.
    È forse banale,
    o forse anche stupido,
    perché è solo un gatto,
    che mangia, graffia
    e fa disastri in ogni angolo della casa,
    ma è il mio unico conforto,
    il mio amico della notte,
    l'unico da cui non mi devo nascondere mai.
    È il mio Amico, l'unico vero che ho.
    Vota la poesia: Commenta
      Scritta da: L. Orlandi
      in Poesie (Poesie personali)

      Dimora del non

      Il luogo che un tempo mi accoglieva
      dove trovavo energia e ispirazione,
      improvvisamente mi è nemico, mi indispone.
      Comincia tutto da un sogno...
      di notte, nel bosco, a lato della strada
      vedo in terra gambe d'uomo
      in pantaloni rossi e scarpe.

      Non tronco, non viso, non braccia
      solo gambe, abbandonate così
      senz'altri indizi.

      Le osservo inorridita
      e si gonfiano a dismisura.
      Il risveglio, trafelata con angoscia.
      Ciò che mi ha lasciato e non ritroverò
      è la risposta,
      ma qual è la domanda?
      Vota la poesia: Commenta
        Scritta da: L. Orlandi
        in Poesie (Poesie personali)

        Accoglilo

        Beviamo il tuo caffè
        col tuo oro nero traversiamo strade
        mangiamo frutti succosi della tua terra
        perché non dovremmo accoglierti?
        Parti dal natale suolo con speranze e aspettative,
        a volte, troppe volte,
        non raggiungi ciò che brami.
        Il mare ti rapisce e ti addormenta.
        Atre volte arrivi a terra,
        freddo nelle ossa e nell'anima,
        hai lasciato tutto
        amori e cuori,
        e qui cosa trovi?
        Celle fredde con sembianze umane,
        un lavoro che non verrà,
        se non agli ordini dell'oro rosso,
        speranze vane.
        Comprendere, aiutare
        le ragioni dell'altro sono le mie ragioni,
        occhi smarriti
        paura dell'ignoto e della morte,
        aiuta coloro che non hanno altro.
        Vota la poesia: Commenta
          Scritta da: Jessica Piermatti
          in Poesie (Poesie personali)
          E se continuassi a cadere?

          Caro Diario,
          ti scrivo con le lacrime agli occhi, oggi non sono forte.
          Oggi. Come ieri e l'altro ieri.
          Penso di aver buttato al vento tante cose,
          ho creduto troppo in quei sogni e in me stessa.
          E ora? Mi sento terribilmente inutile e fallita.

          E se continuassi a cadere?

          Dovrei riprendere il mio cammino, un passo per volta
          ma non ho la forza nemmeno di arrivare a domani.

          E se continuassi a cadere?

          Io posso farcela, niente è perduto, vero?
          Vero che sono ancora in tempo?

          Ma se continuassi a cadere?

          Rispondimi, ti prego.
          Vota la poesia: Commenta
            Scritta da: Jessica Piermatti
            in Poesie (Poesie personali)
            La tregua è stata davvero troppo piccola,
            non poteva durare ancora un giorno in più?
            Il volo è cominciato da molto in alto
            e ho sbattuto la faccia contro il pavimento
            colorato da tutto ciò che è troppo facile immaginare.

            Perché non si accontenta mai
            e ogni volta che faccio il primo passo
            ricomincia con i suoi eventi del cazzo
            che sempre tutti insieme arrivano,
            come un pullman pieno di trenta persone
            affamate e curiose con la fotocamera appesa al collo.
            Mi sento gli occhi puntati addosso,
            in ogni strada, in ogni luogo,
            perché le piace torturarmi
            e se ne fotte della mia stanchezza
            perché sa che non getterò mai la spugna.

            Sono stanca
            ma eccomi di nuovo qua,
            con la vita in un sacco
            a risalire di nuovo tutte quelle scale.

            Perché mi spetta qualcosa di bello alla fine

            anche solo per un secondo
            ma so che sarà bello.
            Vota la poesia: Commenta
              Scritta da: Jessica Piermatti
              in Poesie (Poesie personali)
              C'è un mostro che graffia.
              Si nutre, beve e mi assaggia.
              Ha gli occhi grandi
              e pupille che riflettono l'infinito.
              Dita lunghe e unghie scheggiate
              che tranciano la notte.
              Quando dorme, io vivo bene:
              mi alzo alla mattina,
              faccio colazione con i mei sogni,
              burro di emozioni
              e marmellata di vento
              sopra fette biscottate fatte di nuvole.
              Vivo ogni giorno come se fosse l'ultimo,
              corro a perdifiato lungo la collina
              fino a che ogni respiro è fuoco
              e ogni battito di ciglia sabbia.
              Corro a perdifiato verso una meta
              che non conosco
              ma che vedo in lontananza.
              Torno alla mia casa
              di marzapane e stelle
              e mi riposo
              cercando di fare miei tutti i momenti del giorno.
              Intanto assaggio la notte.

              Poi si sveglia.

              Sento i denti allargarsi in un ringhio.
              Tutti denti uguali, tutti canini,
              le unghie lacerano a fondo
              mentre gli occhi si voltano a guardarmi.
              Lo stomaco si apre in un buco nero,
              le braccia faticano a muoversi
              e le dita cigolano.
              La testa si svuota
              mentre il nero nelle viscere
              inizia il suo gioco.
              Non posso fermarlo.
              Ci provo ma è troppo forte.
              Mi tengo la testa tra le mani
              e cerco di urlare.
              Sento i capelli muoversi al vento
              e capisco che ha preso il controllo.
              Vota la poesia: Commenta