in Poesie (Poesie personali)
Acqua terra albero spazio
Acqua terra albero spazio
create infiniti mondi
Risvegliati da un raggio di luce
da e di tempo infinito.
Composta venerdì 27 settembre 2019
Acqua terra albero spazio
create infiniti mondi
Risvegliati da un raggio di luce
da e di tempo infinito.
Siamo l'attimo
siamo il cuore,
di una terra
che lentamente muore.
Siamo sogni
legati ad un ricordo,
che il tempo
ha impresso su una foto.
Siamo stelle che si spengono
nell'immenso,
abbattuti tra le guerre
e il cemento.
Siamo sabbia,
che si sposta
insieme al vento,
deviando il momento.
A volte siamo soli,
cosparsi di ricordi,
che la mente ha celato
dentro il passato.
Buonanotte all'Italia
che chiude le porte,
lasciando le stelle
fuori la notte.
Stringo il cuscino
forte nel letto,
escono i sogni
dal mio cassetto.
Inseguo la luce
che spiana il cammino
e lungo il percorso
ti tengo la mano.
Buonanotte a te
che sei lontano,
a te che sei
volato nel cielo.
Buonanotte piccola
dentro al mio letto,
che dormi tranquilla
abbracciata al mio petto.
Passo dopo passo
viandante d'anima e pietra,
guadagno la tua cima
di cielo intrisa.
E la bruma e i faggi
compagni di viaggio,
lungo il sentiero
intrecciano alloro
mentre sorgi, Semprevisa,
per raccontarmi chi sono.
Una promessa di pace
tra dio e gli uomini
tra i nembi e il vento
governa le ali di questo Tempo.
Da quassù finalmente
guardo in faccia al mio cuore,
su questa croce
incido l'eco del mare.
Rispondi alla sera
quando verrà a chiederti
delle mie impronte
che ero solo il frutto
di un'acerba primavera,
l'impercettibile respiro
di una poesia
che ancora dorme.
Ad ogni pensiero nascon parole,
appena sussurrate danzano
come farfalle,
leggere sfiorano il cuore,
percorrono ogni centimetro di pelle,
ti avvolgono come un caldo abbraccio,
che non avrà più fine.
Ripercorri le tappe
della memoria,
scendi nella mia anima,
aggrappa i respiri
delle mie paure,
con carezze lenisci
il dolore di ogni ferita.
Leva la polvere a
quelle parole
che mai hai ascoltato,
attendono ancora,
seppur stanche,
di essere "elevate".
E che pace sia.
Cullo le speranze,
immagino sorprese,
in questa lunga notte,
dominata dalle premure
per un ricordo,
non molto lontano.
Repubblica
in un abbraccio
di patria
Italia
e di morti
- tanti -
a conquistare
la libertà
di essere cittadini
- persone -
con dignità
di arti e di scienze
di emigranti
per un pezzo di pane
lasciando il cuore
battere
nelle case natie
Italiani
per non dimenticare
giammai
- e pure oggi -
che il tempo passa
e l'orgoglio
di una patria
- che sia diritto
e che sia dovere -
è essere
davvero
cittadini
e non chimere.
È ora.
Dolcemente settembre
nella buona terra bagnata,
rigogliosa nei muschi,
estenuante la malinconia si riversa
nei viali,
una pioggia sottile
lascia deserte le vie, gaia compagna di un respiro che tace,
sussurra sommessa una segreta melodia,
tenace soffia il vento tra rami di salice,
rimane un sogno l'estate.
Ci culla la fantasia come un chicco d'uva
di settembre nel dolce tepore che ancora
seduce la terra nell'abbraccio del sole,
già foglie magiche
si riducono in frantumi,
le vedi sparire nella voglia di rinascere
comunque,
si cerca il cielo sereno,
che ritrova adolescente l'estate
nel tempo che ha già cambiato i colori.