in Poesie (Poesie personali)
Se dovesse piovere
andrò a cercare il sole,
ne prenderò in prestito i raggi,
tornerò per riportare la luce
dove adesso hai l'ombra.
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Se dovesse piovere
andrò a cercare il sole,
ne prenderò in prestito i raggi,
tornerò per riportare la luce
dove adesso hai l'ombra.
Vivi non sopravvivere.
Non puoi accontentarti.
Lascia che i tuoi occhi passeggino per il mondo.
Non essere cieca.
Non fare rinunce.
Piangi.
Ridi, quando vuoi. Ricordati di farlo ogni tanto.
Non perdere la speranza.
L'hai persa?
Ti troverà presto lei. Sii paziente.
Non pensare a tutto quello che è stato e come poteva essere.
Non pensare a quello che non hai ma pensa ciò che hai.
Non abbandonare la curiosità, la fantasia, la gentilezza e l'umiltà.
Cambia taglio dei capelli, se ti va.
Modo di truccarti, stile di vestirti.
Cambia luoghi e sogni.
Cambia amicizie.
Cambia quando tutto diventa statico e scontato.
Lotta, lotta fino alla fine per non perderti mai.
Ma quando ti perderai, credimi che ti ritroverai.
Cura le ferite, torna ad amare.
Conserva l'amore, perché ti servirà.
Non buttarlo via.
Non sprecarlo.
Non spegnere quella fiamma, perché sarà la tua luce, quando ci sarà buio.
Non dimenticarti di chi ti è stato vicino. Delle loro mani.
Resta, goditi lo spettacolo, perché non ti è concesso il bis dalla vita.
Resta guerriera.
Resta dolce.
Resta chi sei.
Resta unica tra tante.
Aveva gli occhi di sole, gli occhi
di chi, ha quella luce speciale
dentro e ancora non lo sa.
Gli occhi di chi avrebbe sempre
cercato giustizia e verità.
Gli occhi di chi, non avrebbe mai
lasciato nessuno in balia delle
difficoltà o di un destino avverso.
Gli occhi di chi trema davanti
all'indifferenza
alla solitudine
agli sguardi assenti.
Aveva gli occhi pieni d'amore, un
amore così grande e straordinario,
da fare tremare i cieli e la terra.
Aveva gli occhi pieni di sole,
e la gente, non se ne accorse mai.
E voglio che il vento mi accarezzi quando
mi sento nostalgica.
Che il sole mi baci quando mi sento brutta,
perché il sole bacia le belle dicono.
E voglio poter far finta di aver dimenticato
l'ombrello a casa quando piove, così posso
bagnarmi senza sembrare matta.
E voglio poter saltare nelle pozzanghere per
ridere dei miei vestiti sporchi, come non mi
hanno mai lasciato fare da bambina.
Tirare un calcio ad un pallone come se fossi
un maschiaccio, senza nessuno che mi ricordi
che le persone adulte, queste cose non le fanno.
E voglio ridere, tanto!
Ma non riderò più da morire...
Riderò da vivere.
Da qualche parte là fuori, nell'infinito, ci sei tu.
Hai dei ricordi? Puoi vedermi?
Quando mi manchi, la senti la mia angoscia?
Sono stata importante per te?
Quel nodo al cuore che ci teneva uniti,
esiste ancora, o si è perso nell'immensità
dell'azzurro dove vivi?
Non saprò mai se ti piace la persona che
sono diventata.
Ascolti ancora le tue canzoni preferite?
Lì dove ti trovi, esiste la musica?
Spero di si!
Senza è triste il mondo.
Ti sei preso cura di me come i giardinieri
si prendono cura dei fiori, con amore,
tanto amore.
Grazie perché prima di andare, ti sei premurato
di farmi sapere che stavi bene.
"Prenditi cura di te" mi hai detto...
ci sto mettendo impegno sai?
Sto cercando di farlo davvero questa volta.
Sto cercando di somigliarti almeno un po',
di essere pulita e limpida come lo eri tu.
Sto cercando di rimanere la bambina che hai
conosciuto, quella che ti faceva brillare gli
occhi d'orgoglio.
Semplice, umile, sincera, sempre allegra e pronta
ad aiutare il prossimo.
Mi manchi! Mi manca il nostro tempo insieme,
le nostre passeggiate sulla tua carrozza con
quei cavalli buffi.
Mi mancano i nostri anni insieme, la tua faccia
piena di rughe e le tue mani grandi.
Chissà se sei fiero di me...
Spero di si nonno, perché io, di te, lo sono
eccome.
All'ombra di un vecchio ciliegio ormai
sterile, tutte le nostre memorie.
Le guardo da lontano, con gli occhi e
l'entusiasmo di un bimbo che riceve il
suo primo regalo di natale.
E trema il mio cuore, alla reminiscenza
di un tempo lontano che non torna più.
E odo canti di uccelli e ruscelli danzanti
desio d'amore e puzzo di terre arse intorno
All'ombra di quel vecchio ciliegio sterile,
ho cercato il sonno fatale, perché non
perdessi mai più quell'attimo che fu nostro.
E l'ora non giunse mai, se non quando io
ne persi ogni ricordo.
È una sera come tante, o almeno così sembra,
la gente per la strada che marcia verso casa,
ognuno così perso tra pensieri ed illusioni.
Qualcuno canta in mente una canzone antica,
qualcuno invece prega... e non ricorda più per
cosa.
C'è anche quel barbone all'angolo di strada
che aspetta un bel miracolo da tutta la sua vita.
È una sera strana, di quelle senza luna, di quelle
dove pensi che hai la gran fortuna, che almeno tu
cammini, respiri, quindi esisti.
Lo vedi anche nei film, in quelli americani, è una
di quelle sere che ti fa pensare che tutto, tutto
può accadere.
Ma è solo una sera, una sera come tante... e la
gente rimane a guardare, la gente continua a
sperare.
Bussa silenziosamente
il primo raggio
del mattino,
svegliandomi
mi da il buongiorno,
mi illumina,
e, allo schiuder le ciglia,
riscopro la delizia
di dolci pensieri,
che porterò con me
per tutto il giorno.
Pensieri di speranza
Faranno da lieta cornice,
a ciò che la vita
vorrà regalarmi.
Ho chiuso gli occhi ieri sera al tuo arrivo, e cancellato i passi che ti hanno portato da me.
Ed ho cantato forte nella mia mente, per non sentire rumore.
Ho ricordato le mie capriole sul prato, il rossetto di mamma usato per scrivere sullo specchio del bagno, il girotondo con i compagni di scuola giù in cortile.
Non ho sentito nemmeno dolore, solo un tonfo sordo, un tuffo al cuore. Guardo il pavimento, quel rosso, mi ricorda il colore delle rose che mi regalavi un tempo.
Per ricordarti che ti amo dicevi...
Apro gli occhi, non mi lascio più colpire... per ricordarmi che mi amo.
Primo giorno di settembre
tra tempeste di acqua
lampi, tuoni e saette,
nel silenzio di un crepuscolo scuro
solo il rumore scrosciante della pioggia
e la nebbia sui monti scoloriti
l'estate è un ricordo vacillante
come un sogno velato che scompare
i pensieri volano insieme a sensazioni
che fanno rabbrividire, come l'avvolgente brezza d'autunno!
Amo l'autunno con il suo silenzio assordante
il frusciare delle foglie sui sentieri
tocca il cuore donandomi amore.