Poesie personali


in Poesie (Poesie personali)

L'ultima raccomandazione

Accompagnami oggi
tu che sei con me da sempre,
tu che sei me da piccolo.

So che mi terrai per mano,
sento che sei già qua.

E quando sarà il momento
lasciami da solo,
staccati,
voltami le spalle.

Vai e continua tu,
da dove tutto si è interrotto,

tu segui chi sai,
meglio di come non abbia saputo fare io,
solo questo ti chiedo,
solo questo mi devi.
Composta sabato 10 dicembre 2011
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    in Poesie (Poesie personali)

    Un cuore avaro

    Rivestita di quel nulla che vendevi per un tutto,
    con quel viso maschera utile ai tuoi inganni
    hai passato la vita
    solo a soddisfare il cuore avaro,
    la coscienza ti abbandonò
    non appena ti conobbe.

    La verità su come sei
    la condividi con chi ti ha conosciuta,
    ma non è quella che racconti tu
    ma quella che gli altri tacciono.

    Ti salva la lucida follia del non vedere il vero.

    Adesso passi il tempo a cucire fiori di carta da notizie,
    ti racconti come non sei mai stata,
    mostri tue foto
    ma sono di un'altra donna

    Dici di non uscir di casa
    per non vedere gente
    ma forse lo fai per la paura che ti fanno,
    se guardi fuori,
    i cento coltelli che ti aspettano per strada
    per fare a pezzi la tua presunzione
    e vendicare tutti i silenziosi.
    Composta venerdì 9 dicembre 2011
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      in Poesie (Poesie personali)

      Solo andata

      Vai a chiamarla,
      è giù in strada che osserva i passanti,
      digli che può salire
      io sono pronto,
      tu porta fuori il mio bagaglio,
      lasciami sul tavolo di cucina un bicchiere col vino vecchio,
      quello che sai,
      quello dell'addio.

      Solo per me,
      lei non beve.

      Quando sarò partito
      prendi ciò che ti spetta,
      è nella borsa sul camino
      chiudi porte e finestre
      e libera i fantasmi,
      perché più nessuno
      dovrà abitare questa casa,
      da oggi è maledetta.

      E vattene,
      chiudi veloce il portone dietro di te,
      corri via
      dimentica di avermi conosciuto
      e quello che qui è successo.
      Composta venerdì 9 dicembre 2011
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        in Poesie (Poesie personali)

        Con così pochi re son scarsi i sudditi

        Eccoli tutti in giro
        il primo e gli altri mille re di Roma,
        in ordine non sparso,
        negli stessi luoghi.

        La corte,
        la finta nobiltà,
        gli aspiranti qualcosa
        e la gran corte di ruffiani.

        Gli ambiziosi di turno,
        gli ambasciatori del peggio,
        i sempiterni nani e ballerine,
        frotta per osti alla moda e discreti tenutari.

        Alle ammucchiate serali,
        smessi i panni dell'ufficialità,
        rimessa in tasca la seconda faccia
        festeggiano bandiere rosse con camice nere,
        colori a tempo tenuti in vita per mestiere
        e adesso fusi nell'allegria e nell'alcol dei bicchieri.

        E tutti molto in forma,
        e con la pancia piena
        intonano faccetta rossa bell'abissina indossa la bandiera nera che trionferà,
        ed in stentato romanesco
        ... evviva la politica che ce fa magnà,
        e domani er teatrino può ricomincià...

        forse questa Roma ha accomodato le rime
        e scomodato un paese.
        Composta giovedì 8 dicembre 2011
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          Scritta da: Davide Capelli
          in Poesie (Poesie personali)

          Invisibile amore

          Or che m'accingo a scriver d'amore
          prima dovrei trovar l'amore.
          Sei nel bimbo che nasce
          e in chi ti avvolge in fasce.
          Ti trovo nelle erba che cresce
          ed anche nel fiore che esce.
          Sei nell'alba e nella sera
          e nei rossi tramonti di primavera.
          Ti trovo sulle rive dei fossi
          e nei nidi di pettirossi.
          Lo leggo negli occhi e sulla bocca
          e in quella mano che la mano mi tocca.
          Tutti andiamo cercando erranti
          ciò che invece abbiamo davanti.
          Sei l'invisibile amore
          e dell'universo sei il motore.
          Composta domenica 4 dicembre 2011
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            Scritta da: Marilena Aiello
            in Poesie (Poesie personali)

            Cucciolo mio

            C'è nel tuo sguardo una domanda
            alla quale io adesso rispondo:
            il mio cuore gabbia non è,
            sai bene che andar via puoi già ora o quando tu vuoi.

            Mi dispiacerà, lo sai,
            non averti più qui,
            cullato dalla tenerezza,
            coccolato con amorevole dolcezza.

            Mi rattristerà, lo vedi,
            saperti in volo controvento,
            umido di pioggia o assetato dal caldo,
            arso di sole o affamato dalla neve.

            Io soffierò forte per spazzar via le nuvole
            perché la tua strada sia nitida di giorno
            e illuminata di stelle ogni notte.
            Giammai ti tratterrò, non ti legherò, né la tua natura ostacolerò.

            Tu, cucciolo mio, non dubitare mai
            che il tuo ritorno possa esser vano:
            le braccia aperte troverai ad accoglierti,
            gli occhi lucidi brillanti di felicità.

            Dal mio cuore note nuove sgorgheranno
            che tu saprai cantare sorridendo.
            E adesso vai.
            Composta giovedì 10 novembre 2011
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