Poesie personali


in Poesie (Poesie personali)

Mi sembra di parlare al vento

Mi sembra di parlare al vento,
vento di mare, vento d'estate,
vento birichino, vento malvagio,
vento spavento,
vento di fianco, vento contro,
vento degli eroi, vengo con voi.
Voglia di vento, brezza fresca,
alito d'aria, campata per aria,
aria di mare,
voglia di salpare,
scappare, scappare, fuggire,
nascondersi agli occhi degli altri,
scappare dai cattivi pensieri,
scappare dai gatti neri,
per rintanarsi dietro una nuvola,
ed, infine, afferrata la punta di una cupola
scendere piano piano,
per riallacciarmi alla tua mano.
Composta giovedì 30 giugno 2011
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    in Poesie (Poesie personali)

    Tu sei tu

    Tu sei tu rimani immutato nel mio cuore
    ma... se scavo laggiù,
    profondo eco di sapori esotici,
    specchio e riflesso
    di arditi sogni,
    le voglie latenti,
    le passioni violente,
    le turbe dell'anima brutta
    risalgono in superficie
    e intacca, levigano,
    strappano e mordono,
    devastano l'ego,
    ... sospiro.
    Sono attenta, ti guardo,
    ma tu vedi quello che sento,
    e il dubbio mi prende e se...
    Se passo la mia mano
    sopra la tua pelle,
    profumata e sana,
    se ti guardo dentro,
    io scorgo il tuo cuore gentile,
    la tua passione buona,
    il tuo amore così generoso.
    Quel sottile desiderio,
    la strega mi sorprende di nuovo,
    che punge in fondo all'anima
    dove posso annegarlo?
    Nella dolcezza del tuo sguardo,
    nella forza delle tue mani,
    nell'anelito della tua domanda: "ritorni"?
    Composta lunedì 10 ottobre 2011
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      in Poesie (Poesie personali)

      Passione e tormento

      Seduto di fronte a me,
      gli occhi socchiusi,
      velati di trasparente tristezza
      e sorridi, sapendo che ti guardo,
      e sorrido.
      Porta d'Este alle tue spalle
      e il tramonto alle mie.
      Inutili le chiacchiere,
      io so cosa aspetti,
      conosco i tuoi pensieri.
      Galeotto è l'amico che si sofferma,
      rifiutando il caffè
      e lancia, birichina, un'occhiata
      al nostro desiderio che affiora.
      Passione per questo strano amore
      già tormento per l'addio che sarà impossibile.
      Tramonto di fuoco e notte senza luce.
      Composta venerdì 3 luglio 2009
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        in Poesie (Poesie personali)
        Che voglia tengo e te

        apro gli occhi e ti cerco fra le nubi chiare del cielo
        vedo il tuo sguardo malinconico e dolce
        le mille gocce di rugiada
        fra i rami secchi della mia vita mi parlano

        che voglia tengo e te

        vorrei una carezza
        e che le tue dita lasciassero
        un leggero profumo
        profumo solo mio
        sulla pelle del cuore

        che voglia tengo e te

        perché non posso dirti
        perché non posso ascoltarti
        domande e risposte che non possono appartenermi
        ma nel silenzio mille parole mille grida d'amore
        mi girano intorno

        che voglia tengo e te

        amore mio solo mio
        nascosto nei fili d'erba
        nei nidi dei passeri
        nelle rive profumate di muschio dei ruscelli
        il mio amore nasce e... muore
        ma è solo tuo

        che voglia tengo e te

        la tengo nascosta dentro un'anima in pena
        che non ti può parlare

        che voglia tengo e te... amore mio.
        Composta mercoledì 30 novembre 2011
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          Scritta da: Dalila
          in Poesie (Poesie personali)

          Necessità

          Tenerle la mano pensando di farla sentire più sicura, è un errore immane.
          Lei non ha bisogno di questi vezzi, sarebbe felice anche senza baci e carezze.
          Lei ha bisogno d'altro, anela qualcuno che le tenga la mente, il filo dei pensieri.
          Lei ha bisogno d'esser libera seppur con un attracco incerto alla realtà.
          Ha bisogno di appigliarsi ad un qualcosa di insicuro.
          Una parola non detta.
          Uno sguardo distolto.
          Un conforto segreto.
          Lei non è come quelle a cui l'abitudine ti ha fatto abituare.
          Lei è qualcosa per cui vale la pena.
          È la svolta che aspettavi,
          è speciale.
          Composta martedì 8 novembre 2011
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            Scritta da: Dalila
            in Poesie (Poesie personali)

            Dai, giochiamo!

            Gioco di sguardi, di istinti, di desideri.
            Sopravvalutati.
            Ossessioni, gelosie, paranoie.
            Onnipresenti.
            Inutile chiudere gli occhi, la verità è una sola,
            ci illudiamo che tutto vada bene quando stiamo perdendo tutto.
            Ci convinciamo che tutto vada male quando possediamo tutto.
            Esseri autolesionisti gli esseri umani,
            portati a stare in coppia per condividere il dolore comune che altrimenti li sopraffarebbe.
            Quest'egoismo viene chiamato Amore, ed è tanto più sincero quanto è più necessario.
            Bisogno comune e protagonista egocentrico.
            Siamo esseri egoisti per natura.
            Siamo esseri che amano per natura.
            Composta lunedì 7 novembre 2011
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              Scritta da: Dalila
              in Poesie (Poesie personali)

              Prima volta da sempre

              Una sensazione sconosciuta pervade il mio corpo.
              Forse è la prima volta da sempre in cui mi sento parte di qualcosa.
              Questo meccanismo mi coinvolge in pieno,
              è come un passo a due, se io sbaglio qualcosa ci troviamo a terra entrambi.
              Mi dicono sia normale, non ci credo, non li ascolto e mi ci perdo dentro.
              È ormai tardi per accorgersi che troppe cose stanno cambiando.
              Guardandomi allo specchio non riconosco chi ho di fronte.
              Non so più come uscirne.
              Troppo tardi per ricominciare a star bene da sola.
              Troppo tardi per essere indipendente.
              Abbandonata.
              Affogo.
              Composta sabato 5 novembre 2011
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                Scritta da: Donatella
                in Poesie (Poesie personali)

                L'amore... in una lacrima

                Quant'è amaro quel sapore
                lasciato sulla pelle
                da lacrime d'amore.
                Righe di sale
                che solcano l'anima,
                che bruciano il cuore.
                Scendono copiose
                insieme a singhiozzi di vita
                rigurgitati dal profondo.
                Con la forza della disperazione
                scagli lontano il tuo grido
                di animale ferito,
                ma solo un eco ritorna nell'infinito
                quello di una lacrima
                che per amore hai smarrito.
                Composta mercoledì 30 novembre 2011
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                  Scritta da: SERENAQ.
                  in Poesie (Poesie personali)

                  Amore!

                  Dal grigio solstizio
                  di un gelido dicembre
                  nasce caldo l'abbraccio
                  tra i nostri due cuori.

                  Per scherzo
                  Per gioco
                  con fanciullesca gioia
                  scopriamo d'amarci.

                  Urlarlo alle stelle
                  riecheggia nel vento.
                  E ricevo conferma gioiosa
                  dai tuoi occhi e
                  dalle tue labbra.

                  Dopo così tanto tempo
                  Dopo così poco tempo,
                  c'è un solo forte grido:
                  Ti amo!
                  Sussurrando felicità dalle sue dolci note...
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                    Scritta da: Ilaria
                    in Poesie (Poesie personali)
                    La notte mi osserva, mi scruta dentro.
                    Alla luna piena di ieri si è sostituito un cielo denso di nubi,
                    l'aria è più fresca e l'estate volge alla fine del suo cammino, ma tornerà il prossimo anno.
                    Penso a chi non c'è più.
                    A chi se ne è andato fisicamente tanti anni fa ma che mi risuona dentro ogni giorno, senza abbandonarmi mai.
                    A chi non ho potuto salutare ma che mi ha accompagnato lungo la strada, nonostante tutto, nonostante me.
                    A chi ho conosciuto poco, ma che è andato via troppo giovane.
                    Penso a chi se ne andrà e mi spezzerà il cuore.
                    Penso anche a chi invece mi si è spento dentro e con cui non ho più legami.
                    Penso a chi ho voluto portarmi dentro fino ad oggi.
                    Penso a chi non ha mai voluto legarsi.
                    Penso a chi non ho mai conosciuto.
                    Penso agli amori possibili e figuro il cammino delle maree.
                    Penso agli amori impossibili e provo a capire perché.
                    Penso al motivo per cui trasciniamo la nostra vita nel dolore consapevole di quanto questa sia così breve e costellata di delusioni, piccoli dolori, grandi perdite, brevi gioie.
                    Mi domando perché la soluzione più facile sia l'immobilità e poi improvvisamente tutto è chiaro: la prima reazione alla paura è la paralisi.
                    E allora la stasi è la soluzione alla paura, fisica e emotiva.
                    E allora è meglio non prendere decisioni, è meglio accontentarsi, meglio essere felici a metà o non esserlo mai.
                    È ovvio ripetere gli stessi errori, percorrere la medesima strada infonde sicurezza.
                    La paura di restare solo ti fa restare.
                    La consapevolezza che la solitudine è il passo necessario per ritrovarsi e per ritrovare la giusta strada ti fa andare.
                    Tu cosa farai?
                    <testa o croce>?
                    Vincerò la scommessa.
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