Poesie personali


Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
in Poesie (Poesie personali)
Inseguire il vento della gioventù
richiama alla memoria la primavera
perduta ormai nella memoria
dove il tempo non ha più calendario.

Restano nella memoria le radici
di una giovane pianta fiorita
in attesa che cresca il frutto
su rami maturati della vita.

In autunno avanzato con calvizie
l'uomo racconta la sua storia
mentre l'albero perde le sue foglie
con rami nudi rivolti al cielo.

Quando la neve cade e tutto tace
l'albero si veste di bianco e la bacia
mentre noi davanti al caldo focolare
ringraziamo Dio per la vecchiaia.
Composta domenica 31 marzo 2019
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    Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
    in Poesie (Poesie personali)
    Sospiriamo l'attesa stagione di primavera
    con fiori di margherite aperti dal sole
    dove le api si posano biricchine
    in cerca di nettare senza spine.
    Le corolle bianche tremolano nell'aria
    il vento le accarezza
    come un volto di una fanciulla
    che sogna una corona di fiori
    poggiata da un cuore amico
    sui suoi capelli che brillano.

    Sbocciano fiori dai mille colori
    in questi mesi ricchi di stupore
    dove i colori formano tavolozze strane
    di pittori venuti da terre lontane.
    Le nuvole giocano nel cielo chiaro
    mentre iI vento le spinge e lacera
    su piste bianche rumorose
    di aerei da caccia
    che quando li senti
    sono già lontano.

    Così succede anche con i nostri giorni
    che sfrecciano veloci nel tempo
    chiuso nel pugno dei nostri ricordi.
    Siamo in cerca di un calendario
    che si fermi con noi
    a meditare.

    Tempus fugit come le stazioni
    dove i treni sfrecciano senza fermarsi.
    Non abbiamo nemmeno il tempo
    per leggere il nome della stazione
    perché la gioventù è passata
    e la vecchiaia è arrivata.
    Composta lunedì 15 aprile 2019
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      in Poesie (Poesie personali)

      La metempsicosi

      Viviamo gli spiccioli
      di una vita immortale
      con il compleanno a scandire
      il nostro tempo reale
      alla mercé di un corpo
      sgualcito dagli anni
      nella sua veste mortale.
      Per la sua ascesa spaziale
      solo il digiuno e l'astinenza,
      perdendo peso
      agli sgoccioli dell'esistenza,
      lo faran trasvolare lassù
      sulle ali della metempsicosi,
      al di là dell'universo
      oltre il buco nero.
      Io ci son passato,
      ma mi ritrovo prigioniero
      di uno spirito esagitato
      che sa scrivere di filosofia
      e mi fa pure declamare
      queste mie insulse poesie.
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        Scritta da: Aquilablu59
        in Poesie (Poesie personali)

        Orfana

        Orfana di un'Ala...
        che non ritrovo più.
        Orfana d'Amore,
        orfana di Te.
        E nell'immensità di un mondo,
        che non sento più.
        Bagnata dalla pioggia che sognavamo,
        sola, sotto un sole, che non mi scalda più.
        Ed è lontano il tempo,
        in cui ci Amavamo.
        Come vorrei ripercorrere quei momenti.
        Dissetarmi di Te, e del tuo Amore.
        Farei provviste di Te, all'infinito,
        per averti ancora oggi,
        che è già tutto finito.
        Composta giovedì 17 novembre 2011
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          Scritta da: Aquilablu59
          in Poesie (Poesie personali)

          Solo un profilo

          Si dice che il mondo è piccolo,
          quante volte ho desiderato incontrarti,
          così, per caso.
          Donna romantica,
          in un mondo che corre impazzito,
          dove i sentimenti, si scrivono nel web.
          Dove il progresso, non lascia spazio al tempo.
          dove tutto è frenetico, e a volte schizofrenico.
          Dove si è perso l'incanto della vita.
          Dove si corre impazziti, per arrivare dove non si sa...!
          Dove si è perso il piacere di ascoltare una voce.
          Dove scriviamo messaggi, e non ci guardiamo negli occhi.
          E poi quel giorno, così per caso,
          eri lì, davanti a me.
          Quasi stentai nel riconoscerti,
          e sai perché... eri solo un profilo, tu, per me.
          Composta sabato 4 settembre 2010
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            Scritta da: Aquilablu59
            in Poesie (Poesie personali)

            Privarsi del cielo

            È nella la notte,
            che sento le mie ali stanche,
            sento la confusione,
            sento che sto perdendo l'emozione.
            Una vita che scorre inesorabile,
            in bilico alienabile.
            In quel silenzio, dove la notte è padrona,
            sento di aver perso l'istante perfetto.
            Ogni cosa ha il suo prezzo,
            è quello che si dice.
            E questo prezzo chi lo stabilisce...
            Diamogli un valore, almeno per capire,
            quanto dovrò pagare per essere me stessa.
            Per non accettare compromessi,
            per essere coerente con l'amore,
            del mio essere per come sono.
            Sono così, e voglio credere sempre,
            che c'è del buono in ognuno di noi.
            Ma scelgo il mio abbraccio, l'unico sincero.
            L'unico da cui non avrò delusioni.
            Preferisco privarmi del cielo,
            piuttosto che essere delusa dal cielo.
            Composta mercoledì 17 novembre 2010
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              Scritta da: Aquilablu59
              in Poesie (Poesie personali)

              Fragole

              Di quelle fragole, mai mangiate,
              di quel rosso pieno di sapore,
              non ho conosciuto l'ardore.
              È rimasta da sola,
              quella fantasia.
              Non ci sarà mai più,
              la compagnia.
              Di quel pensiero così vero,
              abbiamo perso il senso,
              e il suo sentiero.
              E poi... ho sentito il gelo,
              che mi ha avvolta.
              Forse è così, che va la vita.
              Ti aspetti qualcosa che non esiste,
              ma il constatarlo, mi rende triste.
              Composta venerdì 28 agosto 2015
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                Scritta da: Aquilablu59
                in Poesie (Poesie personali)

                Parte di te

                Sai quando sento di volermi bene,
                quando la sera mi chiami al telefono,
                e mi circondi dei tuoi sorrisi,
                e mi confondi con la tua voce.
                Quando mi parli del nostro essere,
                di come siamo, e di ciò che vorremmo.
                Dei tuoi pensieri, dei tuoi segreti.
                Della tua voglia di vivere,
                e del tuo Amore.
                Di cosa senti, di quel che provi.
                Denudi l'anima accanto a me,
                svuoti la mente dentro di me.
                Ed io mi sento, parte di te.
                Ed io mi amo, attraverso te.
                E nel tuo modo di essere,
                io mi ritrovo, ed è come guardarmi con i tuoi occhi.
                E ciò che vedo, è affascinante,
                e mi sorprendo nel constatare,
                questa bellezza, solo per te.
                Composta lunedì 14 settembre 2009
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