Poggio con fare stanco,
rassegnato e lento,
la mia testa con la mente amareggiata,
su di un cuscino vuoto.
Posso restare solo come è sempre stato
forse non esiste per me
nessuno in grado
di donarmi la gioia
del creato.
Avere il tempo per sentire il bosco,
per respirare il canto degli uccelli,
farmi portare lontano da questo vento freddo,
fin dove la neve è ancora intatta,
dove nessun uomo è stato prima.
Sentire nella solitudine
la forza infinita dell'universo stesso
fino a diventare uno con la natura stessa.
Non c'è il tempo
non esiste dentro le cose
né si consuma dentro a un orologio
non c'è il tempo
tutto si muove senza tregua,
finché c'è energia
e l'energia è tutto
in tutta la materia.
Non c'è il tempo
se non nel movimento delle cose,
infiniti tempi dalla nascita dell'energia
fino alla sua fine
questo è il tempo solo che esiste,
il tempo conservato in ogni cosa.
Essere preso in giro
è come vivere in una bolla di sapone,
dove il suono vero della vita non arriva,
dove i rumori sono sommessi,
dove sei soffiato via dai venti.
Giungi prima o poi alla verità
e la bolla scoppia
lasciandoti cadere a terra
e il dolore dipende da quanto in alto
quelle bugie ti avevano portato.
Ci si perde a volte nei ricordi mai vissuti veramente,
quelli che ci siamo creati per darci ragione,
quelli che ci servono a non sentirci soli,
a volte colpevoli o raramente sporchi.
Di quei ricordi io ne ho pochi,
ma passo le notti a costruirne altri,
sperando almeno di riuscire a perdonare me stesso.
La sera tu scrivi pensieri e parole,
le cose più belle che sente il tuo cuore
all'alba ti svegli coi raggi del sole
e senti il dolore d'un sogno che muore.
Quando la sera vai giù lungo il sentiero
a respirare la brezza della natura
lascia che voli con il vento il tuo pensiero
la pera con il suo tempo si matura
Se lungo il cammino incontri un forestiero
stanco affamato e pieno di paura
dimostra il tuo cuore nobile e sincero
dagli alloggio e le sue ferite cura
Quando passeggerai lungo il viale
fermati ai piedi dell'albero piangente
fa come fosse una stanza d'ospedale
un fiume asciutto, una secca sorgente
Ricordati di chi è povero e sta male
Scrivi ciò che ti passa per la mente
.
Scrivi poeta, i passaggi della vita
la primavera l'estate, l'autunno, l'inverno
descrivi quant'è dura la salita
il purgatorio, il paradiso l'inferno
Scrive il vate che vede tutto e tace
sa che nella vita pochi sono i felici
in questo mondo anche il più audace
viene tradito dai suoi migliori amici
Scrivi poeta scrivi, tanto non fa male
in un mondo dove è sempre carnevale.
Quanti altri giorni
e notti
quante altri tramonti
e rischiarare
del cielo
quanti altri inverni
e crepitii di foglie
quante altre primavere
e afosi canti
di cicale
quante altre salite
e rovinose cadute
quante altri sorrisi
e luccicar di amari rigagnoli
quanti altri mari
e fiumi e terre da attraversare
per non lasciarsi
andare.
Nei silenzi di un'anima,
tra gli infiniti pensieri
c'è sempre un'assenza.
La mente vagabonda...
viaggia.
Fa sogni spaziali
e riesce a raggiungere luoghi impossibili
e mete sconosciute.