Poesie personali


Scritta da: Claudio De Lutio
in Poesie (Poesie personali)

Le nove campane di Pasqua

Si fanno sentire di più
nel triduo in cui gracchia la bàttola
quando rimangono mute.
Quando il loro silenzio diventa assordante
nella valle abituata ai rintocchi. *
È il richiamo alla preghiera dei fedeli,
quella che a volte manca.
Tanto nella torre campanaria ritorneranno a suonare nel giorno di Pasqua ancora un altro anno.

*La valle della città di Cassino.
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    Scritta da: liberator
    in Poesie (Poesie personali)

    Nemesi

    La vendetta
    è una giustizia nobile e privata.
    Denominazione di figura mitologica
    non altera l'essenza originaria.
    Fonte: la colpa dell'uomo.
    Accalappiato dalle passioni;
    putrefatto da trame amorose
    contorte e poligamiche
    votate all'egoismo del piacere.
    Nemesi: panacea catartica;
    rimedio che deterge la sozzura
    dell'uomo,
    restituendolo alla originaria purezza.
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      Scritta da: Renzo Mazzetti
      in Poesie (Poesie personali)

      Nemici sempre (tenebre e liberazione)

      IN OGNI LUOGO E SEMPRE LIBERAZIONE
      Spirito pulsante ogni presente
      nei patri confini dell'umanità
      nessun losco individuo nasconderà
      roghi e bugie neri fumi grige cecità
      dalla realtà nascondersi mai potrà
      dal dinamico ricordo immortale
      vivente nel versato sangue risorto
      nelle vene tricolori vessilli sventolano
      liberi fiati seri patimenti lutti sibilano
      moniti illuminanti arcani lampi in tutti i luoghi
      ovunque e sempre vivono artefici combattenti
      partigiani militi religiosi eroici riscattano onori
      Repubblica democratica Costituzione liberi voti. (17 Aprile 2019)
      IL 25 APRILE È LIBERAZIONE È PACE
      Dittatura fascista:
      Persecuzioni atroci
      Sofferenze terrificanti
      Guerra mondiale
      Distruzioni morti.
      Il 25 Aprile è Liberazione è Pace.
      Carboneria Resistenza Liberazione
      Partigiani resurrezione dell'onore
      Patria italiano patriottismo Giustizia
      Costituzione Repubblica Libertà
      Unità nazionale Democrazia Pace.
      Il 25 Aprile è Liberazione è Pace.
      Nella Festa della Leva obbligatoria
      Nella Festa dell'Esercito di Popolo
      Spirito patrio unitario fraterno sacro
      Festa della Vittoria e delle Forze Armate?
      Festa della Pace e Festa del Disarmo generale!
      Il 25 Aprile è Liberazione è Pace. (5 Novembre 2018)
      CORVI
      Come a un cane
      lisciano il tuo capo
      che penzola dalla forca.
      I corvi oscurano il cielo
      nell'attesa di mangiare
      le tue già putride carni.
      Volando sulla terra
      sbattono la testa nelle nubi
      rimanendo agganciati lassù
      e si stirano al caldo del sole.
      Fuggiamo da questo incubo
      che cerca se stesso
      penetrando nel nostro io.
      Morte: vivi ancora!
      Vita: muori ancora!
      Drappi neri volteggiano.
      Preannunciano la notte
      i raggi di un sole
      che fugge dal cuore
      deluso e sanguinante. (Febbraio 1969)
      UN MINISTRO DALLA FAVOLA
      C'era una volta un furbo ministro
      che dalla favola uscì coraggioso
      fece piena luce su tutti gli scandali
      sulle trame e ripulì lo Stato dai segreti.
      Della Patria difese i sacri confini
      e cacciò tutti i politicanti e dittatori
      tutti gli avventurieri e privilegiati
      tutti i re con familiari e cortigiani.
      Espropriò tutti i palazzi del potere
      tra l'altro già da sempre strapagati
      arrestò complici e latitanti criminali
      riportò a casa loro tutti i clandestini.
      Sereno impavido con lingua senza peli
      definì assassini comunisti i terroristi rossi
      definì assassini fascisti i terroristi neri.
      Fu ministro insigne e politico ineguagliabile
      degli ultimi eroe e dei diritti umani creatore. (Giovedì 17 Gennaio 2019)
      VERSI PATRI
      Italia penisola-isole unica incanta attrae
      Montagne colline campagne marine
      Punta splendente delle terre europee
      Protesa nel firmamento tra le stelle. (13 Ottobre 2018).
      IL FUTURO DEI GIOVANI
      Il futuro dei giovani
      si realizza nella qualità
      del loro presente. (29 dicembre 2012)
      L'AVVENIRE DALL'IMPOSSIBILE
      Il pragmatismo totalmente affermato
      consolida il pratico conservatorismo
      sabota ambizioni fantasie sogni librar
      dall'impossibile nuove realtà crear. (6 Ottobre 2018)
      DISTRUGGI TUTTE LE ARMI
      Se la tua aspirazione prioritaria
      è un mondo di pace e di fratellanza,
      se desideri veramente la pace
      dentro ogni popolo e tra tutti i popoli,
      prepara tutto, punto per punto, tutto per la pace.
      Se il tuo primo pensiero irrinunciabile
      si rivolge alla giustizia e all'uguaglianza,
      all'amore per tutti gli esseri viventi
      contro ogni tipo di sfruttamento e di prevaricazione,
      se desideri veramente la pace, distruggi tutte le armi. (lunedì 24 marzo 2014)
      LA MORTE SECCA
      Uomini forsennati
      violenti ignoranti
      teschio tibie
      morte secca
      nera bandiera
      lugubre pece
      terrore.
      Donne sfruttate
      case chiuse
      legali bordelli
      genitrici oppresse
      madri disperate
      senza diritti
      senza voto.
      Bambini
      ragazzi
      traviati
      addestrati
      guerra
      avventurieri
      delinquenti. (24 Marzo 2019)
      IL MIO TRICOLORE
      La Patria è persa
      oltre i sanguinanti confini
      nei colori del nulla.
      Non vedo più il bianco
      bianco fiore democristiano
      il rosso del comunismo italiano.
      Nella cerimonia della Guardia
      c'è il giallo della Finanza
      e il verde non so di che cosa.
      I cervelli e i cuori
      le tasche e le ambizioni
      miseri e vuote.
      Quel che oggi vale sono i soldi
      quelli degli stracolmi Fondi
      e i giovani vanno via disperati.
      Ma tutto il mondo è paese
      e tutto nero è il padre-padrone
      l'intelligenza ovunque è tutta ribellione.
      Eroi
      Risorgimento Resistenza
      il mio Tricolore. (21 Giugno 2017)
      LIBRI BRUCIATI
      Libri e giornali bruciati vivi
      Partiti perseguitati impiccati
      Case del Popolo devastate
      Fiamme di odio d'ignoranti
      Strumenti disumani
      Assassini
      Di popolo
      Di autori
      Di artisti
      Di puri
      Di studiosi
      Di pensatori
      E si estingue
      La memoria orale
      E chi di più campa
      (La mala erba mai muore)
      Fa ragione della Sua versione
      E criminali diventano angioletti
      E demoni i martiri innocenti. (3l Gennaio 2018)
      BARBARIE IN ATTO
      Gli intellettuali di parte liberale tennero,
      prima e durante il fascismo,
      un posto nella cultura italiana;
      prima: una funzione di direzione;
      durante: improntato largamente di se
      l'antifascismo intellettuale.
      La fede liberale, ha animato tantissime
      delle nostre migliori personalità culturali sotto il fascismo;
      si può riassumere nel principio che il bene supremo della civiltà
      sono gli ordinamenti che si basano sulle libertà politiche
      intese soprattutto come libero gioco di opinioni,
      di partiti, di movimenti e di associazioni.
      Oggi non basta più avere in cuore la religione della libertà
      per essere liberali, perché occorre discernere
      quali sono le forze sociali e politiche
      che sostengono e promuovono la libertà
      e dare ad esse il proprio appoggio.
      Oggi si sente la mancanza dei liberali
      sinceramente democratici repubblicani progressivi.
      Al contrario, purtroppo, c'è una pericolosa involuzione culturale
      che rischia di abbattere del tutto lo spirito della pratica antifascista
      con l'appassionata partecipazione democratica,
      insostituibile baluardo contro la barbarie in atto. (27 Febbraio 2018)
      MARTIRI RIBELLI
      A Firenze la terra torna a tremare
      una forte scossa di terremoto
      di magnitudo cinque punto due:
      Sono i nostri martiri ribelli,
      eroi resistenti
      del primo e secondo Risorgimento
      fondatori della Patria,
      conquistatori
      della libertà e della democrazia
      che si agitano nei sepolcri dimenticati. (Venerdì 21 giugno 2013)
      IL FASCISMO
      Il fascismo: dittatura spietata e feroce,
      che dominò l'Italia per oltre un ventennio
      e che portò il paese alla catastrofe;
      sorse a Milano nel Marzo 1919,
      con le roboanti prese di posizione anticapitalistiche,
      antimonarchiche, anticlericali e antiproletarie;
      espressione dello stato d'animo del ceto medio,
      respinto ai margini della vita democratica
      e non conquistato dal movimento organizzato degli operai
      e dei contadini impegnati in grandi lotte salariali.
      Il fascismo traboccava di ambiguità, falsità, avventurismo e cinismo.
      Difatti si definiva aristocratico e democratico, conservatore e progressista,
      reazionario e rivoluzionario, legalitario e illegalitario
      a seconda delle circostanze di tempo, di luogo e di ambiente.
      Demagogia e violenza
      sono il massimo di disegno politico
      che il fascismo riesce ad esprimere.
      Il fascismo è ancora limitato
      e quasi marginale sulla scena politica
      come dimostrano le elezioni politiche del 1019
      e le amministrative del venti. Ma, dopo l'ottobre del 1920,
      il fascismo diventa lo strumento della reazione agraria,
      e comincia ad assumere nuove proporzioni
      mentre si mette sulla via non più della violenza sporadica,
      ma della violenza sistematica, delle squadracce,
      delle spedizioni punitive, delle azioni terroristiche brutali e inumane,
      degli assalti armati e teppistici alle associazioni democratiche,
      alle organizzazioni di classe politiche e sindacali,
      alle redazioni dei giornali avversi. Ma la violenza squadristica, cieca e feroce,
      non avrebbe permesso al fascismo di conquistare il potere statale,
      se al ceto medio e agli agrari non si fossero congiunti,
      i grandi industriali e i grandi finanzieri. Fu la Confindustria
      (con il suo strapotere economico, le sue relazioni
      e la sua influenza tra il personale di governo e dell'alta burocrazia)
      e l'appoggio della monarchia,
      a fornire i mezzi al fascismo per conquistare il potere. (21 Ottobre 2017)
      FASCISMO
      Esso fu e rimane
      aggressione
      ricino manganello
      botte prigione tortura
      impiccagione fucilazione
      crimine assassinio;
      storica traduzione:
      Fascismo,
      moderna versione:
      Apologia fascista
      orribile e raggelante. (20 Ottobre 2017)
      PASSO DELLA FUTA – 10 agosto 2007
      Cammino raccolto
      nel cimitero
      terribilmente immenso.
      Da nemici viventi
      nelle vostre tombe
      vi considero fratelli.
      Ma quanta umanità
      trucidata inerme
      atrocemente sofferente.
      Ma quanto grano
      olio e riso
      gettati nel fango.
      Ma quante opere
      ridotte a macerie
      sulla terra affogata dal sangue.
      Dell'esercito possente
      foste soldati
      implacabili.
      Implacabili destini
      di morti
      anche voi ammazzati.
      Uccisi da fratelli
      e compagni salvatori
      di nuova avvenuta vita.
      Spero che qui
      sepolti solo corpi
      resti e solo resti di corpi.
      Gli spiriti
      sereni ritornati
      da dove i corpi vennero.
      La terra della Futa
      non perdona
      non odia.
      Con pietà
      custodisce le spoglie
      silente ricorda.
      IGNOMINIA
      (Scritta alla notizia del disegno di legge n. 1360 che equipara il milite di Salò al partigiano e al militare che combatterono contro l'occupante nazista)
      Lo straniero non sapeva tutto
      di quei monti e di quelle colline
      non sapeva tutto di quelle pianure.
      Lo straniero si smarriva
      nei labirinti dei centri antichi
      non trovava gli sperduti paesini.
      Lo straniero non conosceva quel sentiero
      né il sicuro nascondiglio
      dove bambini giocarono e ragazzi si uccisero.
      Il fascio littorio
      Salò e le camicie nere
      furono barbarie e distruzione.
      Antigone salvò quei neri cadaveri
      dalla furia dei perseguitati assassinati
      nell'aldilà dove non si perdona.
      L'eterna oscurità detenga le spie
      e i servitori dei tiranni dannati
      nell'infernale pozzo dei traditori.
      Nessun civile perdono sia concesso
      al morto non uguale al morto
      solo rigoroso ricordo.
      Ancora sanguinano innocenti ferite
      e cumuli di coscienze tremanti
      testimonianze perenni
      per non ricadere nell'ignominia. (4 agosto 2009)
      QUELLI QUESTI QUANDO
      Quelli, servi degli austriaci.
      Quelli, servi dei piemontesi.
      Quelli, servi del Papa.
      Quelli, servi di Hitler.
      Quelli, servi di Stalin.
      Quelli, servi degli americani.
      Quelli, servi dell'Europa.
      Quelli, servi della moneta unica.
      Questi, servi del popolo.
      Quelli e questi, servi dei servi.
      Autogoverno degli italiani, quando? (18 Giugno 2018)
      RESISTENZA OGNIPRESENTE
      (un pensiero dedicato ai partigiani comunisti)
      Il pane secco presente
      passato trascorso attuale
      giorno dopo giorno
      presente sempre ribelle
      mangiato poco ma tanto
      purché durasse perpetuo
      ognipresente spirito
      umano mai asservito. (25 aprile 2015)
      URL A
      Sui monti toscoromagnoli
      l'antifascista Resistenza
      si percepisce e respira.
      L'eco nelle gole
      urla ancora
      il dolore dei feriti.
      Dei combattenti
      caduti morti
      profondi silenzi.
      La paura
      i freddi sudori
      dei rastrellati.
      Fragore di spari
      occhi sbarrati
      innocenti stragiati.
      Indomiti partigiani
      spettrali corpi
      splendenti spiriti.
      Ribelli salvatori
      popolari giustizieri
      riscatto dell'umanità.
      Il sapere
      non dimentica
      nessuno ignori!
      La riconoscenza
      compie democrazia
      salvaguarda l'Italia.
      (Borgo San Lorenzo lì, 08 giugno 2008)
      BARBARIE
      Oltre il mare
      nell'africo cielo
      il supersonico
      disperde il tricolore.
      Nella desertica terra
      il libero mercato
      esporta democrazia
      disperde fratellanza.
      Nell'oscura piazza benedetta
      il mercenario del capitale
      inneggia al caduto
      disperde memorie.
      L'innocente bambino
      piange disperato
      con in mano
      il giocattolo rotto. (25 settembre 2009)
      AI PASSATI
      La Repubblica del Popolo
      non è la vostra monarchia.
      Vostra è la dittatura monetaria atlantica
      icona dei vostri debiti e della vostra banca.
      Nostro è il Potere del Cambiamento
      riscatto dell'ultimo e di ogni italiano.
      (Sabato, 9 Giugno 2018 h. 13: 57)
      RIVOLUZIONARIE SPERANZE
      Sulla pelle e nel sangue, disperazione, passione, amore,
      i calli e i velluti, le rose e le spine, entusiasmi,
      speranze, paure, solitudini, ingiustizie, rabbia,
      fiumi, laghi, mari, monti, universi, spiriti compagni,
      muovono nuove imprese, movimenti degli ultimi,
      organizzati, nuove Internazionali dei Lavoratori,
      nuovi Stati, Repubbliche del Popolo, segni divini. (7 giugno 2018)
      MEMORIA PARZIALE
      Se c'è chi da te è definito fascistello,
      tu sei, ex ministro, un fascistone,
      vero, con il manganello, rozzo,
      fattosi concreto di brutte parole, ma,
      ma chi ti credi di essere, misero,
      ignorante gonfio di presunzione?
      Fascistelli e fascistoni di maniera,
      giovani, meno giovani, anziani,
      ma tutti vecchi dalla memoria parziale,
      limpida per il tornaconto del momento,
      di passato, presente, attuale colpevole,
      di dimenticanze innocenti o volute?
      Fascistelli e fascistoni date a tutti lezioni
      ma nessuna parola viene detta sui criminali
      che da troppo tengono i palestinesi
      imprigionati che come voi furono e, sono, oggi!
      di loro terra derubati, perseguitati, assassinati.
      Oh, miseri dalla memoria parziale,
      conoscete le tribolazioni e le angherie subite,
      e i lutti palestinesi, curdi, catalani, e, così, oggi!
      quanti popoli sconosciuti, repressi, conoscete?
      Pio La Torre, il comunista, lo ricordate?
      E perché no, il compagno Peppino Impastato,
      perché no? Miseri dalla memoria parziale.
      E quanti, e tantissimi altri, quanti e quanti,
      quanti, oh, miseri dalla memoria parziale,
      quanti non avete conosciuto, quanti conosciuto,
      di quanti siete stati contenti del loro patire e partire?
      E tu, scrittore televisivo che al professore,
      all'avvocato difensore del popolo italiano,
      domandi la dichiarazione di antifascismo,
      tu con chi stai? Con l'occupante israeliano
      o con i palestinesi, con la concorrenza o con l'operaio?
      Tu, con chi stai? Con i miseri dalla memoria parziale? (8 Giugno 2018)
      INCONTRO
      E sentivo
      che tu sentivi
      quel richiamo
      della nostra foresta:
      ... se il vento fischiava
      ora fischia più forte...
      Un bacio
      ad ogni strofa
      sulle labbra entusiasma
      quello e questo entusiasmo.
      Contessa del mondo
      nostra unica Patria.
      Momenti magici
      perenni rivivono
      vivono! (2001)
      LA PATRIA
      Madre o azienda?
      Madre che cura
      dai suoi figli curata
      o azienda che si deve
      sempre e in ogni modo
      sempre e a tutti i costi
      con cattiverie sofferenze paure
      pagare con le morti premature? (31 marzo 2019)
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        Scritta da: criscri
        in Poesie (Poesie personali)

        Notre Dame d'ancestral sfavillio

        Indifeso decomponesi
        del sacro mausoleo il ligneo corpo
        da prometeiche spade infilzato
        in sbadigliante sera parigina
        di sonno e ordinario intrisa.
        Stridulo è dell'architrave
        l'infausto, traditor sprofondar
        in gole d'indifferenti, irridenti fiamme.
        Infestanti ramoscelli d'ovvietà
        crescon su mai vergini orti
        di carta stampata e immagini
        agonico rendicontar d'un'artistico declino.
        Geme l'ancestral torre d'Eiffel figliola
        in gemer chinasi in pianto il Louvre
        dalle diacroniche, multiformi crome.
        Or in non prostrato e sempre gravido uran stagliasi
        dell'anelata rinascenza il prisco, ma sempre novello baglior
        criatura di rifulgente vessillo transalpino
        che mai si fletterà all'urlo del destino.
        Composta martedì 16 aprile 2019
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          Scritta da: Aquilablu59
          in Poesie (Poesie personali)

          Portami

          Portami a passeggiare
          sulla riva del mare
          dove possa ascoltare
          quel profumo di sale marino.
          Dove lo sguardo incontra un delfino.
          Dove la sabbia sia un lieve massaggio.
          Dove il vento sia una carezza.
          Dove il mio cuore
          conosca l'amore.
          Dove il sole mi dia calore.
          Dove la luna tocca le stelle.
          Dove i tuoi baci sono per me
          in quel mare che abbraccia te.
          In quel blu infinito che parla di me.
          Dove l'amore non sente ragione
          e si lascia cullare dall'emozione.
          Composta venerdì 16 marzo 2012
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            Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
            in Poesie (Poesie personali)
            La vitalità dei bambini è l'allegria di Dio
            che si manifesta nella gioia innocente
            di chi ancora non conosce la malizia
            ma vive di stupore sotto la pioggia
            sotto il sole o in aiuole piene di fiori.

            I bambini sono l'innocenza fatta carne
            in un amplesso amoroso dei genitori.
            Quando il cuore trabocca di vero amore
            il sorriso paterno di Dio fa germogliare
            in noi esseri umani il soffio della vita.

            I bambini sono il futuro del nostro mondo
            la semplicità fatta carne e sogni germogliati
            su questa terra ricca di sorprese e dolori
            ma tutto si dimentica quando l'amore canta
            e nella cuna di una casa germoglia l'amore.

            Cantiamo il nostro inno più bello alla vita
            mentre abbiamo ancora la forza per cantare
            insieme ai bambini che giocano al girotondo
            dove il mondo diventa un gioco di fantasia
            e la fantasia la più bella cosa del mondo.
            Composta giovedì 28 febbraio 2019
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              Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
              in Poesie (Poesie personali)
              L'umida nebbia ci ha nascosto l'orizzonte
              per aiutarci a meditare un po' su noi stessi
              sotto la cappa bianca di intimo puro pudore
              lavandoci di dentro e di fuori le apparenze:
              eliminando così timori, rancori e falsi colori.

              In piedi senza le lunghe ombre che ci spiano
              possiamo captare nei vari respiri della gente
              la tristezza, il malumore, l'affetto e l'amicizia
              che ognuno di noi ci nascondiamo dentro.

              Spesso i lontani orizzonti sono inaccessibili
              perché ci riempiono gli occhi di colori ardenti
              mentre se captiamo nel silenzio un messaggio
              il cuore lo matura e lo fa sbocciare in un fiore.

              La nebbia ci invita a scoprirci così come siamo
              senza pezze a colori per coprire amare illusioni.
              Nella solitudine e nel cielo umido che ci copre
              le buone idee sbocciano come stelle nella notte.

              Cerchiamo di capire prima di tutto noi stessi
              chiamati a essere onesti, sinceri e servizievoli.
              L'umanità con nebbia negli occhi ogni giorno
              sarebbe come vivere senza luna e senza sole.
              Composta martedì 16 aprile 2019
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                Scritta da: Cassandra
                in Poesie (Poesie personali)

                La beffa del tempo

                Ad un passo da te,
                sfioro il tuo sguardo,
                riecheggiano baci voluttuosi,
                il tuo respiro,
                le tue mani,
                il tuo sapore di tabacco.
                Ma, da sempre,
                il nulla son stata,
                mi volti le spalle
                e te ne vai.
                Quanto tempo ad amarti
                per quel che sei e che non sei.
                Poi, dove mi hai persa
                e mai amata,
                mi ritrovi
                come misteriosa essenza
                e, ad un passo da me,
                t'innamori.
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                  Scritta da: Flavia Centra
                  in Poesie (Poesie personali)

                  Nostre Dame de Paris

                  Il fuoco brucia
                  Il simbolo della nostra libertà
                  Che svetta quasi a toccare il cielo
                  Per scrivere su di esso
                  Ci hai creati liberi e noi
                  Quasi ti raggiungiamo
                  Ora gli sguardi sincronizzati
                  Di spettatori attoniti
                  Riuniti
                  Dall'abbraccio fumante della Nostra Signora de Paris
                  Vedono cadere quella guglia
                  E rattristati
                  Si lasciano cullare da quell'abbraccio
                  Mentre Nostra Signora intona una ninna nanna
                  Con gli occhi socchiusi
                  E le lacrime che le rigano il volto
                  Non temete rinascerò più forte e più bella
                  Perché la vostra libertà
                  Sconfigge ogni incendio distruttore.
                  Composta martedì 16 aprile 2019
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