Poesie personali


Scritta da: Lucia Quarta
in Poesie (Poesie personali)

Le persone che combattono

Le persone che combattono
sono quelle che lo fanno ogni giorno.
Sono le critiche della gente,
a quelle persone obese di personalità,
chi le basta stendere un dito,
chi le basta il pensiero e lo si accomuna ad un veliero.
Chi con uno sguardo beffardo,
invece non sappiamo la loro battaglia
che stanno combattendo.
Mentre sorridono per non farsi scoprire
cosa li brucia dentro.
ogni giorno vengono scherniti, derisi, come se emanassero un brutto profumo.
Composta giovedì 21 febbraio 2019
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    Scritta da: Ada Roggio
    in Poesie (Poesie personali)

    Riflessioni (Lo shock)

    Lo shock per un incidente improvviso a una persona importantissima,
    vederla per terra immobile,
    attimi,
    durati un secolo,
    viverlo,
    flash che diventa incubo,
    resta nella mente,
    nei sogni,
    negli occhi,
    nel cuore,
    nella parola.
    Per fortuna tutto bene,
    è stato un grossissimo spavento.
    Composta domenica 20 gennaio 2019
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      Scritta da: Rossella Di Venti
      in Poesie (Poesie personali)

      Un volo libero

      Insegnami a volare perché a terra non riesco più a stare.
      Non importa se ci vorrà del tempo...
      per imparare ad amare si può anche andare a rilento.
      Insegnami a volare perché
      quel cielo azzurro ha bisogno di un paio d'ali
      per andare là dove Il mare lo attende senza mai mollare.
      Insegnami ad amare perché ho dimenticato come si fa...
      un volo libero da fare invidia a quel gabbiano
      che ha imparato a fare dell'onda più alta
      un semplice scalino per raggiungere la sua felicità.
      Composta mercoledì 20 febbraio 2019
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        Scritta da: Andrea De Candia
        in Poesie (Poesie personali)
        La mano tesa su nessuna guancia,
        il sentimento di un sangue sereno,
        l'accensione promessa della luce,
        una rosa che partorisce un lampo,
        un amore allo specchio di sé stesso,
        l'intermediario di una discendenza,
        la primavera, giù, dentro l'autunno,
        tutt'un unico dito di violenza,
        la ferita che non aveva origine
        si rimargina e veste come abito
        di lutto la sua crosta ch'è materna.
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