Poesie personali


in Poesie (Poesie personali)

Ho scostato la tenda

Ho scostato la tenda
per vedere fuori
e c'era un cortile vuoto
con un muro di cemento grigio.

Ho scostato la tenda
per vedere dentro l'anima
e c'era lo stesso cortile
con un muro di ugual colore.
Composta martedì 23 novembre 2010
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    in Poesie (Poesie personali)

    Spoliazioni e disvoleri

    Quanto dovrò attendere il fatidico giorno
    quando potrò imbarcarmi per l'aldilà e salutare
    tirare il fiato e portarmi lontano
    dal nulla ultimo che censisco vivendo?
    Se vi sia una sub o sovra esistenza
    se starò poi meglio o peggio chi può saperlo.
    Or che l'anima non esulta e più non batte le mani
    vorrei partire in fretta ma da me non dipende
    ci sono imperscrutabili voleri che decidono
    e se anche mi inginocchiassi a un Soprintendente
    non riceverei di certo alcuna anticipazione di favore.
    Inutile presenza, nel mucchio qui che ci sto a fare
    vagabondo corpo oramai quasi incorporeo
    in sedimentazione di speranze e di illusioni!
    Che cessato l'inganno di essere e apparire
    dopo qualche ventata di anni a polvere si retroceda
    è un fatto risaputo e ne siamo tutti informati.
    Si corre e ci si inerpica per tante scale
    invaghiti di vano, affannati poi
    - è noto - dopo l'ultimo estremo gradino
    un vuoto spaventoso sotto i piedi.
    Che più può spuntare da un orizzonte
    che non raggia scurisce e incupisce?
    L'improbabile e il probabile avverabile
    più non si agogna, niente ci incita
    se il marchingegno che riavvia i sogni
    è troppo usurato e un sostituto è irreperibile;
    finito il tabacco e le cartine
    non vi è più nulla da fumare:
    nel portacenere annerito restano
    solo bruciacchiature e cicche incarbonite.
    È assai chiaro! Non vi sono stati confusionali
    o sedicenti errori di interpretazione:
    il tutto immaginato, che più non si contatta,
    è una sostanza sbriciolata: ne siamo consapevoli!
    Infastiditi, appena borbottiamo
    per l'attesa esasperante di venire
    dalla lista dei viventi cancellati
    e sbuffiamo si per dover ancora fruire
    di un respiro a tempo indeterminato...
    La spoliazione - l'avvertiamo - è ancora in atto
    muti e in silenzio, senza lagno, languenti
    volenti o dolenti attendiamo che si concluda:
    al culmine, insaccati in un legno, finalmente
    raggiungeremo quel totale niente che siamo.
    Composta sabato 20 novembre 2010
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      Scritta da: Alienodel5000
      in Poesie (Poesie personali)

      Il senso e le cose

      Il ricordo sensoriale di profumi atmosfere passati
      tutto lontanissimo ed a portata di un angolo svolto

      la mente lavora falciando l'erba alta opprimente
      non c'è il sentiero ed il passo indugia in svolte

      natura comanda e trascina scarti imperiosi per mano
      non c'è tempo di far luce la terra ingoia il passo

      ricerca dubbio emozione la mente si sfianca e geme
      la notte incombe e la luce ferisce e non da tregua

      non c'è il percorso e le direttrici illudono circolari
      il senso del cammino la consapevolezza dell'assenza.
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        in Poesie (Poesie personali)

        Estate perduta

        L'Estate non ritorna,
        il cielo è un muro alto e bianco
        che il sole non riesce a scavalcare.

        I giorni luminosi li ricorda
        solo la bimba che correva nel cortile.
        Li conserva nel palmo della mano
        assieme ai suoi giocattoli.
        Composta martedì 23 novembre 2010
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          Scritta da: Carlo Peparello
          in Poesie (Poesie personali)

          Dio non ti guarda

          Non sputerò mai alla felicità
          Conosco troppo bene il sapore della sconfitta
          Ogni volta metto gli insuccessi in soffitta
          E guardo al domani con crescente attività
          Ma devi fare i conti con mille insidie
          Cuori deboli, dubbi e invidie
          Se sapessero quanto poco ci vuole per trovare l'aurora
          E quanta fatica costi guadagnarsela ancora
          Ti chiedi perché la gente sia cieca e impotente
          Davanti un sentimento così inaspettato e potente
          Forse non ne conoscono la forza ne l'energia
          E guardandosi indietro la lasciano scappare via
          Ma tu scrollati dalle spalle ogni dubbio e rancore
          Non sei tu ad aver perso l'amore
          Ne conserverai per chi saprà ascoltare
          In un gesto, un momento, la freschezza e la forza del mare.
          Composta lunedì 22 novembre 2010
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            Scritta da: Marco
            in Poesie (Poesie personali)

            L

            Mi hai accarezzato piano piano,
            mi hai baciato in modo delizioso,
            hai reso le mie giornate significative
            e piene di emozioni,
            hai acceso il mio cuore e la mia mente
            che con pensieri continui ti descrive ogni attimo.
            La tua immagine è impressa in ogni angolo della anima
            cosicché passeggiando nell'oscurità degli abissi posso ammirarti.
            Ti ammiro così morbosamente che sensazioni di ogni genere mi invadono.
            Hai tutto ciò che voglio mia principessa!
            Composta lunedì 22 novembre 2010
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              Scritta da: Giuseppe Romano
              in Poesie (Poesie personali)

              Ancora qui

              Nel silenzio delle tenebre
              percorro i sentieri del passato,
              ritrovandomi ancora qui
              ritrovandoti ancora nel mio cuore.
              Le stelle a ricordare i tuoi occhi,
              la luna a rimembrare la tua bellezza,
              la notte a richiamare il tuo mistero.
              Tu colmavi il mio cuore di gioia e speranza
              come il sole riempie di luce la Terra,
              tu placavi la mia sete d'amore
              con un abbraccio, un sorriso, una carezza...
              Tu bellissimo miraggio nel deserto del mio cuore
              non hai esitato a gettarmi nelle mani della dannazione!
              Rimembro ancora quel giorno,
              in cui il lume dei tuoi occhi
              fu velato dall'ipocrisia
              oscurando quella luce abbaiante
              per cui io persi il senno,
              il tuo verbo si fece crudele spada
              sguainata all'improvviso senza indugio
              che senza pietà squarciò la mia anima cieca,
              naufragata nel mare della disperazione.
              Io sono ancora qui,
              voltando in questa strada solitaria
              vedo solo la tua figura diafana
              ma tu non puoi sentirmi, ormai sei troppo lontana!
              Composta giovedì 12 febbraio 2004
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                Scritta da: Giuseppe Romano
                in Poesie (Poesie personali)

                Mani gelate

                Le mani gelate sopra questo cuore
                sono quelle di chi appartiene al passato
                e non ti darà più il suo calore,
                dimentica ogni sua dolce carezza
                ora sanno farti solo male
                distruggendo ogni tua certezza,
                colei che ti faceva volare
                non è più vicino a te
                e tu sei lì senza parlare,
                non sai cosa fare, vorresti morire
                chiuso nell'angolo della solitudine
                non trovi la forza per reagire,
                il tuo animo è pieno di rabbia,
                avanti, usala per rialzarti
                e fai pezzi questa tua gabbia,
                cerca sempre di guardare avanti,
                non si vive di ricordi
                e nemmeno di rimpianti.
                Composta domenica 26 novembre 2006
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