Poesie personali


Scritta da: Nello Maruca
in Poesie (Poesie personali)

Il garofano

Era un giugno luminoso
che compare rigoglioso,
nell'orto del mio ostello,
il garofano assai bello.

Nasce accosto alla rosa
che da un po' s'era già posa
là, nel mezzo alle viole
per far splendere più il sole.

Il garofano all'istante
rende il sol'incandescente
giacché in faccia gli riflette
com'esso alle alte vette.
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    Scritta da: Silvano Notari
    in Poesie (Poesie personali)

    Primavera in arrivo (auspicio)

    Lungo l'incolta campagna
    cammino per calli romiti,
    calpesto sparse chiazze
    di muschio barbuto.

    Evidente, anche se incerto,
    il rifiorire di primule,
    ciocca viole ridenti
    e composite dalle ali bianche.

    Già il bucaneve il gelo ha deriso,
    invitando i cespi ad ergersi lieti;
    gemme apicali intessono
    la nuova e odorosa stagione.
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      Scritta da: Franco Mastroianni
      in Poesie (Poesie personali)
      Mi sento pizzicar
      le dita
      e
      le mani fan di tutto
      per trovare
      una matita

      tra i fogli
      i
      libri
      le
      sigarette
      e
      gli
      accendini

      mi
      accorgo che invece
      delle unghie
      mi son cresciuti
      dei
      pennini

      mentre il cuore
      pompa inchiostro
      e
      dilaga
      nella stanza

      provo allora
      a
      metter freno

      ma l'inchiostro

      ha raggiunto già
      i
      miei fianchi.

      Pensare che volevo solo
      scrivere

      quanto mi manchi.
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        Scritta da: Cristina
        in Poesie (Poesie personali)

        Il tempo delle cose non dette

        Il tempo sfugge
        nel tempo di un battito
        trascina anni
        di cose non dette
        di rapporti mai nati
        di amori non dichiarati
        di abbracci negati...
        non con te.
        Gli anni passano
        e vorrei trovare il coraggio.
        Cerco tra le pieghe della mia anima
        non c'è... vorrei gridartelo... non ha voce, il coraggio.
        Parla il mio cuore
        devi sapere ascoltare
        gli occhi negano
        temono le lacrime
        temono di vederti soffrire per me
        che non ti ho detto, che forse ti ho deluso
        perché non sapevo come fare...
        avrei voluto stringerti più forte
        per gridare ciò che la voce non diceva...
        sfugge il tempo delle cose mai dette.
        Ti amo nel silenzio dei miei momenti più veri
        nella mia solitudine, nel desiderio che fosse per sempre
        con te, Papà.
        Composta lunedì 15 novembre 2010
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          Scritta da: Cristina
          in Poesie (Poesie personali)

          Lontano e ancora di più

          Occhi intenti a fissare l'infinito
          in questa notte avara di stelle e profumi
          con il cuore impazzito di rabbia e dolore
          le lacrime scendono, da sole, senza controllo
          senza un fremito, calde, amare.
          Un momento come tanti, già vissuti
          in un passato che diventa memoria
          dopo un minuto,
          uguale a troppi altri
          che pur avendo lasciato abitudine
          vivono come fosse la prima volta.
          Un abbraccio sicuro
          un sussurro che apra la gabbia
          la fuga lontano
          lontano, ancora di più.
          Fuggire via da un brutto sogno
          dall'altalena di illusioni e tormenti
          dai tradimenti, dell'anima malvagia
          dagli occhi assassini
          feroci e affilati
          come pugnali in pieno petto.
          Ora voglio mio padre
          che sa
          che finge... ed io con lui.
          Composta lunedì 15 novembre 2010
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