Poesie personali


Scritta da: Salvatore Coppola
in Poesie (Poesie personali)

Lei... La donna ideale

Non so se sopravviverò ai miei sogni
e se riuscirò a realizzare i miei progetti.
Non so se la mia strada sarà piana
o se il mio cammino troverà ostacoli.
È se riuscissi a realizzare i miei sogni,
quali soddisfazioni avrò avuto dalla vita.
È se quei progetti non si realizzassero,
potrei pensare, di esser nato in epoca sbagliata.
È ancora; Se la strada da percorrere
fosse tutta in salita, e le mie gambe
non riuscissero a reggermi lungo il percorso,
potrei pensare che le forze,
per superare tutti gli ostacoli,
mi abbiano decisamente abbandonato.
E se avessi incontrato la donna ideale,
capace di darmi tutta la forza e il coraggio
di cui ho bisogno, in grado di guidarmi
di seguirmi amorevolmente e con pazienza.
Sostenermi nelle più ardite delle difficoltà,
dal canto mio, cosa avrei potuto darle in cambio?
potrei riuscire ad amarla? riuscirei a farla felice?
saprei dirle che per me esiste solo Lei?
farla sentire davvero importante? e che,
senza di Lei la mia vita non avrebbe avuto alcun senso?
Ora mi chiedo. Come è possibile
che mi sia posto tutte queste domande,
senza riuscire a darmi una plausibile risposta.
Ecco! Dopo aver spremuto il mio cervello,
e messo a piano le mie incomprensibili preoccupazioni,
credo di aver compreso senza ombra di dubbio
che la forza è il merito per avermi aiutato
a superare tutti i miei illogici quesiti vada riconosciuto
a Lei. La donna ideale, la mia donna. A Lei vada
tutto il mio rispetto e, con il cuore, tutto il mio amore.
Composta sabato 30 ottobre 2010
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    Scritta da: Rossella Porro
    in Poesie (Poesie personali)

    Il viaggio

    Continuerò a camminare
    finché le suole saranno arse
    non sarà il vento a fermarmi
    né il timore della pioggia
    né falsi profeti
    travestiti da viandanti
    busserò ad ogni porta
    che non vorrà aprirsi
    chiederò ad ogni
    passante che saprà ascoltarmi
    lascerò orme ben distinte
    per chi vorrà accompagnarmi
    ma volterò le spalle
    a chi vorrà legarmi.
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      Scritta da: CINELLA MICCIANI
      in Poesie (Poesie personali)

      Il respiro dell'anima

      Ogni volta
      che mi perdo col pensiero
      vedo te.
      ... Sei sempre lì
      impresso nella mente
      scolpito nel mio cuore
      così tangibile
      da sentire il bisogno
      di sfiorarti.
      Un grande ha detto
      che il Pensiero
      è il respiro dell'anima.
      Ecco io respiro
      parlo
      vivo
      attraverso te.
      Tu sei il respiro della mia anima.
      Composta venerdì 29 ottobre 2010
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        Scritta da: Rosarita De Martino
        in Poesie (Poesie personali)

        Provvisorietà

        Oggi, in spiaggia di mia vita,
        raccolgo la conchiglia
        della provvisorietà.
        Dentro mi vibra
        trasparente moneta
        che alito di vento
        metterà fuori uso.
        Ma io, accorta,
        l'investo
        nella banca dell'amore
        e la mia moneta
        già fruttifica
        in mille rivoli di gioia.
        Mi accompagna ancora
        tuo paterno sguardo.
        Composta giovedì 28 ottobre 2010
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          Scritta da: Simone Sabbatini
          in Poesie (Poesie personali)

          L'uccello dell'oltre cielo

          Volando nel Buio Ultra Stellare
          l'Uccello dell'Oltre Cielo
          raggiunge il Fuoco Puntiforme della mia Concentrazione Sub-Conscia
          ed urla sibili estasianti di Non-memoria,
          squarcia il velo della Normalità col suo grido di ghiaccio:
          Bellezza.

          Mi accorgo d'improvviso di trovarmi altrove
          che non ricordo più nemmeno rispetto a quale Dove
          che la strada si consuma come fosse Vita
          come fosse a una distanza sempre più impietrita
          la fiamma che sa solo dove andare.
          Il problema non è tornare:
          ho imparato a perdere
          lo sguardo nel Nero Vuoto, e ritrovare
          tutto il Vero Dietro.
          No, l'angoscia è ripartire
          sognare senza dormire
          farla finita e non morire...
          Non basta un foglio bianco, o mezzo scritto:
          passano Istanti di Secolo prima che ritorni
          attraversando l'Oltre Cielo, le sue nubi storte,
          e mi riporti le Note Assolute dagli Scarlatti Giorni
          e le altre Dirompenti Cose, che già credi siano morte
          o state mai.
          Cosicché ti stupisci ancora
          - ma in fondo ogni Mondo ha la sua Vita
          ogni Vita la sua Regola, e i nomi -
          di quel manto di morbide foglie gialle che ti ricopre la sera
          e non c'è più spazio.
          Composta venerdì 23 aprile 2010
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            Scritta da: Simone Sabbatini
            in Poesie (Poesie personali)

            Senso

            Poesia.
            È un fremito mentale, una grigia giornata,
            il fumo dalla bocca sale,
            si disperde scuro nella nebbia.
            È la smania del corpo che vuole scrivere
            le foglie che cadono d'autunno,
            più vive di quelle che stanno sui rami
            a bruciarsi al tramonto.
            È la rabbia di sentirsi traditi
            abbandonati dagli amici più cari,
            è non capire che è solo stasera
            aver digerito male.
            Composta sabato 31 dicembre 2005
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              Scritta da: Simone Sabbatini
              in Poesie (Poesie personali)

              Batte

              Tanti piccoli fatti
              fermano il mio cuore e poi lo fanno ripartire.
              Tanti piccoli infarti
              cambiano l'umore e la vita, la mia vita e il mio umore,
              legati da un sottilissimo filo di diamante
              dove sempre inciampo e spesso cado,
              e vedo
              la vita da sotto, anche col naso
              rotto
              o un braccio, secondo il caso.
              Aspetto.
              Non mi alzo, ma resto,
              la mano sul petto,
              ad ammirare la vita da sotto,
              la mia vita da sotto
              e di traverso
              (ma poi mi rialzo sempre).
              Ritrovo, e lo tocco,
              qualcosa sovente scordato,
              ma vivo.
              E poi ancora in piedi, o sulle ali,
              solo o con l'aiuto di qualche eroe incontrato,
              più spesso inventato,
              a volte, purtroppo, comprato. E a caro prezzo.
              Peccato. Aspettando la prossima
              vita da sotto: sapendo
              che basta una mano sul petto.
              Composta giovedì 1 luglio 2004
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