Poesie personali


Scritta da: coccinella 80
in Poesie (Poesie personali)
Quanto mi costa
questa indifferenza
che maschera il bisogno
questo freddo che gela il respiro.
Sei lontano tu e
le nostre orme si confondono
così che non so dire
chi per primo se n'è andato.
Gli occhi sfuggenti
dietro cui nascondo
piccole lacrime
già di ghiaccio
e i sorrisi incerti
che cercano in te
il calore per rifiorire di nuovo.
Dolore incerto
incerta speranza
tu mi mantieni in vita
perché la mia morte
sia più lenta
e l'agonia della tua assenza
rallenta lo scorrere del tempo.
Ti aspetto qui
ti aspetto ancora
ti aspetto sempre.
Composta martedì 26 ottobre 2010
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    Scritta da: Angela Failla
    in Poesie (Poesie personali)

    Amore vero è...

    L'amore vero è quello non corrisposto
    desiderato, agonico, immaginato, puro nella sua essenza.
    Ricercato, pensato
    forma perfetta e cerchio chiuso.
    Amato perché impossibile.
    Ed è proprio quel suo essere irraggiungibile a renderlo maledettamente vero
    mentre il suo raggiungimento svela l'utopia
    mostra l'idea dell'amore
    il pensiero dell'amore
    l'essenza dell'amore.
    La sua realizzazione è solo la fine del vero amore
    e la fine della follia che è l'amore.
    Composta mercoledì 15 aprile 2009
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      Scritta da: Gaetano Toffali
      in Poesie (Poesie personali)

      Io sto con gli indiani

      Io sto con gli indiani
      Le donne che sognano
      E i bimbi nel cuore

      Le armi di legno
      I ventagli al sorriso
      Il male al dolore

      Io sto nella terra
      Con luna compagna
      E il vento nei fiori

      La follia di pace
      Il dubbio che unisce
      Le mani a colori

      Sto con chi perde
      Le cose da nulla
      Sto con chi piange
      Di gioia a una culla.
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        Scritta da: Stefano Medel
        in Poesie (Poesie personali)

        Accanto

        Seduto,
        accanto a te,
        ti sfioro
        i capelli
        castani,
        miriadi di fili,
        guardo il tuo naso,
        mentre
        scruti la tele,
        vicini;
        ti abbraccio
        e non sento
        più dolore,
        il peso di
        questa vita,
        i guai,
        e i pensieri
        menosi
        di ogni giorno,
        con tutto
        il resto,
        e la pazzia
        infingarda
        del mondo;
        stò con te
        e mi basta,
        il mondo vada pure
        dove vuole,
        la gente dica quello
        che vuole,
        me ne frego;
        stiamo attaccati,
        ti appoggi a me,
        e mi racconti,
        i tuoi pensieri,
        i tuoi
        guai,
        le cose che ti affliggono;
        cerco di aiutarti come posso,
        questo mondo
        è così torbido,
        così squallido;
        vorrei poter fare di più,
        per te,
        risolvere tutto,
        ma non è possibile,
        posso solo starti accanto,
        posso solo,
        volerti bene,
        ed essere vicino a te,
        più che posso.
        Composta martedì 26 ottobre 2010
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          Scritta da: Rosaria Modica
          in Poesie (Poesie personali)

          Il viaggio

          Il viaggio
          L'universo non ha porte
          dentro non vi sono mura
          nessun suolo
          ma luce, luce che illumina,
          un insieme che da del meraviglioso
          colma d'amore
          e la via appare in vita.
          Sordo è il rumore che tutto avvolge che in libertà è il germe dell'essere
          come un canto che ode l'angelico.
          Come guida ci son solo le tue ali
          nell'immensità del tutto.
          Composta martedì 26 ottobre 2010
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            Scritta da: A. Cora
            in Poesie (Poesie personali)

            Vita ingrata

            In poco
            tempo amata, m'appare
            nel viaggiarla, codesta vita ingrata
            dalla ragion del'oggi a quando sono
            nato dai tonfi rovinosi, sentieri scivolosi
            attore d'un passato, d'un giovane invecchiato

            Or più non scorgo volti, sul colle dei sorrisi, né assaporo
            cuori, negl'anni del finire, ma sol profili ossuti, dal tempo
            devastati, poggiati su ruote, dal mondo abbandonati

            Or dimmi tu s'è vita, codesta strada mia, da sentier impervi
            invasa, da sconnesse vie - Di sol pensier selvaggi, or vivo le
            giornate, fuggenti come il vento nel farsi maestrale, qui
            siamo tutti uguali, felici ed infelici, d'amici o senz'amici,
            nel pianto disperati o finti d'allegria, nel triste andare
            avanti, che fa ancor compagnia - Nel'attender della
            vita, il consumarsi in fretta, per poi
            andare via.
            Composta martedì 7 settembre 2010
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              Scritta da: A. Cora
              in Poesie (Poesie personali)
              Da poco m'ha lasciato, il pensier di stamattina,
              da pioggia un po' bagnato, laccato dalla brina,
              in tasca poche idee, già quasi arruginite,
              la bocca di parole, gia troppe volte udite,
              dal cuor a malincuore, mai tanto concepite -

              Forse era di te, forse era di me, ciò che voleva dire,
              in quel parlar di noi, finsi di non capire -

              Forse per scordare, forse per non sognare,
              forse per non morire -

              l'abbiam forse scordato, forse non s'è capito,
              che un grande amor che vola,
              pur se in diverse attese, a volte un po' incomprese,
              al corpo offre piacere, al cuor chiede parola.
              Composta sabato 12 settembre 2009
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                Scritta da: Salvatore Coppola
                in Poesie (Poesie personali)

                L'ultimo soffio di vento

                Ho tanta voglia di fermarmi
                bloccare le gambe tremanti
                i piedi sui freddi mattoni
                incrinati dal tempo dei tempi.

                Fuggire da una vita illusoria
                cavalcare i sentieri del cielo
                trovare la pace nell'anima
                scrutare nel vuoto assoluto.

                Lontano da un mondo dannato
                raggiungere l'estasi eterna.
                e qui che io nacqui, deluso
                alla vista di un mondo perverso.

                Adesso io chiedo al buon Dio
                di darmi in eterno la pace
                sperdendo tristezza e dolore
                con l'ultimo soffio di vento.
                Composta lunedì 25 ottobre 2010
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                  Scritta da: coccinella 80
                  in Poesie (Poesie personali)

                  Autunno

                  Lava la pioggia i pensieri
                  nel turbinio di attimi
                  che formano il silenzio.
                  Queste foglie che cadono nell'anima
                  nascondono sempre il sapore
                  dolce amaro dei risvegli
                  ed i ricordi si mescolano densi
                  alla mia solitudine;
                  rimangono attaccati al palato
                  quando ormai sembra che tutto
                  sia stato bevuto, scordato.
                  Non so deglutire
                  il liquore forte del nulla
                  ed il suo torpore mi impasta
                  la bocca: dorme in me
                  ormai anche l'eterna lotta.
                  La guerra è finita
                  ma questa vittoria sulla morte
                  ha spesso il sapore della resa.
                  Composta lunedì 25 ottobre 2010
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