Poesie personali


Scritta da: Antonio Prencipe
in Poesie (Poesie personali)

Non riesco ad innamorarmi di te

Ma perché non riesco ad innamorarmi di te,
non riesco a viverti,
il buio è su di me,
come vorrei?
Tu mi spiazzi
tu mi ami
Ed io che sono qui immobile,
fiero con un nodo in gola
chiedendoti perdono per la mia
innata stupidità
Non riesco ad amarti,
come vorrei poterlo fare
Non riesco a perdonare
il male che vive dentro me
Ormai spero in un altro amore
spero in un altro bacio,
scusami forse non dovevo
venire a letto con te,
forse non dovevo illuderti,
ma il mio cuore non sa cosa cerca
il mio cuore cerca ciò
che la mia mente non desidera,
non ammetterò di non volerti
non ammetterò nulla che possa farti male
Ma ormai anche io ho qualcosa
su cui sperare
Non voglio più cadere
nell'onda oscura e perversa del mio passato,
voglio rimanere a galla
e con le mie ali volare lentamente
nell'innata consapevolezza di
un altro soffio di vento sulla mia pelle.
Composta martedì 26 ottobre 2010
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    Scritta da: Livia Cassemiro
    in Poesie (Poesie personali)

    Simetria d'amore

    Io e te, completa simmetria felicemente libera, di complice intimità.
    Due corpi che ballano nell'anima l'una dell'altra... Due anime che si confondono in un solo corpo... Due desideri in una sola volontà.
    Poche parole... tanti respiri che intonano una musica che solo gli amanti più fedeli possono capire...
    Sguardi ad occhi chiusi... Tangibile frenesia!
    Calore deciso che ridesta tra emozioni ondeggianti.
    brividi caldi in movimenti sincronizzati,
    La danza degli appassionati!
    Dolcezze e intense eccitazioni
    A momenti intorpiditi... in altri risoluti
    Non vi è Peccato dove vi è amore...
    Innocuo e vorace... dolce e invadente; profondo e stravolgente.
    In un unico cuore due corpi e due menti

    Spazio di me e di te... Noi... per sempre.
    Composta martedì 7 settembre 2010
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      Scritta da: Nello Maruca
      in Poesie (Poesie personali)

      CL

      Ben trenta gioni seguita torpore
      e a quella vita da briosa e sveglia
      intrappolata in serrata tenaglia
      manca la forza di saltare fore:

      Cervello da destro a manco settore
      or si rimove lesto e si frastaglia * * Campeggia
      e nuova ricomincia altra battaglia
      dando a ogni cosa giusto valore.

      Abbia ogn'avvenimento suo percorso;
      è razionalità che ciò comanda
      e bizzarro è pensar stornarne corso.

      Nessun potrebbe dare impulso inverso
      a nave cui nocchier gestisce l'onda;
      sarebbe rivoler giorno decorso.
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        Scritta da: Nello Maruca
        in Poesie (Poesie personali)

        Cxl

        Scorre lento lo tempo e par ch'io invecchi,
        sono quattr'ore di stancante attesa
        e speme che a sottile filo è appesa
        l'alma che sostiene parmi che stacchi.

        Chiudonsi alla prece gli stanch'occhi
        quando mia speme già volge alla scesa
        e tosto è sobbalzo a dare ripresa
        mentre campana suon dodici tocchi.

        Martella il core in petto e non si cheta
        ch'ansia da presso formenta e punzecchia
        e alma d'apprensione da corpo è spulsa.

        Nessun pensiero più nel senno specchia
        ch'ogni ragionamento è di ripulsa
        e soltanto il niente è di senno meta.
        Composta domenica 31 ottobre 2010
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          in Poesie (Poesie personali)

          Sensi

          Affinché, possiate voi guardare nel profondo di me,
          io vi dono lo sguardo dei miei occhi.
          Affinché, possiate voi dialogare con il mio pensiero,
          io vi dono le parole delle mie labbra.
          Affinché, possiate voi sentire i brividi del mio corpo,
          io vi dono il tatto delle mie mani.
          Affinché, possiate voi udire il canto della mia gioia,
          io vi dono l'udito delle mie orecchie.
          Affinché, possiate voi odorare la mia essenza,
          io vi dono l'olfatto delle mie narici.
          E perché, voi possiate farmi capire che io esisto,
          fate buon uso di tutti i miei sensi.
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            in Poesie (Poesie personali)

            Goccia, dopo goccia

            Il calore mi avvolgeva;
            era ovunque,
            nelle mie membra
            negli interstizi delle mie cellule.
            Gioia;
            la lunga estate dell'amore.
            Una fiamma calda
            che goccia,
            dopo goccia, dopo goccia
            hai spento.
            E ora dentro di me
            è buio,
            è freddo,
            tanto deserto e tanta tristezza,
            ma soprattutto buio...
            e freddo.
            La mia anima, il mio cuore non bruciano più.
            Goccia,
            dopo goccia,
            dopo goccia.
            Composta domenica 6 giugno 2004
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              Scritta da: Irene Femio
              in Poesie (Poesie personali)

              La forza di voler vivere

              Come un'onda di mareggiata nell'oceano, un'emozione che attraversa il mio spirito riesce a togliermi il fiato lasciandomi senza respiro, ma l'energia del mio essere mi fà respirare ancora più forte.
              Come vento di tramontana a disegnare guglie innevate, un sussulto fin nel profondo della mia anima ferma il mio cuore, ma il vigore, in me lo fa battere con ancor più intensità.
              Come tenebre calanti nell'oscurità senza luna, un denso cupo brivido chiude i miei occhi, ma la virtù della mia essenza mi fà leggere oltre la notte.
              La forza dell'alma mia mi farà volare, sopra le nuvole, in cieli di gloria, verso il vero della vita.
              Composta martedì 25 agosto 2009
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                Scritta da: Luigi O.
                in Poesie (Poesie personali)

                Io sono il mare

                Mi sposto con ogni onda
                arrivo su ogni sponda,
                ma silenziosamente mi agito se visto da lontano
                Mi penetra la pioggia
                increspando il mio mantello,
                ma più spesso è il Sole
                che mi atterra addosso coi suoi raggi
                mi rende da cartolina
                e io valorizzo i paesaggi
                Si chiama Golfo il letto dove riposo
                e il cielo è il tetto con cui mi sposo
                al tramonto e all'alba,
                prima che il Sole un'altra volta salga
                E io lo rifletto
                come uno specchio
                qui sono il più vecchio
                mi portano rispetto
                sono pericoloso in quanto immenso
                posso far paura
                io, prediletto figlio della natura.
                Abbraccio la mia casa che merita l'affetto
                imperterrito anche se non sono ricambiato
                ricevo e assimilo le lacrime della mia gente
                più che farle mie,
                non posso farci niente
                mi limito a donare un po' di pace agli occhi
                di chi mi guarda e in me si perde coi pensieri
                cercando una risposta che non so dare
                sarò il protagonista di scenari che fanno innamorare
                ma io
                io sono il mare
                al massimo posso continuare ad ondeggiare.
                Composta lunedì 18 ottobre 2010
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