Poesie personali


Scritta da: Stefano Medel
in Poesie (Poesie personali)

Getto via

Occhi grevi,
rossi,
per il sonno
negato,
fuori è mattina,
è già chiaro,
è già domani,
non m'importa
di niente,
voglio solo
starmene in casa,
pensare per me,
ascoltare un po'
il silenzio,
finché dura,
riflettere su di me,
solo per me,
fare con calma;
prendere tempo,
rimandare,
gettare fuori
i problemi,
come lattine
scadute;
non pensarci,
fare tabula rasa,
tanto è lo stesso,
tutto passa,
comunque,
tanto vale,
starsene
tranquilli.
Composta giovedì 21 ottobre 2010
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    Scritta da: Franco Mastroianni
    in Poesie (Poesie personali)

    Marea nera

    Stranieri questi tasti
    eppure
    le
    lettere che vi dimorano
    mi
    hanno sempre attirato
    nel
    magico momento
    in
    cui diventano parole

    quando le vedo nascere
    provando immensa gioia
    come
    nel nascere
    del sole.

    Ma questa sera nò
    i
    tasti sono aculei
    e
    ogni battere di dito
    è
    dolore che aumenta
    all'infinito

    come se respingessero
    il mio scrivere
    il mio dire
    e
    questo silenzio intorno
    è
    marea nera
    che tarpa le mie ali.
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      Scritta da: Stefano Medel
      in Poesie (Poesie personali)

      Non ci sono

      Basta,
      basta
      con le grane,
      pensieri,
      menate,
      chiudo la porta,
      chiudo gli occhi,
      non rispondo più,
      non ascolto più,
      alzo le spalle,
      e me ne frego,
      anche se è proibito,
      anche se non si fa;
      ne ho abbastanza,
      ho fatto quello che potevo,
      basta,
      basta,
      voglio vivere,
      ridere,
      fermarmi,
      sparire;
      guardare la
      sera d'autunno,
      le foglie,
      il vento,
      il freddo gelido,
      la caldaia,
      col suo tepore;
      basta,
      voglio
      rilassarmi,
      e fregarmene,
      non ci sono,
      non rispondo.
      Composta mercoledì 20 ottobre 2010
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        Scritta da: Davide Bidin
        in Poesie (Poesie personali)

        Ciò che mi resta è la Fede

        Si ammassano
        sempre maggiore è il loro delirio
        Cinici
        Burattini
        ammettono tutte le debolezze
        in special modo quelle degli altri
        sono perfetti nella critica dell'umanità intera
        nel dire come siam usciti dal brodo primordiale
        per poi ritrasformarci nella merda di partenza
        ma solo loro
        e loro soltanto
        sono d'esempio
        se non "addirittura"
        salvabili
        quasi fossero inumani
        Tutti gli altri son sciocchi ominidi senza speranza
        o troppo stupidi per capire il buongoverno
        o troppo stolti per proteggere un ecosistema
        o troppo conservatori per fare un passo avanti
        e allora
        allora
        questa folla di additatori
        queste mani dall'indice luciferino
        si permettono il vizio di massacrare anche la fede
        Non la fede dei ciechi
        delle superstizioni
        o quella di coloro che hanno qualcosa
        da nascondere
        da mantenere
        ma la vera fede
        la fede nella speranza che dietro ogni persona possa esserci
        un amico
        Nessuno pare salvabile per questa marea nera che trova,
        nell'ignorante,
        massificatore,
        intollerante e irrazionale,
        discorso logorroico,
        l'unico motivo di dar ragione a qualcuno
        di porgere un minimo di fiducia in uno specchio
        e nulla più
        Al contrario
        La fede, per chi sa accettarla
        e comprenderla
        non è nient'altro della speranza statistica
        che in mezzo a nove persone che non ti sanno ascoltare
        una che ti capisce è presente
        La probabilità che quello che dici
        o scrivi
        non sia solo tempo sprecato
        ma materiale da trasformare
        in qualcosa di grande
        ben più importante del principio da cui è scaturito
        Un briciolo
        Una scintilla vivente.
        Composta mercoledì 20 ottobre 2010
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          Scritta da: Antonio Dati
          in Poesie (Poesie personali)

          Al di la della realtà

          Un mattino, appena sveglio
          Piccoli raggi di luce irrompono
          Il fruscio delle foglie
          Uccelli che si rincorrono
          fra i rami degli alberi
          Un dolce frastuono
          Vorrei essere un uccello
          Vorrei volare libero
          Sulle ali del vento
          Vorrei fermarmi sulle tue spalle
          Vorrei giocare a beccare
          Le tue dita affusolate
          Vorrei farti sorridere
          Svolazzando sul tuo viso
          Vorrei eccitarti con il mio canto
          Vorrei asciugare quella piccola
          Lagrima che solca il tuo viso
          Vorrei calmare il tuo dolore
          Vorrei allontanare la tristezza
          Dai tuoi splenditi occhi
          Cinguettando giacendo
          Sul tuo caldo seno
          Vorrei...
          Composta mercoledì 20 ottobre 2010
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            Scritta da: Antonio Prencipe
            in Poesie (Poesie personali)

            Follia mia bella

            Lo so,
            questo mondo senza te
            non vale nulla,
            i fiori che appasiscono
            tra i vasi consumati dal tempo,
            sono io senza alcun dubbio
            il colpevole di questa
            dannata oscurità,
            resta dentro me,
            resta dentro me follia bella,
            rimani dentro la mia anima
            fai compagnia al mio cuore
            che ormai senza te non sorride più,
            follia unica e vera amica mia
            portami con te nel triste
            e forse incantevole scenario,
            portami con te,
            accompagnami li
            dove l'acqua diventa dorata
            e la pietra nel silenzio si sgretola,
            sai cara follia,
            ora che ti ho trovato non ti lascio andar via
            non ti lascio volar via
            perché ogni mio sorriso,
            ogni mio amore e ogni mia lacrima
            senza te non vale nulla.
            Composta mercoledì 20 ottobre 2010
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              Scritta da: Antonio Prencipe
              in Poesie (Poesie personali)

              Non mi rendo conto

              Chi resta qui ama l'impossibile,
              Non c'è più niente
              C'è solo il "nulla"
              cha vaga tra le pagine del mio libro,
              pesa questo mio dolore,
              dentro me manchi tu
              ed io come faccio,
              come faccio a vincere questa guerra?
              Qui piovono e nevicano i ricordi,
              ma io sono solo
              ma io sono senza te,
              non mi rendo conto
              che nei miei ricordi ci sei tu,
              non mi rendo conto
              che ogni volta che sfioro un sogno
              cado nell'abisso del mio triste dolore,
              non mi rendo conto,
              forse sono solo uno stronzo
              che cerca di vivere il presente,
              forse nel profondo
              amo ancora questo dolore,
              Purtroppo
              non ho più tempo per spiegare,
              non posso più guardare
              le mie lacrime che sfiorano l'oblio.
              I miei sorrisi si sono persi
              nell'odio e nell'oscurità
              di quella fottutissima notte di Novembre.
              Ora il sole si posa sul mio viso
              Ora la pioggia cerca di bagnare i miei ricordi
              Ora sono cosciente
              e sopratutto sono coerente con me stesso
              ho deciso, prendo l'ombrello
              e con l'arcobaleno fuggo via
              dal dolore, dal passato
              e da questa bella e dannata Vita mia.
              Composta mercoledì 20 ottobre 2010
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                Scritta da: Kain
                in Poesie (Poesie personali)
                Vorrei sentire il tuo profumo
                Vorrei poter sfiorare con le labbra i tuoi morbidi capelli
                Vorrei esser vento che carezza la tua pelle
                Vorrei... vorrei... Vorrei...
                Che tu fossi dolcemente stretta al mio corpo
                E la mia pelle si imprima del tuo profumo dolce
                Che inebria tutti i miei sensi...
                Vorrei solo questo per poi saper di morire
                Con la certezza di potar con me il ricordo di te.
                Composta mercoledì 20 ottobre 2010
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                  Scritta da: Luca Ferrè
                  in Poesie (Poesie personali)

                  Attimo infinito

                  Viviti quest'attimo...
                  l'universo è fermo...
                  ascolta questo silenzio...

                  solo la sera
                  cammina con noi...

                  in questo attimo infinito...

                  abbracciato alla serata estiva...

                  Tutto si può
                  nell'azzurro del mare...

                  stringiti a me
                  ancor di più...

                  Adagiamo partiamo...

                  Dammi la mano...

                  Questi momenti nn scorderai...

                  legato a me,
                  camminerai...

                  aiutami
                  a lasciarmi andare...

                  non farmi affondare...

                  Come foglie nella tempesta
                  sembrò di svolazzare via...

                  Questa serata rivivrò
                  quando cercherò
                  di addormentarmi...

                  Poi darò luce alla lampada...
                  e sarà come morire...

                  E vorrà dire morire...
                  Composta mercoledì 20 ottobre 2010
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