Poesie personali


Scritta da: annysea
in Poesie (Poesie personali)

Pesca miracolosa

Gioca con me,
vieni a sederti a riva...
affonda le tue dita
in quella culla liquida
lascia cadere briciole
di poesia
di pianto
di follia.

Vedi già si accalcano
gli azzurrini pesci
fanno a gara per entrare
nella miracolosa rete dei tuoi occhi.

Siediti accanto a me,
per qualche ora appena,
prima che giungano
le ombre della sera

e mi oscurino
la luce dei tuoi occhi,
misteriosi e dolci,
che fanno a gara
col luccichio delle sirene e onde.
Composta domenica 15 agosto 2010
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    Scritta da: Marzia Ornofoli
    in Poesie (Poesie personali)

    Giglio bianco

    Giglio bianco nascesti,
    nella terra rossa degli ulivi.
    Negli occhi l'azzurro del mare,
    la luce del sole scintillante,
    sogni d'amore ricamati,
    coi colori dell'arcobaleno
    e della tua giovane età.
    Sogni infranti contro un muro,
    un muro nero costruito
    da chi diceva d'amarti,
    fiduciosa gli andassi incontro,
    vestito d'angelo l'uomo nero ti ha sorriso.
    Il tuo candido corpo,
    fra le sue mani burattino,
    bambola di pezza,
    da buttare in un pozzo
    di non ritorno.
    Giglio bianco nascesti,
    nella terra rossa degli ulivi
    giglio del giardino celeste,
    dove i sogni diventano fiori candidi
    per rallegrare gli angeli come te.
    Composta giovedì 14 ottobre 2010
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      Scritta da: Francesca Zangrandi
      in Poesie (Poesie personali)

      A mia madre

      Non posso fartene una colpa se ero forte.
      Non posso incattivirmi se ho imparato la vita in fretta.
      Non posso più piangere per come sono fatta.
      Mi avete detto troppo spesso quanto sono matura.
      Me lo avete detto quando vivevo la mia maturità come un fardello pesantissimo.
      Ero un'adolescente che si dannava per la sua adolescenza.
      La vivevo pensando di essere troppo matura e che, quindi, questa sofferenza non la poteva creare l'adolescenza.
      Ero arrabbiata... Lo sono stata per tanti anni...
      Ma ora ho capito.
      Non posso più irritarmi se seguivi mio fratello.
      Non posso più marcire dentro se io so analizzarmi.
      Non posso più urlare che voi non c'eravate, che tu non c'eri.
      Perché c'eri...
      Eri sull'orlo del precipizio pronta a prendermi nel caso fossi caduta...
      Ma mamma...
      Non posso più fartene una colpa se io non sono caduta.
      Composta domenica 14 marzo 2010
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        Scritta da: laura74
        in Poesie (Poesie personali)

        Assolutamente sì

        Se ti avessi rincontrato
        ti avrei guardato dritto negli occhi
        paralizzata dal tuo sguardo
        ti avrei timidamente sorriso
        non so
        non so
        se ti avrei parlato
        poiché il fiato mi sarebbe di certo mancato
        e poi...
        non credo esistano parole che non ci siamo
        già
        scambiate
        dette sussurrate
        pensieri che non ci siamo confidati.
        Magari
        in lacrime
        ti avrei solo abbracciato
        ritrovando un mondo di emozioni ormai dimenticato
        Dopo
        solo dopo
        seguendo il profilo del tuo seducente sorriso
        Forse
        ti avrei baciato...
        Ma a quel punto non ti avrei più lasciato
        Forse
        è stato un bene che il nostro incontro non si sia mai consumato
        come avremmo potuto solo illuderci
        di sopravvivere
        l'uno
        senza
        l'emozione
        dell'altra
        Ci ameremo fino alla fine di noi?
        Assolutamente sì!
        Come mi dicevi sempre Tu.
        Composta mercoledì 30 settembre 2009
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          Scritta da: Alessandro Celato
          in Poesie (Poesie personali)

          Amore

          Passeggiavo lungo il mare a piedi nudi nella sabbia dorata
          un'ombra mi teneva compagnia osservavo incredulo le onde avvolgersi
          fra gli scogli echi di voci bianche,
          amore, amore, amore,
          nella mente un tormento che non sentivo più,
          il sole nascondeva il suo calore,
          il buio della notte lentamente si avvicina,
          seduto mi abbandono al destino, un'ombra carezza sulle labbra,
          un brivido accende un fuoco dentro di me, un grido di gioia
          amore, amore, amore.
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            Scritta da: Elena Sorà
            in Poesie (Poesie personali)
            Lacrime di diamante
            si mischiano col sangue,
            corrono sulla pelle,
            cadono sul pavimento.
            Lacrime di diamante,
            volano tra le tenebre,
            scivolando sulle guance,
            fendendo l'aria immota.
            Lacrime di diamante,
            riflesse in uno specchio,
            si muovono silenti
            strisciando solerti
            come fosse un dovere.
            Lacrime di diamante,
            senza cuore e
            senza pause,
            chiedono vendetta,
            chiedono giustizia.
            Lacrime di diamante,
            riflesse in uno specchio,
            specchio rotto dal dolore,
            pezzi in terra
            e frammenti tra le mani,
            si mischiano col sangue,
            fissate da un paio di occhi
            che più nulla hanno di vivo.
            Composta mercoledì 13 ottobre 2010
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              Scritta da: Brunason
              in Poesie (Poesie personali)

              You take my breath away

              È una parola!

              Dire al mio cuore di non sognarti.
              Dire alla mia volontà di non seguirti.
              Dire a me stessa che non esisti.

              È una parola!

              Come dire al sole di non brillare.
              Come dire a un fiore di non profumare.
              Come dire alla luna di non far sognare.

              È una parola!

              Staccare il mio cuor da te.
              Vivere e sognare,
              Respirare senza di te.

              È una parola!
              Composta mercoledì 13 ottobre 2010
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                Scritta da: Matteo Cotugno
                in Poesie (Poesie personali)

                Attentato

                L'odore acre di morte e sangue
                ammorba l'aria e la terra,
                trapassata da tremenda esplosione
                che investe in muro impietoso
                vite e vite e vite e vite,
                alla rinfusa buttate in cielo
                a ricadere giocattoli rotti,
                ammucchiati e smembrati,
                fra detriti e rottami frammisti,
                stroncati nel quotidiano apparente
                d'un Paese in guerra da sempre
                e fra sussurri sommessi e silenzi
                si leva il pianto d'un bimbo,
                solo in lacrime e stracci...
                solo...
                a dilaniare i cuori rimasti in piedi,
                a disegnare nel sangue la parola pace.
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                  Scritta da: Alessandro Celato
                  in Poesie (Poesie personali)

                  un uomo solo

                  Un uomo solo
                  mesto vagavo fra montagne boschive enormi alberi
                  oscuravano la luce del sole un arcano rumore
                  sentivo, un fruscio, il vento travolgere un lungo
                  silenzio un'ombra muta di un uomo solo invano
                  cercai di nascondermi, invano rimasi avvinghiato
                  fra le braccia lunghe dell'odio-la mia fine!
                  In ginocchio cominciai a pregare sempre
                  avvolto in quell'orribile male della morte
                  che piangeva per me...
                  sandro celato.
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