Poesie personali


Scritta da: Marco Teocoli
in Poesie (Poesie personali)

Il risveglio

Portai con me le speranze
dopo una vita di presenze
nel tuo cuore e nella mente.

Uscii dalla tua vita per sempre
mi trovai smarrito come un perdente
un uomo solo non sa di niente.

Badate ai fatti vostri
nulla che mi importi
piuttosto di non averti.

Bricioli di pensieri
un po' fuori
fermi a ieri.

Ci sarai ancora più che mai
pregai per sapere dove sei
vedrai che ti innamorerai.

Il risveglio di un cuore dormiente
riaccende il fuoco lentamente
e poi scoppia violentemente

il risveglio sei tu dentro me sempre più.
Composta venerdì 5 marzo 2010
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    in Poesie (Poesie personali)

    Ricordo

    Il sole è lontano, e il suo chiarore si attenua, impallidisce, diffonde
    l'ultimo bagliore d'agonia per le nuvole che bruciano come fuoco.
    Vado per un viale silente, tra aiuole di fiori che agonizzano.
    Il sole declina, la, in fondo in fondo, quasi entro il mare,
    che si allarga come una sconfinata lamina di fuoco;
    mentre le vele passano veloci, e le agili barchette dei pescatori
    sembrano colibrì sulle acque.
    Poi quel fuoco s'estingue lentamente, e una grave malinconia
    grava sul mondo, una malinconia soave, pacata, che mi ricorda
    cose lontane, ricordi di dolori sofferti o leniti, ricordanze di vite
    che non potrò rivedere più, tutto quello che è irrevocabile, che è
    perduto per sempre, che sognavo con l'ardore di un desiderio
    intenso e vano, tutto quello che è pianto, mi ritorna allo spirito
    in questa suggestione indicibile del tramonto.
    E guardo quei navigli, che la dolcezza dell'ora risvegliano,
    una pace luminosa si diffonde per le spiagge, per i clivi,
    per i casolari, e nel mio animo...
    e il mio animo si commuove ai dolci ricordi.
    Ricordo:
    Mi prendesti per la mano, e ci avviammo per la buia strada;
    volevi accompagnarmi via lontano, lontano...
    e andammo e andammo, perché tu avevi fretta, non volevi far tardi...
    Ricordo:
    Cera un fosso pieno di lucciole, tu non avevi no paura
    benché la notte fosse oscura.
    Tu ogni tanto sospiravi, guardavi la luna, e mi baciavi ma non dicevi niente.
    Poi ci fermammo: tu non eri ben persuasa, mi stringesti
    forte ed improvvisamente ritornammo verso i lumi delle nostre
    case, rifacemmo la via trita.
    Oh!... nella mia vita, nell'ore amare, c'è sempre il rimpianto di quel
    pentito ritornare, di quel cammino troncato a metà, lungo la buia
    strada col fosso pieno di lucciole.
    Ora il sole è tramontato, il mio animo è sopraffatto dal mistero
    pauroso delle cose; nella mistica serenità di quest'ora esso prova uno
    sgomento, un'estasi di memorie e presagi, e le labbra mormorano una preghiera...
    e in quella preghiera risogno sogni lontani, tempi lontani...
    rivedo un'estate lontana, fiori che più non fioriranno, rivedo il tuo
    volto, i tuoi occhi che forse non rivedrò più, e il vento mi porta le tue parole, un poco fioche, parole soave, che non sentirò più.
    Composta giovedì 4 marzo 2010
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      Scritta da: Giulia Guglielmino
      in Poesie (Poesie personali)

      Passato presente futuro

      Cammini lenta in una strada della periferia, deserta.
      Cammini a testa bassa, troppi errori.

      Ti bussa sulla spalla una mano del passato...
      Ti volti non indifferente.
      Con la mano tua togli la sua. Ti rigiri.

      Cammini lenta in una strada di periferia, affollata.
      Cammini a testa bassa, le lacrime come proiettili mirano i passi tuoi.

      Al tuo fianco una mano del presente sfiora il braccio che usi da scudo.
      Ti invita ad alzare intorno a te mille braccia che ti proteggano. Da tutti.
      Non ti fidi. Non perdoni.

      Cammini lenta in una strada di periferia, di nuovo deserta.
      Cammini a testa alta, attorniata da un muro che ti difende e non guardi indietro.

      Davanti a te qualcosa punta i tuoi occhi.
      Non ti tocca, né ti sfiora.
      Si insidia senza dolore nel sangue si scontra col cuore.
      È l'anima del futuro, ti travolge e ti stravolge.
      Composta giovedì 4 marzo 2010
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        Scritta da: Rita S.
        in Poesie (Poesie personali)

        Mi lasci senza parole

        Senza parole
        s'è chiuso il cerchio...

        Manca dell'ultimo atto
        la tua farsa
        a dismisura gonfiata
        portata allo stremo
        più assurdo...
        già troppo lunga
        per la platea disillusa

        maschere bianche
        nel tuo teatro
        confuse fanno gli inchini
        e senza successo
        invocano un'ovazione

        meglio senza il finale...
        un applauso se lesinato
        è eco stonata
        in coda a un'inutile pantomima
        ... anche senza rumore
        un mondo frantuma

        Pongo un sigillo...
        faccio a meno
        della tua indifferenza

        e la meraviglia
        la bevo tutta
        in un calice
        alzato
        e svuotato in un sorso:
        un brindisi solitario
        ed è libertà...
        Composta mercoledì 3 marzo 2010
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          Scritta da: Franco Mastroianni
          in Poesie (Poesie personali)

          Celata nel vento

          Celata nel vento
          modifica il volto sagomando la pelle
          tra desideri avverati
          e quelli rimasti incollati
          alle scie delle stelle.

          Celata nel vento
          cambia i colori
          scolpisce i momenti

          tra grida di gioia
          di affanni
          di
          felicità annodate ai tormenti.

          Celata nel vento modella le forme
          rendendole simili
          al
          calare del sole.

          Celata nel vento

          a fatica raggiungerà
          il cuore

          la carezza del tempo.
          Composta giovedì 4 marzo 2010
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            Scritta da: Paul Mehis
            in Poesie (Poesie personali)

            Pensando a tè

            Vorrei congelare l'Attimo in cui i nostri pensieri si intrecciano così naturalmente!
            Vorrei congelare l'Attimo in cui i nostri sguardi si fondono ipnoticamente!
            Vorrei congelare l'Attimo in cui le nostre risate si sovrappongono felicemente!
            Vorrei congelare l'Attimo in cui i nostri silenzi ci abbracciano liberamente!
            Vorrei congelare l'Attimo in cui le nostre labbra si divorano dolcemente!
            Vorrei congelare l'Attimo in cui i nostri corpi riflettono stelline di luce rapite alla luna ardendo spasmodicamente come nel calore del sole.

            Poi vorrei che questi Attimi non congelino mai... perché sai donarmene sempre di nuovi.
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              Scritta da: sarita
              in Poesie (Poesie personali)

              Il Futuro

              Oggi ci sono le onde che trafiggono il tuo cuore,
              domani ci saranno le nubi che oscureranno i tuoi sentimenti,
              tra una settimana ci sarà una tempesta che confonderà le tue idee,
              tra un mese saranno i fulmini a sconvolgere il tuo mondo,
              tra un anno sarà un terremoto a rovinare tutto,
              ma il vero domani arriverà
              e quel momento sarà qua,
              quando nel tuo cuore il sole risplenderà.
              Composta venerdì 5 marzo 2010
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                Scritta da: Umberto Zavagno
                in Poesie (Poesie personali)

                Aprile

                Ancora una festa da solo
                la rabbia dentro
                qualcuno entrò in quella casa
                mi rese straniero
                i muri
                muti testimoni del mio dolore
                non più i respiri e le tossi
                non più mi alzavo a coprirli
                il sospiro al loro rientro
                l'ombra del tuo corpo
                disteso nel buio accanto
                niente manca di più
                tutto si dissolse
                io migrai lontano
                non ci sono mari e monti
                per cancellare un ricordo
                il pensiero sempre lì
                brilla sempre come un sole
                gelido
                allora una fuga a Vienna
                una rosa
                un sorriso
                un amore
                ma non serve
                non sei tu
                non ci sono loro
                torno allora in altre tristi mura
                sempre bianche e silenziose
                il caldo di un camino
                non è come accanto a te
                le fiamme ardono e bruciano
                e distolgono i miei pensieri.
                Composta nel 2006
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                  Scritta da: Cinzia Picciolo
                  in Poesie (Poesie personali)

                  La sigaretta

                  Fumo una sigaretta, e tutto lo stress della giornata, tutte le corse,
                  tutto il nervosismo sembra volare via come il fumo di questa sigaretta...
                  Sono rientrata da poco, ed ho chiuso dietro di me la porta di casa,
                  lasciando fuori, caos, traffico,
                  sirene di ambulanze che risuonano ancora nelle mie orecchie...
                  In questa città così frenetica, così...
                  e l'unico modo che ho per sopravvivere,
                  racchiudermi nel mio piccolo guscio, caldo ed accogliente.
                  Fumandomi la mia sigaretta.
                  Composta mercoledì 3 marzo 2010
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