Poesie personali


Scritta da: SweetNovember
in Poesie (Poesie personali)

Universo rosa

Sguardo di Donna,
che ha già amato
e non vuol amare ancora,
perché ha sofferto,
ma vuol sorridere,
sorridere e basta,
spensierata,
lontana.

Sguardo di Donna,
che accende l'anima
e fa respirare con affanno,
essenza d'attrazione,
lucida spensierata tentatrice,
avida di passione,
leggera,
fragrante.

Sguardo di Donna,
che fa sudar le labbra
e freme sulle mani,
musica del piacere,
origine di seduzione,
vestita di sentimento,
fresca,
frizzante.

Sguardo di Donna,
unico principio
di singolar ispirazione,
caldo fatal incontro,
tempesta dei sensi,
illusione avvolgente,
libera,
amante.
Composta martedì 8 marzo 2005
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    Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
    in Poesie (Poesie personali)
    Su colline piene di rosmarino
    si nascondono i silenzi della notte.
    Scendono voci venute dal passato
    con maschere d'un carnevale morto.

    I sentieri sono pieni di violette.
    Uomini e donne parlano sottovoce
    per non svegliare sogni interrotti.

    Camminano su orizzonti contorti
    anche le mummie cittadine,
    fasciate con urli di sirene,
    e drogati morti sul marciapiede.

    Su colline piene di rosmarino
    passeggia l'aroma della primavera.
    Sono giovani adolescenti
    con occhi fissi nei loro pensieri.

    I sentieri della vita sono stretti
    per coloro che maturano il futuro.
    Un cuore sporco di sciocchezze
    fa fatica a superare il deserto.
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      Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
      in Poesie (Poesie personali)
      Anche le colombe bevono alla fonte
      dopo aver beccato l'ombra dell'uomo
      su strade cittadine sempre piene
      di gente e mendicanti di mestiere.
      Un vecchio guarda l'acqua cristallina
      zampillare sempre uguale nella vasca.
      Ricorda i suoi vent'anni passeggeri
      scendere dal monte alla valle.
      Le colombe l'accompagnano nel ricordo
      volando, beccando, saltellando
      dietro la sua ombra altera
      appoggiata al bastone della speranza.
      Anche le colombe bevono alla fonte
      in questo pomeriggio di San Valerio
      senza vento, né pioggia, ne neve
      ma con un "roscón" e una sopresa.
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        Scritta da: annysea
        in Poesie (Poesie personali)

        Le donne di Tagore

        Le donne di Tagore
        hanno caviglie leggere
        e un tremito fugace
        nelle pupille cerbiatte.

        Le donne di Tagore si cingono i fianchi
        con fiori di mango e di ibisco
        e adornano i loro lobi rosati
        con la luce di fuggenti mattini

        Camminano lungo i sentieri
        con le palpebre socchiuse
        celando il loro cristallino
        più nero delle nubi in tempesta.

        Non lasciano mai il loro mantello
        sulle rive di fiumi sconosciuti,
        o il loro velo ai bordi della notte misteriosa.

        Camminano come sospese,
        facendo tintinnare i loro monili,
        ma non fanno troppo caso
        alla rosa che si schiude sopra il seno.

        Sono avvezze alla luce della lampada,
        riparano il loro incarnato d'avorio
        dal sole dei meriggi.

        Ma, alla fine del giorno
        non hanno vergogna a mostrare
        l'incantato giardino
        al loro giardiniere
        che gentilmente
        l'uscio bramato sospinge
        con nocche di dita leggere...
        Composta sabato 8 marzo 2008
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          Scritta da: Rosarita De Martino
          in Poesie (Poesie personali)

          I diritti degli alberi

          E cammino pensosa
          nell'anonimato cittadino,
          ma ecco m'investe
          dolente fila di alberi
          scheletriti,
          deturpati da insane scritte.
          Ora mi raggiunge
          acre scia di fumo
          che mi soffoca,
          mi opprime,
          mi avvolge in spirale di paura.
          Il bosco brucia,
          agonizza,
          muore!
          E si spegne, in fiume di dolore,
          il diritto degli alberi
          al rispetto,
          alla vita,
          alla verde speranza.
          Risponde solo l'umana indifferenza.
          Laggiù, in oscuro, appartato luogo
          mani infami mercanteggiano
          il prezzo di doloso incendio.
          Ieri, in nostri quartieri
          periferici
          giaceva morta
          enorme catasta di giovani pini
          sradicati crudelmente
          da "Madre" terra
          e usati, per breve tempo,
          per adornare
          in scintillio di luce
          proprio il Natale,
          la festa dell'Amore.
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            Scritta da: Rosarita De Martino
            in Poesie (Poesie personali)

            Sul ponte

            Ferma sul ponte di mia vita,
            guardo
            mio intrigante fiume
            irruento di paure,
            di rimpianti
            che mi tormentano
            con impossibili ritorni.
            Mi soffocano
            gravami di pensieri.
            Ma ti cerco ancora,
            o Signore di mia vita,
            con rinnovata
            incapacità di volo.
            E quale gallina razzolo
            in limitato cortile
            di mia casa.
            Ma inatteso
            sguardo sacerdotale
            mi riconcilia a Dio.
            Indosso ali di speranza
            e, quale aquila veloce,
            riprendo ardito volo
            verso "Tuoi" spazi di luce.
            Composta martedì 23 febbraio 2010
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              Scritta da: Donatella
              in Poesie (Poesie personali)
              Uomo
              hai imparato a camminare
              e poi a correre
              e da allora sempre più forte
              non ti sei mai fermato
              hai percorso le strade senza guardarti intorno
              non hai goduto di quello che era
              non hai visto con occhi attenti
              non hai valutato ciò che c'era
              eppure la mente ti dice
              attento
              non puoi correre così
              non è giusto
              ma hai tuoi piedi scarpette rosse
              che comandano il passo
              ti stai sfiancando
              consumando
              indebolendo
              e con te
              in una catena senza fine
              quello che calpesti e tutt'intorno
              fermati
              ritrova te stesso
              ritroverai il mondo.
              Composta mercoledì 24 febbraio 2010
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                in Poesie (Poesie personali)

                Legami di porpora

                Qualcuno domanda gli anni della memoria
                che dentro un volto racchiudono le rughe dell'amicizia.
                Di certo molti, tanti ricordi al rallentatore,
                ore consumate come
                schiuma di sale e nuvole d'agosto.
                Ridere e affogare sul fondo
                di un orlo solitario
                ricamato da bevande d'arcobaleno.
                Affanni e allegria
                nei pensieri come ballerine in bilico,
                custodi amabili e fragili
                del sangue che instancabile guerriero
                ci lega come fratelli
                fra le lame del vivere incerto.
                Composta nel dicembre 2009
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