Poesie personali


Scritta da: Almus
in Poesie (Poesie personali)

Vaneggiare stanco

Il ragno non mangia le prede
il cane stanco, si siede
si passa senza perdono
sull'acqua santa il piede.

Come trabiccolo di giorno
un monumento senza ricordo
si staglia sempre uguale
dentro la spera del viale...

Vedi il cielo sempre lo stesso
accoglie l'umanità di gesso
vedi dentro le fogne le stanze
è la ricchezza delle parvenze!

Ma in mezzo a quest'acre rumore
che sembra composto di vento
non pensi che intanto si muore
e ce ne sfugge il senso?
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    Scritta da: silvano
    in Poesie (Poesie personali)

    L'immigrato

    Vieni amico mio
    Tieni la mia mano
    Uomo senza nazione
    Tempo
    Religione
    Partito
    Fai che il mio cuore
    è la tua casa...
    Insieme sconfiggeremo
    Il razzista
    Il violento
    Il guerrafondaio
    Amico mio senza nazione
    Tempo
    Religione
    Partito
    Vieni verso un fratello
    Che la sua esistenza
    e il viaggio
    Attraverso
    Nazioni
    Regioni
    Città
    Con valigie e cuore pieno
    Di sogni e speranze
    Verso il mestiere di vivere
    Questo è il mio cuore.
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      Scritta da: Giovanni Canu
      in Poesie (Poesie personali)

      Scacco Matto

      Come una lama di ghiaccio
      Il tuo passaggio non lascia traccia
      Ferisce, affonda, ma mai si fa notare da chi mi circonda.
      Seguo i pensieri e con le mani li caccio
      Lontani dagli occhi, lontani dalla faccia.
      Seguo le stelle
      ed infine mi compiaccio:
      Almeno loro sono ancor belle.
      Come una macabra maschera, incapace di sorridere,
      Così i miei occhi rimangono immobili
      Tentando invano di imparare a piangere,
      Ricavandone solo un altro muro da abbattere.
      Come un vecchio libro divorato
      Che rimane dolce in bocca e amaro nelle viscere
      Così il mio senno è scappato
      Lasciandomi solo un dolce profumo nel camino
      Ed un amaro sapore sul morbido cuscino.
      Ecco, è proprio questo che più temo:
      destarmi dalla veglia ed infin capire
      che non è stato veramente il senno a fuggire
      ma, ahimè, la tenera follia a perire...
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        Scritta da: Almus
        in Poesie (Poesie personali)

        Che speri... poeta!

        Stanco riflettere immoto
        verde vernice sui colli
        osservo, da una finestra scura,

        chiare spirali di rondine
        nascondono il pianto del cielo.

        Che speri
        dai vortici rosa
        che squarciano il sereno?

        M'offende il luccichio
        di questa spinosa brossura
        senza la quale
        è vano
        il nostro temperare!

        M'offende il sapore amaro
        della dimenticanza compressa
        dentro stazioni virtuali.

        Che sia morta
        sotto lo strale digitale
        la cara divinità di Montale!?

        Che passi allora
        di questo infinito tramonto
        il rosso soltanto,
        di tegole...
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          Scritta da: Francesco Mauro
          in Poesie (Poesie personali)

          Viaggio Terreno

          Seduto sulla scisma del tempo
          Tra etere e sangue
          Sorvoli questo mare grigio

          Quasi una pioggia senza fine
          Sulla terra illuminata dal tuo feto

          Questo affresco cobalto rassicura
          Delle gocce di vita cadono
          Sul freddo suolo della vena umana
          Come lanterne riflesse dal cielo

          Occhi galleggiano
          Nell'ombra di questo abisso

          Tuffarsi nel brodo
          Nella roccia e nel legno
          Per poi emergere nel blu tinto d'inverno

          Questo affresco cobalto rassicura
          Delle foglie d'autunno cadono
          Sul freddo suolo di un campo
          In queste pozze riflettiamo
          La vita nel cielo.
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            Scritta da: Franco Mastroianni
            in Poesie (Poesie personali)

            In sospensione

            Probabilmente
            l'ipoclorito
            sferzava con violenza
            il fondo del contenitore
            ad ogni sbalzo
            di
            temperatura
            e
            l'alluminio in sospensione
            rendeva l'acqua
            impura

            lucenti particelle
            giocavano
            dentro al bicchiere
            e
            ricordavano
            le sfere di natale
            con la neve

            pazientemente
            siamo riusciti
            a rendere pulita
            quella caraffa strana

            poi

            finalmente
            abbiam bevuto
            la tisana.
            Composta giovedì 24 dicembre 2009
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