Poesie personali


Scritta da: dax
in Poesie (Poesie personali)

Copenaghen

Elaboreremo silenziosi pensieri,
silenziose paure,
sul nostro pianeta moribondo
sui nostri cuori straziati.

Ancora una volta avete vinto voi
padroni dell'oro,
ancora una volta avete
schiacciato la speranza.

Sulle nostre ossa spezzate,
sul pianeta morente
avete innalzato il vostro
mausoleo di sangue e d'oro,
di lacrime e putrefazione.

Annegherete nel vostro sangue
maledetto, maledetti dai vostri figli.
Composta nel dicembre 2009
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    Scritta da: Emanuela Ingenito
    in Poesie (Poesie personali)
    C'è un mondo che non si apre,
    Un mondo che vive in disparte
    che tante grida riempiono di suono e
    che la mente stenta a comprendere.
    È un fiore malato, stanco di sbocciare:
    è già stanco, prima ancora di vedere la luce.
    E tra le case e le strade,
    tra i pensieri e le vene
    non c'è più spazio, né tempo:
    un eterno attimo mi culla
    tra le sue ali di illusione
    e sono una funambola
    Sospesa tra le gente e
    La morte,
    tra i mari e le vette: ed
    il cuore è in tempesta
    tra quest'attimo eterno
    e il tempo che verrà domani,
    tra quest'attimo eterno
    e ciò che mai più tornerà.
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      Scritta da: coccinell@
      in Poesie (Poesie personali)

      Voce del verbo amare

      Semplice come parlare,
      necessario come respirare.
      Difficile come ascoltare,
      intenso come il sapore della cioccolata invernale.
      Lieve come la felicità.
      Graffiante come il dolore.
      Leggero come il volo di un sogno,
      stretto come il morso di un abbraccio.
      Libero come l'anima,
      prigioniero di se stesso.
      Gelosia intrinseca,
      passione di un tocco esperto.
      Paura come rischiare,
      coraggio di lasciarsi andare.
      Tempo da regalare,
      rispetto da non dimenticare.
      Ballare in punta di piedi,
      saper restare seduti ad osservare.
      Leggere tra i pensieri,
      scrivere insieme le emozioni.
      Aspettarsi.
      Arricchirsi delle differenze,
      compensare le mancanze.
      Fantasticare seriamente.
      Mistero come quello che nasconde una continua ricerca.
      Rovescio come diritto.
      Ragione come istinto.
      L'inutilità del superfluo, la profondità del necessario e tutto ciò che credi non debba mancare.
      Sostantivo amore.
      Voce del verbo amare.
      Composta venerdì 18 dicembre 2009
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        Scritta da: Ciro Rollo
        in Poesie (Poesie personali)
        Potrei perdere la vista
        e non vedere più queste atrocità...

        potrei perdere l'udito
        e non ascoltare più questi bambini piangere...

        potrei perdere l'olfatto
        e non percepire più l'odore di quello zolfo...

        potrei perdere il tatto
        e non toccare più queste mura distrutte...

        potrei anche perdere la voce
        e non raccontarti più di quanto male c'è in questo mondo...

        potrei... potrei perdere tutto questo
        e trovare cose positive in ognuna di esse...

        ma no... non potrei mai accettare...
        ... di perdere la libertà...
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          Scritta da: ANDREA FORGHIERI
          in Poesie (Poesie personali)

          L'amore crudele

          L'amore è crudele quando non ti permette di essere te stesso.
          L'amore è crudele quando ti giudica e, senza sentire il tuo parere,
          ti condanna.
          L'amore è crudele quando vuole farti sentire il peso delle colpe che non hai.
          L'amore è crudele quando, incapace di farsi del bene, non è nemmeno in grado di farlo agli altri.
          L'amore è crudele quando è negativo verso la vita e non s'attende più nulla di buono da essa.
          Composta giovedì 22 ottobre 2009
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            in Poesie (Poesie personali)

            Anime feudali

            Lievita il mio sguardo desideri
            come fiumi in piena
            traboccano pensieri di piacere
            sussulti del cuore malato
            che arido respira
            rinchiuso in una serra.

            Potenze che decapiti
            o finiscono impiccate
            semplici atti mancati
            e tutto cade, crolla
            cadono le fondamenta
            e si avvalla.

            L'erba ricopre i ruderi
            di questo mondo antico
            ormai caduto (caduco)
            ormai finito (perito)

            e tu?
            Verrai a cercarmi tra le rovine?
            Mi cercherai tra le rovine
            per ritrovare ciò che è perso
            ora sepolto tra cumuli di cenere?

            E nuovi mondi nascono
            ciascuno ora per sé...
            due mondi arroccati
            su una rupe senza ali
            anime feudali.
            Composta martedì 20 marzo 2001
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