Poesie personali


Scritta da: Paolo V.
in Poesie (Poesie personali)

Ricominciare...

Non ho mai tenuto le tue mani,
osservato le sfumature degli occhi,
raccontato le mie paure, la vita, la mia felicità.

Non ho mai rinunciato agli impegni, rimandato lo studio,
trascurato i piaceri per donarmi a te,
per conservare il mio tempo migliore,
e il sorriso senza confine,
e la felicità senza scadenza,
in un bocciòlo di gioia trasparente
da porgere alle tue mani bianche di padre bisognoso.

Diplomi e lauree, brevetti, esperienze di vita, letture, corsi,
convegni, viaggi, attese, sogni e pensieri;
ho tessuto le esperienze più gloriose,
le preghiere più audaci,
ma come, come ho potuto non recepire, non comprendere,
non imparare la lezione più bella, la ricchezza più grande,
il sorriso più intenso, il dono più prezioso, la gioia più immensa!?

Non potrai mai capire, capire mai potrò, mai capiremo!

Ora ti chiedo, padre,
prestami le mie assenze,
rendimi ogni insolvenza,
regalami le mie mancanze donandoti a me,
dimostrami attraverso i tuoi occhi che non sono un vigliacco,
dimostrami che lo sono attraverso il perdono,
perché la tua presenza è la mia presenza,
il tuo sorriso è il mio sorriso,
il tuo silenzio è il mio silenzio.
Accompagnami, adesso, nel mio nuovo cammino
e non stare avanti, né troppo dietro,
ho bisogno di ricominciare... tenendoti per mano.
Composta mercoledì 29 marzo 2006
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    Scritta da: Brunason
    in Poesie (Poesie personali)

    Perla

    Se ti guardo, sorrido.
    Mi commuovo e ripenso
    ai tuoi giorni lontani.

    Ti rivedo piccina,
    sento ancora i tuoi passi
    delicati e leggeri.

    La risata e la posa
    un po' civettuola
    e un po' sbarazzina.

    Sorridente, ammiccante.
    Appena nata,
    vezzosa.

    Ammaliavi, incantavi.
    Un sorriso solare.

    E correvi, correvi.
    Che bella birbante.

    E ora già donna,
    ormai pronta a volare.

    Una perla rosata,
    elegante e preziosa.
    Composta lunedì 21 dicembre 2009
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      Scritta da: Brunason
      in Poesie (Poesie personali)

      Ritratto

      Se sapessi dipingere
      ti farei un ritratto.
      Un acquerello assai raro.

      In trasparenza ti vedo.
      Un tagliente diamante
      un po' grezzo e splendente.

      Durezza acquisita.
      Iridescenti colori,
      sfaccettature screziate.

      Qualche tinta un po' oscura
      balena qua e là.

      All'occhio esperto
      appare una luce.
      Soffocata, risplende.
      Una vera fornace.

      Ti sei visto? Non so
      Ma io... Ti conosco un bel po'!
      Composta lunedì 21 dicembre 2009
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        in Poesie (Poesie personali)

        Il vampiro

        Lo sento, è dentro,
        profuso si fa strada in me,
        aracnide che scala l'ossessione in silenzio,
        felpato, solitario,
        il mio corpo freme,
        è l'incontrollabile desiderio,
        è polpa di passione,
        le tue labbra e le mie,
        e quell'odore della pelle,
        fresca e nuda,
        e questa lingua che brama la tua,
        rossa, vogliosa,
        succo di un frutto dolce,
        miele della mia sensualità,
        che ogni volta accendi,
        fiamma imperitura d'immorale ardore,
        sangue e carne e ignobili pensieri,
        aggrovigliati rovi
        che lacerano i sensi
        ed estinguono il mio labile respiro,
        mentre io, esanime,
        m'accascio tra le tue braccia
        spento da un tuo,
        delizioso,
        invitante,
        delicato bacio mortale.
        Composta mercoledì 23 dicembre 2009
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          in Poesie (Poesie personali)

          Testamento d'un poeta senza considerazione

          Lascio a questo mondo la vuotezza che avete dentro,
          che non sono stato in grado di riempire
          perché non vi riguarda,
          e la vana gloria della quale vi fregiate,
          che possa continuare a brillare di luce tetra dentro di voi.

          Lascio a voi aridi alberi, spogliati del cuore,
          l'abilità di vestirvi dell'ostentata, superficiale ricchezza,
          e di nuotare nell'egotismo che v'offusca la mente
          dai reali concetti di nitido splendore.

          Lascio a voi, penosi reietti mascherati da perbenisti
          le ambiguità e le ipocrisie con cui vi fate scudo,
          e le impurità della vostra anima, ruote di un carro di buoi,
          che vi portano ad additare l'immagine che riflettete allo specchio.

          Lascio questo mondo alla corruzione, alla guerra,
          ai veleni che portate sulla vostra terra.

          Lascio a voi, conigli nascosti nel vostro squallido buco,
          l'incapacità di levarvi in piedi e gridare per una giustizia soppressa,
          che possiate beneficiare muti delle angherie cui sarete costretti.

          Lascio questa vita, stretta e dannata,
          a cui ho tentato di dare un senso, senza riuscire nell'impresa.

          Lascio questo testamento a chi
          ha ancora voglia di combattere per ciò che sente nel cuore,
          a chi ha ancora rabbia che vorrebbe mutare in pace,
          con l'augurio di una fortuna maggiore della mia.
          Composta mercoledì 23 dicembre 2009
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            in Poesie (Poesie personali)

            Violenza

            Cicatrice indelebile marchia la tua pelle,
            e il fardello che porti dentro t'è grave,
            piccolo angelo dalle ali spezzate,
            stella che si spegne lenta,
            nella tristezza dei tuoi giorni più bui,
            esplodi in bianche piume di lacrime ferite,
            abissanti in spirali senza fondo,
            coperta da un drappo di raso,
            sporco di sangue,
            che non ti scalda dal gelo del mondo.
            Ma se un giorno, l'abbraccio di un uomo
            affievolirà il tremore che senti dentro,
            e spezzerà le lame inflitte nel tuo cuore,
            forse quel giorno,
            da angelo caduto,
            riprenderai il tuo volo,
            leggiadra,
            e come falco pellegrino in picchiata
            ti scaglierai sul tuo dolore,
            librandoti poi ancora verso il sole,
            e respirando l'aria pulita
            te ne andrai,
            lontana dal ghiaccio che ti gela il cuore.
            Composta mercoledì 23 dicembre 2009
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              in Poesie (Poesie personali)

              Della tua ambigua follia

              Pagine del tuo pensiero
              sfogliate mano a mano in controluce,
              poco rivelano del passaggio successivo,
              e la conferma arriva tardi,
              quando furtivo volto pagina
              ed esplodi nel laconico delirio
              che tratteggia quel vuoto,
              pasticciati, illeggibili arabeschi
              sulla facciata opposta del foglio,
              melanconici crucci sparsi,
              perdo il filo, lo riprendo,
              sei ambigua, non ti seguo più,
              evidenzio le parole per spogliarti,
              ma tu rapida volti pagina...
              e torni logica.
              Composta mercoledì 23 dicembre 2009
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                in Poesie (Poesie personali)

                Il vascello

                Come un'anima nuda - io nuoto dentro al mondo,
                guardo in superficie - m'immergo nel profondo,
                e se con me tu adesso - decidi di volare,
                abbraccia il mio destino - poi resta lì a guardare,
                non è volo pindarico - per darti un'emozione,
                ma viaggio in accoppiata - è lunga migrazione,
                non senza afflizioni - né senza rancori,
                io non ti nego gioie - ma neppure i dolori,
                prendi la mia mano - allora, amica mia,
                costruiamoci un vascello - e poi andiamo via,
                su questa barca in bilico - fatta di cemento,
                io sarò le vele - e tu farai il vento.
                Composta mercoledì 23 dicembre 2009
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