Poesie personali


Scritta da: Dari909
in Poesie (Poesie personali)

Prati d'Irlanda

Sui verdi prati d'Irlanda
una bambina gioca a rincorrer le farfalle,
dall'alto di una collina
un cinquantenne la scruta
come se fosse suo papà,
non si può sempre rincorrere la felicità.

Ci si deve abituare a se stessi
non ci si può sempre odiare.
Bisogna condividere così tanto tempo
con le nostre pelli.

Un cavallo senza sella
sbarra la strada alla nostra fanciulla.
Ho sempre avuto bisogno degli occhiali da vista
per veder la vita mia meno sfocata.

L'alcool è stato creato per renderci felici,
ma è anche normale che
quando si torna al reale
non si ha più voglia di restare.
Voglio bere fino a che non vien sera
Voglio bere fino a chiamarti Sara.
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    Scritta da: beppexo
    in Poesie (Poesie personali)

    678

    Cado, le nuvole ormai non mi reggono più;
    cado, e la pioggia mi guarda dall'alto;
    il cielo mi rifiuta, tutto arde.

    Atterro... la pelle si squarcia, le ginocchia s'incrociano;
    il dolore mi trafigge con i suoi uncini e non si dissolve;
    aumenta, il leggero ghiaccio caduto dal cielo si colora, tutto tace.

    Avvolto dal nulla il mio corpo trema, le mie labbra gelano;
    la solitudine stringe il paesaggio in una morsa aspra
    lasciando agli alberi solo un leggero sospiro di morte.
    Composta mercoledì 23 dicembre 2009
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      Scritta da: Lilyth71
      in Poesie (Poesie personali)

      Al mio uomo

      Vedo il tuo sorriso sulle labbra di ciascun uomo
      ma non esistono labbra piene come le tue...
      Il tuo sguardo mi accarezza dagli occhi di tutti gli uomini
      ma non esistono occhi profondi come i tuoi...
      Mi stringi a te con le braccia di altri uomini
      ma non esistono braccia forti come le tue...
      Mi ami con l'amore di ogni uomo
      ma non esiste amore profondo come il tuo...
      Composta mercoledì 23 dicembre 2009
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        Scritta da: Blu Finch
        in Poesie (Poesie personali)

        Nessun pianto

        Se riuscissi a piangere
        potrei sentire la sofferenza.
        Se riuscissi a sentirti
        potrei piangere senza soffrire.

        È nato un fiore
        dentro il mio cuore, ma
        ne ho strappato un petalo
        mentre era nelle tue mani.

        Non riesco a piangere...
        un ronzio nella mia testa
        tormenta il mio cuore e...
        il fato che ho creato.
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          Scritta da: Brunason
          in Poesie (Poesie personali)

          Rovinoso sfacelo

          Come un comandante sconfitto
          con la sua armata,
          mi aggiro tra i caduti,
          sparsi sui campo di battaglia.

          Cumuli di rovine,
          memorie passate,
          feriscono gli occhi,
          rossi di pianto.

          Le mani infiacchite
          affondano nelle tasche.
          I piedi ormai stanchi
          indugiano tra i detriti.

          Odo grida lontane,
          lamenti dolenti.
          Cado in ginocchio.
          E piango.
          Composta sabato 17 dicembre 2005
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            Scritta da: Brunason
            in Poesie (Poesie personali)

            Un lucignolo fumigante

            Un cuore, scorticato a vivo.
            Ferito e dolente.
            Sanguina copioso.

            Qualche volta tace,
            sonnolento e stanco.
            Quiete apparente.

            Talvolta una rara scintilla
            che sa di divino
            lo consola e lo cura.

            Più spesso ricade
            nell'antico dolore
            mai perso nel vento.

            Mesto, si strugge,
            coglie un ricordo,
            assapora uno sguardo...

            Non grida, non piange.
            Non scuote, non geme.
            In silenzio, si spegne.
            Composta sabato 17 dicembre 2005
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              Scritta da: Brunason
              in Poesie (Poesie personali)

              Sale nelle ferite

              Hai versato il sale
              della tua indifferenza
              sulle mie ferite.

              Con gran magnanimità
              ti sei abbassato,
              per donarmi la tua condiscendenza.

              Quanto pesa il tuo amore!
              È fatto di pietra!
              Un macigno mortale!

              Aspettative deluse
              è il tuo motto d'autore.
              E hai distolto il tuo cuore.

              Incostante e leggero,
              come il vento autunnale,
              hai disperso ogni foglia!
              Composta sabato 17 dicembre 2005
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                Scritta da: Brunason
                in Poesie (Poesie personali)

                Ricordi

                Se guardo all'indietro,
                mi vedo bambina.
                Tenace, caparbia,
                assai combattiva.

                Piccina ed eterea,
                del tutto arrendevole:
                l'amore e il calore,
                le armi scioglieva.

                Forte e decisa
                come prode guerriera
                mi ergevo a difesa
                di chi era ferito.

                Ma quanto potere
                aveva un sorriso,
                una parola d'amore:
                un vero prodigio!

                Il guscio tenace,
                s'apriva all'istante.
                Svelando all'interno
                un morbido cuore.
                Composta sabato 17 dicembre 2005
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