in Poesie (Poesie personali)
Un giorno ti incontrai e mi smarii
in un sogno ad occhi aperti,
nelle strofe di una poesia dimenticata,
nei giardini di un paradiso perduto
o semplicemente mi persi dentro ai tuoi occhi.
Composta giovedì 17 dicembre 2009
Un giorno ti incontrai e mi smarii
in un sogno ad occhi aperti,
nelle strofe di una poesia dimenticata,
nei giardini di un paradiso perduto
o semplicemente mi persi dentro ai tuoi occhi.
Non privarmi del tuo sorriso,
usami ancora la tua gentilezza,
fammi dono delle tue carezze,
mostrami ogn'ora la tua tenerezza.
Vivo solo di tutto quanto è tuo,
e mi accorgo di essere felice.
Non so volare senza le tue ali,
non so vedere senza gli occhi tuoi,
tutto quanto mi è inutile da solo,
superflua ogni idea che tu non sia.
Come il mar muove l'onde sotto il vento,
la mia barca non veleggia per la via,
galleggia dentro un mar d'ipocrisìa,
laddove vive sol chi ha più energia.
Sei l'aria, il respiro, sei la vita:
ove finisse il moto così anch'io
sarei carretto inutile e in disuso,
mi mancherebbe il morso del cavallo
e mollerei le redini al destino.
Era solo una palla
Saltellava sospinta
dai piedi, dalle mani,
dal corpo.
Dietro di lei i bambini
e il filo dei miei pensieri.
Rotolava nelle spire del tempo,
superava i ricordi più tristi,
s'adagiava nelle pozze gioiose,
s'inzaccherava nei possibili "se"
a ritroso nelle antiche speranze
laddove ancora sei tu.
Mi tenevi per mano,
saltavi,
gridavi nel cielo la gioia,
la voglia che avevi di vivere,
cinguettavi anche tu tra le fronde
e ti amavano i gatti ed i cani,
e il mio cuore ancora bambino.
Va la palla fuor dal giardino
e scompare come tu nei miei occhi
inumiditi dal rimpianto di te
che ti sei nel mondo
smarrita.
Vorrei salire su nel cielo,
se solo avessi la possibilità di farlo...
Vorrei prendere la stella più bella,
incidere il mio nome e regalartela,
perché possa accompagnarti nel mondo dei sogni più belli
e facilmente realizzabili...
Ma ti auguro ugualmente che nulla ti faccia mai soffrire in questa vita...
Orizzonti senza nuvole
sorrisi e brividi,
coloran fragili notti
sbocciando liberi
come per incanto
nei miei pensieri,
tua prossima bellezza:
e mi lascio confortare
come un raggio di sole
su petali di emozioni
dentro calici di allegria.
Prima stella della sera
che nei miei sogni
incalzi passioni nascoste,
sii gioia nello spirito
e certezza che riposa ovunque,
mentre questo cuore scivola
in un mare senza fine,
ove ogni goccia
è come una rosa.
Il dolore si nasconde nella nostra tristezza, lui è là che aspetta con pazienza e cattiveria, ci ispeziona il corpo con grande leggerezza, poi quando sei pronto per vivere la tua vita, lui ti prende la linfa e ti consuma il pensiero! E non hai tempo per combattere la sua cattiveria.
Nel profumo di questa pioggia,
sulle mie fantasie,
sento la grazia
dei tuoi riflessi
e vorrei andare lontano
nella tenerezza della
tua anima.
Queste sono le mie
lacrime di mezza luna,
come foglie non sparse,
che volano felici
sopra un fiore d'amore,
colto dal fuggire del tempo.
La vita è una ardita partita
Sentita come una sfida accanita,
una gita in salita,
che addita una meta ambita.
Se è capita non resta appassita
Né sfinita quando è avvilita.
Pur s'è appiattita, è recepita
Come sortita da una mente perita.
Dalla terra uscita, di bellezza vestita
Con Grazia acquisita, dal Cielo è guarnita.
Può essere ordita con le proprie dita.
Se da colpe è intristita, non appena pentita
e davvero contrita, ritorna pulita.
A volte è atterrita
Ma se a Dio s'affida
Non andrà mai smarrita.
La corrida è finita e la gioia piena avvertita;
felice è la dipartita se con Dio è gestita la Vita.
Il mio urlo è muto
e muta è la tua voce,
nessun eco produce il mio grido
nessuna risposta alleggerisce la mia pena,
stridono i miei denti
si dimena il mio spirito...
tutto tace, ed ormai stanca
trovo pace nel tuo silenzio...
Ingenuo corpo celeste.
Tenue scia luminosa
Ammaliante ombra
Archetipo enigma
Risplendono le vibrazioni giungendo al cuore
Risuonano le immagini in infinite echo
Si mescolano tra di loro, formando un corpo pieno di vita
Diapason malefico di suoni e ricordi
Onde ininterrotte di pensieri lasciati liberi
Giungerai alla fine prima o poi?
Sentirai la magica risonanza tutt'attorno
Inarrestabile e indistruttibile.
Petali quelli che si posano sulle tue dita.
Porpora che Non lascia traccia di se
Sovrana follia, dolce sentimento
La bestia prende possesso del corpo senza vita
Il re combatte per il suo onore perduto
Il giullare continua la sua danza senza fine
Lacrime, come speranze in un giorno di pioggia.
Scendono passando per la valle segreta
Le lune proseguono, formando un quadro più grande
Alla stregua di una canzone
Cantate amici miei, per il giorno del funerale.
Avanti, morite con me
Tutto sembrerà più imponente.
È tutto qua.
Se tu cerchi il significato.
È solo un quadro più grande.