Poesie personali


Scritta da: cico
in Poesie (Poesie personali)
Vorrei prenderti per mano
ma il mio cuore malato
nasconde l'infinito,
l'azzurro si allontana e
davanti ai miei occhi
il vacuo mi accompagna.
Vorrei prenderti per mano
e portarti dove
la mia ultima lacrima
lasciai cadere
e se il tuo sorriso
in essa specchiarsi vorrà
ti regalerò
l'eternità di un mio solo minuto.
Vorrei prenderti per mano...
... ma anche tu,
come goccia di rugiada,
diventi ricordo.
Addio oh mia fanciullezza.
Composta giovedì 19 novembre 1981
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    Scritta da: Elisabetta Rinoldi
    in Poesie (Poesie personali)

    Tempo

    Io sono affine al fuoco
    che ti brucia dentro
    ma lo sopporti a stento
    quando ti scalda le ferite
    senza ridurle in cenere.

    Io per te
    sono passata
    tra tanta gente,
    una meteora ardente
    sulla tua pelle chiara
    e la mia luce amara
    ti ha visto le ferite
    ma non le ha guarite.

    Dentro te sono andata infine
    in mille frammenti
    e ho lasciato crateri millenari
    carichi di sentimento
    e di follia.

    Dimmi perché
    tu vivi male,
    e perché io sono
    il tuo pugnale insanguinato
    ma anche molto amato.

    Io sono affine al fuoco
    che ti brucia dentro

    ma ho sbagliato il tempo.
    Composta mercoledì 6 dicembre 2006
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      Scritta da: Paolo Melotto
      in Poesie (Poesie personali)

      Sentimento ignoto

      Sinuose forme si muovono nel buio.
      A sinistro chiarore d'un sospiro
      Abbandonarono le loro case
      e si rifugiarono per sempre dietro al mondo.
      La notte arriva per renderci inermi.
      La purificazione di un ingenuo sentimento.
      Scesi ad un compromesso.
      Ciò che ci rende maledetti è segreto.
      Un morbido bacio accarezza il nostro silenzio
      Al semplice suono silente.
      Sospirando sempre e soltanto selvaggiamente
      Ho paura.
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        Scritta da: Paolo Melotto
        in Poesie (Poesie personali)

        Pioggia Lieve

        Pioggia lieve,
        Pioggia piccola e dolce
        Lasciar il tuo respiro al lieve canto antico
        Sgocciolare piccolo e leggero
        Rugiada bambina,
        un piccolo luccichio brilla nel cuore

        le prime luci sorgeranno
        oggi piove solo per te
        par d'udire salubre brezza
        e prodigo spirito tu ritorni
        onde tu vaghi per le lande deserte
        spirito buono

        l'anima mia soccombe d'eterna stirpe
        goccia di pace tu sembri
        il muschio bagnato mi narra
        di chi passò senza preoccuparsi
        calpestò e l'uccise
        ma tu hai ancora voglia di vivere

        goccia lieve
        lieve bambina
        piccola e leggera tu cadi
        un piccolo luccichio brilla nel cuore.
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          Scritta da: Pasquale Musarra
          in Poesie (Poesie personali)

          Carezze

          Carezze
          Che sia maledetto quel dito
          che osi toccare
          quei volti di luci,
          le stelle;
          e indegna la mano
          che si poggia sul mondo
          senza carezze!
          Come osa la voce
          parlare di sole
          o di luna senza
          lodarne il canto di vita?
          Il furore
          della stoltezza
          è cieco.
          Che si uccida!
          Composta lunedì 1 settembre 2008
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            Scritta da: Davide Bidin
            in Poesie (Poesie personali)

            Dementia

            Solo non son più
            Nella mia mente
            Vi è un'altro
            Ride come un bimbo
            Piange come un innamorato

            Non son più solo
            Nel mio intelletto
            c'è un tarlo
            Una dolce lucciola accecante
            Un acido scarafaggio assordante

            Come posso chiamarlo
            Non sò
            Non ha nome
            Risponde al mio
            Ma non son io

            Non fatevi ingannare
            Il tarlo è astuto
            Beffardo
            Spodesta tutti nell'abbaglio
            Inganna con l'imbroglio

            Rende i concetti
            Dubbiosi
            Le banalità
            Interessanti
            Apprezza il diverso

            Maledetta creatura
            Vi amo più della mia vita
            Vi adoro come gli amici
            Vi desidero come l'amata
            Io solitario suicida inetto

            Ho trovato la tua tana
            Sto venendo a prenderti
            Sto per cacciarti
            Finalmente sarò di nuovo solo
            Finalmente sarò di nuovo serio

            Da quando è con me ho perso tutto
            Da quando mi appesta
            i miei pensieri incoerenti
            i miei amici indifferenti
            i miei amori inesistenti

            Deve sparire
            Deve scomparire
            Deve tacere
            Non posso permettergli
            Di far questo a me

            Io vorrei esser come tutti
            Non diverso
            Non voglio questo tarlo
            Non voglio questa essenza
            Vorrei essere come gli altri

            Trovata
            Ti ho trovata
            Ora ti estirperò
            Ti schiaccerò
            Verme sei e nient'altro

            Senza te starei meglio
            Senza te sarei normale
            Son sicuro della mia affermazione
            Anzi no
            Ma sei tu che inietti il dubbio

            Sei mio adesso
            Finalmente ti ho trovato verme
            Ma che cosa?
            Chi sei?
            Perché mi fai questo?

            Ti sei trasformata con me
            In me
            Ambigua percezione
            Sei splendida farfalla
            Abbagliante lepisma

            Povera la mia mente
            Deviata resterà
            Diverso resterò
            Per tempo un ariete tra le capre
            Per destino una bestia tra le bestie

            Accetto la condizione
            La contemplo
            Ma sorrido nelle lacrime
            Come solo chi può capire
            Piange nel sorridere.
            Composta sabato 10 ottobre 2009
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              Scritta da: Piero Valle
              in Poesie (Poesie personali)

              Quando mi baci

              Labbra che si sfiorano.
              Un dolce sapore che si insinua nella mente.
              Piano, dolcemente.
              Tenero il pensiero che misto al desiderio fa tremare il cuore.
              Il soffio di un inebriante profumo che colma l'anima.
              L'emozione che ci avvolge di un tenero abbraccio.
              Le mani nei capelli.
              Le guance che si sfiorano come docile carezza.
              Morbide le labbra che con il loro calore fanno sognare.
              Chiuso lo sguardo che pur vede oltre il cielo
              l'infinito di una melodia che non vuol mai finire.
              Senza tempo, senza confini.
              Quando mi baci, il buio di questa notte non è più nero
              è luce di un'emozione che fa vivere il cuore come un fiore
              che sboccia gentile sotto il sole di aprile.
              Composta venerdì 18 dicembre 2009
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