Poesie personali


Scritta da: Paolo Bau'
in Poesie (Poesie personali)

Il Sipario

È ormai vuoto il palco.
È rimasto solo l'orologio, e la polvere del tempo passato.

Ha un taglio vecchio questo mio vestito
e la mia caccia con le dita non trova altre monete
nelle sue tasche

Trovo invece foto ingiallite
del tempo in cui ero disperato, di quel secolo in cui ho odiato
e di quel lampo, in cui sono stato felice

ed altre immagini
vecchie, sgualcite, spiegazzate
delle cose che ho capito, delle persone con cui ho parlato,
e del mio vivere, con le persone che ho amato

e nella tasca più grande
un'immagine che ho sempre tenuto piegata
per non vederla mai, per non vivere quel rimpianto
di non essere mai stato chi davvero sono.

Immagini, sensazioni, emozioni,
che volevano ancora tempo
che non volevano quell'orologio
e che sono tutte con me,
qui, nel profondo nelle mie tasche
a venire nel mio obbligato passo
verso la fine del palco,
verso la vera sconfitta

La vera sconfitta
di quando, dietro al sipario,
tutto sarà...
passato prima,
dimenticato poi,
mai stato infine.
Composta lunedì 9 novembre 2009
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    Scritta da: Pier Luigi Lando
    in Poesie (Poesie personali)

    L'eterno femminino

    Donde questo fascino,
    donde questo richiamo arcano?
    Anche quando l'età non è più quella della beltà,
    dell'erotico appeal, un'ineffabile Afflusso di messaggi,
    suadente, prende chi la sua voce Ascolta,
    o il ticchettio del suo felpato Passo sente avvicinarsi
    o delle vesti il fruscio avverte
    o quando lei, con felina mossa, la chioma scuote.
    La sua presenza di per sé può cambiare tutta un'esistenza.
    Pur a volte non sai:
    cosa, come, dove, quando, perché:
    ma sai che: tutto, comunque, subito è per sempre!
    Più forte d'ogni altro desio,
    al di sopra d'ogni altro timore,
    lo chiamano amore!
    Composta nel 1982
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      Scritta da: Brunason
      in Poesie (Poesie personali)

      Vorrei...

      Se cado, vorrei che mi prendessi,
      che mi rialzassi e mi portassi sulle spalle.

      Se rido, vorrei che ti unissi a me
      in un unico canto a due voci.

      Se piango vorrei che mi confortassi,
      un sol cuore con me.

      Se sbattendo la porta me ne andassi,
      vorrei che m'inseguissi,
      rimanendo sulla soglia,
      sussurrando il mio nome.
      E aspettassi speranzoso il mio ritorno,
      ben sapendo
      che non vado lontano senza te.

      Se ad un tratto impazzissi,
      vorrei che le tue forti braccia premurose
      accogliessero la mia follia.

      Se divenissi ignaro bersaglio
      di perfidia e dileggio,
      arrivando a provare tristezza e angoscia,
      vorrei poggiare il mio capo
      sul tuo cuore ardente e tenace.

      Se mi ammalassi e in silenzio gridassi
      vorrei che le tue orecchie d'amante
      cogliessero il mio sussurro
      e i tuoi occhi gentili mi dessero consolazione.

      Se morissi vorrei che mi portassi
      con serena solennità
      fino al luogo in cui
      vivremo insieme per sempre.
      Composta nel novembre 2009
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        Scritta da: Brunason
        in Poesie (Poesie personali)

        Silenzio che parla

        Ecco io busso.
        Mi affaccio anche un po'
        alla tua porta.

        Occhieggio, nascosto
        se sei proprio tu.
        Se odi il mio canto:
        silenzio che parla.

        Il cuore impazzito
        balbetta e s'arresta
        Non sai
        o non sei.
        Ti scosti anche un po'.

        Temuto rifiuto
        che gela anche il cuore
        più ardente ed ardito

        è tardi, mi fermo.
        Ma no, torno indietro.
        Ripasso e ancor busso.
        Chissà se si accorge
        ciò che si perde?

        Chissà che il mio amore,
        che insiste e persiste,
        sciolga quei lacci?

        Catene tenaci,
        che tanto hanno avvinto
        quel cuore polare.
        Arretrate veloci,
        sbrigliate e migrate,

        è giunto il vincente:
        un cuore rovente.
        Composta nel dicembre 2009
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          Scritta da: Brunason
          in Poesie (Poesie personali)

          Voce di silenzio

          Voce del cuore,
          voce di silenzio,
          voce d'amore.

          Grido e nessuno può udire
          il mio suono,
          unico e raro.

          Nessuno sa amare
          qui sulla terra
          un uccello del cielo.

          La bocca si muove.
          Non esce alcun suono
          che tu sappia afferrare.

          Sciocco che sono.
          Parlare con te
          non serve granché

          Sei peggio che ghiaccio:
          asciutto e riarso.
          Un deserto glaciale.

          Come un pesce non sai parlare,
          né puoi ascoltare
          chi in acqua non è.

          Ed io come passero
          stanco, smarrito
          mi innalzo nel cielo.

          E canto il mio canto:
          che arrivi anche a te,
          soave e leggero.

          Se ne odi la voce
          sorridi e rispondi.
          Non essere sordo.

          Canta con me.
          Composta nel novembre 2009
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            Scritta da: Brunason
            in Poesie (Poesie personali)

            Inquietudine

            Chiedo, chiedo, chiedo.
            Porgi l'orecchio al mio desiderio.

            Cerco, cerco, cerco.
            Vieni incontro sulla strada
            a un viandante sfinito.

            Busso, busso, busso.
            Odi il mio inquieto vagare.

            Aprimi, apri.
            Non farmi aspettare.

            Ascolta ora, ascolta.
            Non stare sulla soglia a guardare.

            Donami di trovare
            quel che manca al mio sentire.

            Rivelati ora.
            Ti prego, non tardare.
            Composta nel novembre 2009
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