Poesie personali


Scritta da: Rosa Cassese
in Poesie (Poesie personali)

Mi manchi

Mi manchi, e
ti cerco nel
volto di un altro che
non è il Tuo
nelle sue mani lunghe, e
affusolate, che non sono
le tue, più tozze ma
delicate!
Ti cerco nell'aria morbida
che mi accarezza come
solo tu sai fare,
nel cielo grigio che
s'illumina di te,
nei meandri della
mia mente
sconvolta dalla
tua permanente assenza,
nel buio dei miei
insignificanti giorni,
riempiti da rituali
comuni, facce note
ed arrabbiate, sempre
nervose, altezzose,
rumorose, troppo intente
al loro desueto vivere,
trascurando il mio voler
cambiare e desiderare
chi non c'è, e
quello sei tu...
perché mi Manchi!
Composta venerdì 11 dicembre 2009
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    in Poesie (Poesie personali)
    Ed anche oggi...
    Il sole finisce sempre
    per succedere alla pioggia...
    la nebbia lentamente si dissolve
    lasciando traccia di rugiada
    Il giorno si sussegue alla notte...
    Una cattiva notizia è arginata ad una buona...
    l'infelicità si perderà tra le crepe della felicità
    e la neva lentamente darà vita ad un germoglio fiorito...
    con il tempo, perché...
    Così è la vita.
    Ogni giorno rappresenta
    un nuovo motivo di speranza...
    per coltivare i nostri sogni spronare la nostra anima...
    e per crederci sempre, senza mai arrendersi...
    e affrontare quello che ci sembra inaffrontabile...
    perché un età non segna un limite
    basta riempire la fine di queste giornate
    tristi e stancanti
    con questa certezza positiva...
    domani è un nuovo giorno.
    Importante è iniziare a credere...
    che se vogliamo possiamo cambiare quello che non ci piace.
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      Scritta da: Costa
      in Poesie (Poesie personali)

      Alito intrigante

      Non si potrà
      mai ascoltare
      Il cadere
      di una neve
      d'inverno
      tra le coincidenze
      dei nostri incroci,
      vissute nel battito
      di un attimo.
      Fiocchi
      di emozioni sciolti
      all'apparire
      del primo sole.
      Tra i ciottoli sparsi
      e rami spezzati
      delle nostre
      antiche esistenze.
      Nel ricordo
      di sensazioni identiche.
      Umori
      e sussulti vissuti
      nello scorrere
      di un tempo,
      ora riposano
      nell'attesa
      di un alito
      intrigante.
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        Scritta da: brusky79
        in Poesie (Poesie personali)

        Tears (Lacrime)

        Lacrime lente, scintillanti al riflesso della Luna
        inondano con premura il mio viso,
        quasi a cercare di rendere il loro scorrere meno amaro.
        Rivoli umidi, solitamente testimoni di momenti difficili,
        si insinuano tra i saliscendi della mia pelle,
        come ad accarezzarmi teneramente.

        Perline quasi perfette, si stagliano tra le mie ciglia,
        miracolo della natura, in esse si rispecchia
        tutto ciò che mi circonda... perline dannatamente fragili:
        devo fare piano o al minimo battito, si tufferanno anch'esse
        a perdifiato sulle mie umettate guance.

        La voce di un Angelo sta pronunciando il mio nome:
        è come un bagno di note celestiali,
        profumo di infiniti, leggeri petali di rosa
        sparsi su di me, impegnati in una vorticosa danza,
        quasi tenendosi allegramente per mano.

        Solo ora mi rendo conto di quanto stia accadendo,
        e del perché i miei occhi stiano brillando anche al buio:
        non sono lacrime di tristezza quelle che ora festeggiano
        intorno al mio estasiato sorriso.

        Quell'Angelo sei tu, Amore, e con quel tenero "Ti amo tanto"
        sussurratomi come una tiepida brezza estiva,
        nel cuore di questa notte magnifica,
        hai saputo donarmi un irrefrenabile fremito di gioia;
        il mio Cuore ti sta ancora ringraziando a suo modo:
        attraverso i miei occhi e le mie labbra,
        in un tripudio di felicità mista ad amore.
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          Scritta da: Dora
          in Poesie (Poesie personali)

          Notte

          Sono sola in questa notte, sola con pensieri che sconvolgono l'anima
          con silenzi che fanno rumore, con ombre nelle tenui luci dei fanali
          aspetto te e il cuore sussulta, al minimo movimento, al minimo suono
          soffro e l'angoscia mi assale, solo tu puoi far svanire il mio tormento
          ed alleviare la mia paura, riportami la pace, la notte dolce e tranquilla
          che induce al riposo, ai sogni, ai desideri, come quando eri con me tutte le sere.
          Ridammi la mia notte di pace, di suoni ovattati e penombre
          torna da me presto, non ce la faccio, le ore passano e il mio cuore si stringe
          solo quando i tuoi passi risuoneranno per le scale, la porta si aprirà e tu apparirai
          solo allora tornerò a respirare e a vivere
          fino a quando un'altra notte mi vedrà ancora ad aspettarti...
          bambino mio.
          Composta giovedì 16 luglio 2009
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            Scritta da: AGONIA83
            in Poesie (Poesie personali)

            Infiniti attimi di vita

            Svanisce l'essenza
            di questa esistenza,
            persiste la paura di me,
            dei miei abissi,
            dei pensieri incompiuti
            che pesano come macigni,
            di speranze infinite,
            travestite da sogni spezzati.
            Se restare è morire,
            nella mente affiora il pensiero di fuggire,
            da me stesso,
            dal solito viso riflesso nello specchio,
            da questi occhi che non hanno più anima,
            da questi giorni,
            che non fanno più notizia.
            E nella mente solo lei,
            madre di un amore straziato,
            odiato,
            disperato,
            mai vissuto.
            E nella notte mi addormento,
            aggrappato alla speranza
            che altri occhi guardino,
            una nuova alba sorgere.
            Composta venerdì 11 dicembre 2009
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              Scritta da: Alba Gnazi
              in Poesie (Poesie personali)

              Metafisico

              Scintilla di giallo e cobalto il cielo
              Nell'inchino del sole dormiente.
              T'affacci sull'orlo della mia distrazione:
              l'impeto del tuo sorriso più maestoso d'una fanfara.
              Se m'accosto alla frangia sfilacciata dei miei pensieri
              Sbigottisco,
              abbattuta dal loro mulinante tergiversare.
              Catene fluorescenti di parole e risa
              La tua voce:
              se ti guardo un istante negli occhi
              sbigottisco,
              rapita dalle sinfonie che
              il tuo sguardo sa costruire.
              E mi soffermo, ripiegando la
              Tenda di un'emozione fugace,
              sui binari di
              un'inattesa, rettilinea constatazione:
              questo è amore.
              Nell'inchino del sole dormiente
              Il cielo giallo e cobalto
              Scintilla anche di me.
              Composta lunedì 31 agosto 2009
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                Scritta da: Alba Gnazi
                in Poesie (Poesie personali)

                Ti ho sognato stanotte

                Ti ho sognato di notte
                Stanotte
                Abbacinata da voci in sordina
                Che ululavano il nome nel nulla del buio che

                e nel fitto degli aghi di pioggia sulle mani
                Quando il sole s'arrende
                Ho scavato e scalato e cercato tra
                Germogli di terra e zolle di
                Grano
                il salmastro del tuo sorriso
                il sapore del tuo collo
                il concerto dei tuoi passi sopra

                Attraverso il bitume di nebbie
                Annoiate
                Di specchi ombreggiati
                sul tramonto ondeggiante
                Il risveglio il tuo tocco il tuo tepore l'odore la molle certezza che

                Ti ho sognato stanotte
                Di notte
                Ho sognato di te.
                Composta sabato 19 settembre 2009
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                  Scritta da: Alba Gnazi
                  in Poesie (Poesie personali)

                  Notturni d'abbandono

                  Solfeggio la sensazione
                  (scioglimento, dispersione)
                  nell'incandescenza ritmica
                  del tuo tocco

                  a brandelli, in frantumi
                  il suono spira dalla veneziana
                  socchiusa sul mondo
                  che non parla quest'idioma
                  che non naviga la
                  geografia del tuo busto
                  che non mesce l'ebbro
                  vino del tuo sguardo

                  Io ti sento
                  In ogni ione
                  In ogni poro
                  In ogni sudato, stillante afrore

                  Tu Serpente, Farfalla, Angelo, Sciamano
                  Sorseggi le aromatiche
                  mie umide sponde
                  lasci sbocciare i miei capelli
                  alle radici dei tuoi fianchi
                  Dove inizio io? Dove finisci tu?
                  E dolcemente,
                  Ferocemente
                  Arpeggiamo
                  Notturni d'abbandono
                  In crescendo
                  In crescendo
                  e poi

                  Ad libitum.
                  Composta domenica 22 novembre 2009
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                    Scritta da: nina.*
                    in Poesie (Poesie personali)

                    Amore: piccole delusioni e... grandi emozioni

                    Adoro le tue parole; il tuo lasciarle lì,
                    sole, come una manciata di perle
                    che cadono al suolo: alcune rotolano
                    via, si perdono in angoli bui, altre
                    risplendono di riflessi lucenti e si lasciano
                    raccogliere.
                    Ognuno dei numerosi punti sparsi tra
                    i tuoi discorsi mi parla di lunghi silenzi,
                    di pensieri non tradotti in parole,
                    di intime riflessioni.
                    E ogni volta mi stupisco di trovar me
                    stessa là, dove non credevo, di riconoscere
                    le mie parole nelle tue, i miei pensieri
                    nei tuoi e perfino i tuoi silenzi nei miei.
                    Quante volte avrei preferito i silenzi
                    alle parole, quanti incantesimi sono stati
                    spezzati così, per stupidità.
                    Era fantastico ascoltare i nostri silenzi,
                    le nostre anime gioire... Poi hai detto
                    qualcosa.
                    Ti ho detto: "stai zitto".
                    Altre parole: "non rovinare tutto". Ancora
                    non capivi.
                    Ho ucciso la stupidità con un bacio
                    leggero, che sfiorava appena le labbra.
                    Ma tutto era irrimediabilmente rovinato.
                    Ma gli angeli non hanno cantato e le
                    campane non si sono sentite.
                    L'ho voluto io.
                    Volevo che anche la semplicità di un
                    abbraccio acquistasse il valore di una
                    notte d'amore.
                    Voglio costruirmi i miei ricordi
                    alla perfezione senza sbagliare, per quanto
                    mi resteranno solo quelli a farmi
                    compagnia... Amo gli amici che
                    mi cercano solo per farsi ascoltare.
                    E io lì, a raccogliere storie... Le mie
                    storie le racconto a me stessa.
                    Agli altri regalo schegge del mio animo,
                    per dar loro l'illusione di conoscermi.
                    A te... qualcosa di più. Perché mi
                    parli con i silenzi.
                    Composta venerdì 11 dicembre 2009
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