Poesie personali


in Poesie (Poesie personali)

Ebano e avorio

Rapiti sensi, date a questa bocca il fervore di raccontare di lei,
del suo passaggio seppellito dalle onde,
e di un pianoforte sulla sabbia,
che penetrante scandiva quella musica immortale...
racconta, mio cuore, lo sforzo di sostenere il suo sguardo,
quando gli occhi di lei osservavano estasiandosi
le armonie del mio battere e levare sull'ebano e l'avorio...
rimembra, pensiero, dei giorni passati a tentar di replicare quei magici istanti
e racconta la poesia degli occhi d'una donna,
specchio di soave essenza.
Se sei sogno fammi dormire in eterno, fulgida passione,
se sei vita non impigrire i miei sensi, vivida enfasi,
or fantasticavo...
Le mie dita adesso calcano i caldi tasti, come allora,
e il tramonto riflette l'ultimo bagliore sullo scorcio del mare calmo,
eppure dei suoi passi sulla spiaggia non resta che lo spirito.
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    in Poesie (Poesie personali)

    L'indelebile

    Pagine di storia sulla colla, fissata nei pensieri,
    e che vorrei lavar via appena sale l'ultimo alito di vento,
    eppure non ti muovi, e t'immergi nel morboso ricordo
    che mi angoscia e neutralizza;
    temo per questo cuore,
    che pavido e claustrale ancora spera e mi percuote,
    protetto nel suo misero guscio di carne e ossa...
    manchi a questi occhi,
    splendida, stupida creatura
    e forse ad ogni parte di me,
    ad ogni tessera di questo corpo
    e in ogni squarcio della mia vita,
    solitario volo,
    gabbiano su questo oceano di memorie in burrasca
    travisate le mie ali,
    che arrancano per sostenersi nel cielo,
    mentre le onde di questa tempesta
    s'infrangono dure sugli scogli della mia memoria.
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      Lacrima di fiele

      Boccale, colmo di trattenute lacrime,
      amare come fiele, questo è ora il mio cuore...
      e sopportarlo è indegno... strano...
      osservarti mentre scomparivi
      e non carpire il tormento del vuoto
      nelle mie future notti,
      insonni,
      solitarie,
      come ombre senza memoria...
      come fantasmi tra lenzuoli al vento
      e le voci dei ricordi e del rimpianto,
      lasciate trasparire da una lacrima
      che si fa strada sulla guancia
      e muore sulle labbra...
      ora è l'amaro sulla bocca...
      quella stessa bocca che una volta
      aveva provato il miele.
      Ora è il ricordo ormai lontano
      di un sorriso
      con un volto sempre più alieno,
      sconosciuto...
      Non voltarti...
      guarda d'avanti a te,
      permettimi solo
      di sprecare ancora un momento
      per ricordarti,
      così come eri...
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        Mistral

        Parlami, sull'echeggiare di onde
        che cullano il mio lento, profondo respirarti,
        baciami, freddo Mistral,
        e scaglia la bianca schiuma di mare
        sull'arida scogliera...
        come trema l'erba, alle urla del vento,
        impetuoso, violento,
        sei così simile alla mia anima,
        fredda, incostante, incontenibile,
        nel suo vagabondare solitaria,
        assorta nell'infinita tempesta dei pensieri,
        troppo fugaci, repentini,
        eppur per un istante così chiari,
        pescatori e albatross si contendono l'ultima pesca
        prima di cercare l'effimero riparo
        forse è ora di rientrare...
        è bello ascoltarti mentre guardo alla finestra,
        e resto in ascolto, ammaliato,
        del prossimo ruggito di mare.
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          Romanticidio

          Misere e immobili giacciono sulla fredda terra
          le ultime vestigia di un consunto amore,
          spoglie di un gioco mortale,
          nemici in campi di battaglia,
          come pedine su di una pregiata scacchiera,
          fronteggiandoci invano,
          mentre l'odio e l'amore chiudevano la loro partita,
          senza vincitori, ne vinti...
          ora, solo i freddi corpi...
          affonda una volta ancora la tua lama nella piaga,
          e fremi alla vista del mio caldo sangue,
          fluido vitale, che sento, m'abbandona
          fluido mortale, per te che te ne nutri;
          trascinami giù con te verso l'abisso,
          e mentre il sole a oriente spegne la notte,
          spegni quest'ultima speme,
          che fioca ancora brilla dentro noi;
          soffia su quel petalo caduto
          e spazzalo lontano da te,
          illudiamoci per l'ultimo, impalpabile istante,
          e uccidiamo una volta per tutte
          questo guasto amore,
          vorticando nell'inferno,
          in un inutile, stupido romanticidio.
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            Anime animali

            Resta con me,
            quando la notte affoga la mente
            nel letargico torpore di un sonno senza sogni,
            e col latrato dei lupi nella fitta foresta
            vacilla l'ultimo barlume della ragione;

            stringiti a me,
            come se un uragano che nasce dovesse portarmi via,
            e avvolgiti con me, in un vortice di ardite passioni
            che travolge in un brutale coito
            anche l'ultimo degli annebbiati sensi;

            senti con me,
            come è dolce sprofondare nell'intensità del momento,
            quando due amanti diventano una cosa sola,
            ed effluvi animali imbastiscono l'aria;
            il piacere carnale diventa dolore, e il dolore piacere,
            e poi orgasmo, e poi dissolvenza dell'estasi;

            resta con me,
            quando i primi colori dell'aurora
            fanno l'amore con la notte,
            e il silenzio è rotto soltanto dai grilli
            e dal respiro affannato di due impetuosi amanti;

            rendi imperitura la magia del fugace istante, pelle di seta,
            ascolta il mistico suono del silenzio intorno e dentro di te,
            poi accosta il tuo viso sul mio petto
            e dormi sul tambureggiare del mio cuore.
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              Ballata triste

              E c'era la notte, e c'erano le stelle
              e poi c'eri tu, brillavi tra le belle
              posta al mio fianco, da un benevolo destino
              che il cuore mio impazziva, quando eri li vicino
              quando poi ci siam divisi, quando poi andasti via
              ti sei portata dietro quei momenti di magia
              mi hai lasciato la, senza fama e senza gloria
              ed ora mi è impossibile tradirne la memoria...

              che storia...

              e c'era il mare e c'erano le onde,
              grido un nome e solo l'eco mi risponde,
              guardo sempre nel profondo del passato,
              dove trovo solo il cuore mio malato,
              gravito da solo, satellite di niente,
              luna di una stella che ormai è un pianeta... trasparente.
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                in Poesie (Poesie personali)

                Eterea

                Dormi,
                fa del mio petto il tuo cuscino,
                mentre la notte mantellata di stelle
                rischiara la tua candida pelle di seta
                e l'eterno canto delle acque
                s'intona col tuo respiro, cadenzato e dolce;
                sogna,
                mentre il tuo corpo, nudo sul mio
                rivela la magia di una bellezza velata di giorno,
                e delle tue dolci curve, della tua esile essenza,
                del tuo essere fortemente donna,
                intensa,
                bella,
                eterea,
                a comporre una sinfonia con la natura tutt'intorno.
                Composta domenica 14 settembre 2008
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                  in Poesie (Poesie personali)

                  Senza parole

                  Cosa vuoi dirmi
                  quando tocchi i tuoi capelli
                  che danzano leggeri
                  alla musica della brezza del mare d'inverno?

                  Quando guardandoti,
                  sprofondo
                  nell'immenso dell'oceano dei tuoi occhi?

                  Quando mi riporti a galla, sfiorandomi le labbra,
                  ed io, naufrago sperduto in frammenti d'infinita bellezza,
                  precipito in cieli sconosciuti?

                  Cosa vuoi dirmi
                  quando la tua voce si libra dolce nell'aere,
                  unica chiave d'accesso per la Shangri La della mia mente?

                  Quando il tuo sorriso mi frantuma il cuore,
                  quando tutto il resto non esiste più
                  e quando inizi a danzare felice alla luce di un falò?

                  Che cosa vuoi dirmi
                  quando le parole non servono più
                  e mi lasci lì,
                  ebbro di te,
                  inerme di fronte a te
                  e senza parole?
                  Composta lunedì 8 settembre 2008
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                    Scritta da: Maurizio989
                    in Poesie (Poesie personali)

                    Un ragazzo e la sua vita in una foto

                    Il mio cuore
                    sta per scoppiare
                    in un pianto d'emozioni!

                    C'è un ragazzo
                    e la sua vita
                    in una foto

                    c'è chi piange il suo ricordo,
                    c'è chi stenta a trattenere
                    le sue lacrime d'amore

                    c'è chi si lascia andare
                    ad un fiume di parole
                    di fronte a quella vita
                    chiusa in un cassetto
                    ma che ha troppo ancor da dire

                    c'è chi si illumina nel viso
                    Guardando il suo sorriso

                    c'è un ragazzo
                    e c'è suo padre,
                    felice,
                    nonostante un'esistenza
                    segnata dalla sofferenza

                    c'è il mio cuore
                    stravolto da una tempesta

                    c'è il mio sguardo
                    che cerca di capire

                    c'è un mondo
                    che cerca di imparare

                    c'è un ragazzo
                    e la sua vita
                    in una foto.
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