Poesie personali


Scritta da: criscri
in Poesie (Poesie personali)

Di virginal manto

Di virginal manto diadema a me si porge
soave qual sol ch'ancor acerbo sorge
tra ali di supremi porticati e alberatura fiera
il santuario ch'alla devozion esorta sincera.
parmense conca che di beltà comprime 'l fiato
se' tu maestosa chiesa di Fontanellato
e meni in candor e spirito celestiale
l'alma fin verso la rocca di san Vitale.
di parmigian dimora e succulento culatello
di borghi se' regina ch'il guardo schiude al bello.
lieve s'adagia pur se d'austerità severa
su te 'l fresco vestito della sera
in cui Maria troneggia protettrice sanza fine
di quest'esister che tra fior viaggia e spine.
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    Scritta da: criscri
    in Poesie (Poesie personali)

    Lipizzano

    D'equina, innata regalità or  t'ergi
    criniera ch'a baciar s'appressa il vento
    dell'orgogliose tue falcate 'l prato aspergi
    negli zoccoli recando un antico sentimento.
    Arde 'l cavalier nel suo amorevole condurti
    cesello di natura in terra immacolata di Slovenia
    il guardo dello spettator sempre disia sedurti
    incantato a te rivolgesi dagl'occhi come in soave nenia.
    Canuto, marron o di grigior madido possiedi 'l manto
    ai tuoi figliol puledri dolcemente avvinto
    in guisa di trotto o di galoppo 'l correr tuo doni in canto
    a chi a' nitriti tuoi s'abbevera dall'emozione spinto.
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      Scritta da: criscri
      in Poesie (Poesie personali)

      Girandole

      Se d'incompribil vastità 'l guardo tuo troneggia
      librarsi lascial d'esplorar festante
      novel vergar dal cor all'uran echeggia
      di inesauribil pneuma e anco costante.
      Mai dell'arcan svelarsi scorgerai le girandole
      che madide son del suon delle dolci mandole
      che su ogne alma adagiasi di particular carezza
      e ne suscita l'ancor intonsa e gravida bellezza.
      Celansi esse nel gorgoglio del primitivo mare
      ove tra ittiche creature componesi e sussurri di lampare
      o da bizzarri e  alpini intarsi di neve montana
      sulle cui vette svelasi  ogne sembianza più ch'umana.
      Corteggian passione non meno che intelletto
      e il peregrinar scostante affascinano ancorchè imperfetto
      amale e in fattezze le rivedrai sempre rinnovellate
      queste girandole che vocazion serban d'esser incantate.
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        Scritta da: criscri
        in Poesie (Poesie personali)

        riso

        Di chicchi 'l prelibato prodigio effondesi
        festante e prelibato concerto in antro di fondine
        di vergine biancor germoglia e offresi
        e' l palato seduce di soavità senza fine.
        Or dell'antica Cina lo scorgi or di culla vercellese
        di natura e culinario universo è vanto
        per poveri e opulenti è sapor cortese
        e l'aroma suo l'aere avvolge in gran canto.
        Di seppie compagno oppur di zafferano
        esile  è da sciogliersi in delicata mano
        gusta allor uomo un sorso di celestial riso
        e la bocca tua scoprirà un picciol paradiso.
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          Scritta da: criscri
          in Poesie (Poesie personali)

          De' matematismi

          Assumon le forme armoniose movenze
          ch' in guisa scorgi di parabole e circonferenze
          vola 'l mental travaglio in indiavolate cifre indefesso
          dal cosmo del finito numero a quel del complesso.
          Ondeggi pitagorici, euclidee suggestioni
          ritratto son di quantità delle reali estensioni
          chè quant'intorno giace più e più ancor brilla
          se del misurarlo su d'esso adagi la scintilla.
          E peregrinasi allor tra ellissi e circolarità
          che amici più rendon i pianeti e le lor beltà
          spose son algebre e geometrie in altar di scienza
          e complici germoglian studi di funzioni
          e fascinosi campi d'esistenza.
          Rivelasi il cosmo in tutto 'l suo spumeggiar naturale
          da teoria di relatività avvinto e calcolo infinitesimale
          più non vi son angoli ch'incerti sien  e profani
          se legger li vuoi attraverso gli assi cartesiani.
          Aggiunger o sottrar, divider o moltiplicare
          il matematico idioma sempre ti saprà aiutare.
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            Scritta da: Joseph Zicchinella
            in Poesie (Poesie personali)

            L'accento diverso

            Il profumo dell'ulivo si confondo col mare
            quello scoglio riposa e di te sa qualcosa.
            Il ritorno, una festa, una strada, una chiesa, un amico lontano
            un pranzo infinito che adesso mi sembra un po' strano.
            Bambini che giocano ed il gioco è col verso, ma uno di loro ha l'accento diverso.
            È un destino comune che si rinnova nel tempo,
            anch'io avevo un amico, d'estate, con l'accento diverso.
            Poi, d'improvviso arriva la tua mano, che ritrovo più vecchia
            ma il cuore è lo stesso di una mamma che aspetta.
            Nella mano una carta che ha cambiato colore
            frutto d'anni di sacrificio e sudore
            la mia mano ritraggo, vorrei rifiutare
            ora ho bisogno solo di questo cielo e di questo mare.
            Poi la luna è la stessa, la possiamo guardare, insieme, dal posto dove devo ritornare.
            Nel viaggio m'accorgo che quella carta tu, me l'hai data lo stesso
            è nella tasca di quel bambino
            con l'accento diverso.
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              Scritta da: Alfio Tetto
              in Poesie (Poesie personali)

              Limbo

              Certi momenti della vita trascorrono in un limbo!
              L'attesa senza saper di aspettare.
              Né un passo indietro, né un passo avanti.
              inconsapevolmente ottuso e cieco.
              Gradualmente solo.
              Ipocritamente e falsamente fingo chi forse sono stato, e chi vorrei essere.
              Silenzioso apro gli occhi e comprendo ciò che già la coscienza sapeva,
              silenzioso li richiudo per far finta di nulla e mentre ancora decido... sono al tavolo da solo, anche oggi!
              Composta lunedì 10 agosto 2015
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                Scritta da: Alfio Tetto
                in Poesie (Poesie personali)

                Selene

                In una luce di Selene, appiattita, sbiadita, in una luce squartata; e l'odore turchese e ramato di salsedine.
                Il cielo è di passaggio, antico e appena nato, il vento è lieve, di salsedine ramato.
                Attendo disonesto il tempo che brandisce il mio tempo per imbroglio, e non confesso facili sorrisi a soggetto, sotto una luce di Selene, sbiadita e senza pathos.
                Composta domenica 31 luglio 2016
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                  in Poesie (Poesie personali)

                  Tempesta di mare

                  In piena calura
                  ci vorrebbe un rinfresco
                  davvero speciale
                  e dinanzi mi appari
                  Sirena del mare
                  sulle cui dolci onde
                  è bello veleggiare
                  al suono di quel canto
                  che t'invita a sognare
                  e all'istante la mente
                  comincia a vaneggiare.
                  Dall'azzurro cristallino
                  delle profondità marine
                  sotto un sole sfavillante
                  sali pure sulla barca
                  ma appena ti tocco
                  è tempesta marina.
                  Alla mercè dei flutti
                  per la furia dei venti
                  mi rimetto a distanza
                  e ritorna la calma...
                  conviene verseggiare!
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