Poesie personali


Scritta da: Marilisa Menegatti
in Poesie (Poesie personali)

Rabbia

La rabbia
è solo una coscienza celata
in una vita di negazioni.
Le menti ribelli
vengono assopite
per esser gestite.
La follia
è una condizione.
Un limite umano
soffocato dal sistema.
La violenta sensazione
d'esser infermi
privi di logica e senso.
Resta l'oblìo
in questa testa
resta la violenza insensata
per assopirmi.
E di me
rimane
il nulla
come nubi dissolte
tra montagne innevate.
Composta sabato 18 agosto 2018
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    in Poesie (Poesie personali)

    Quattro mura

    Solo
    Tra quattro mura
    Una stilla giace sulla sabbia

    Buio
    Tra quattro mura
    Riecheggia il silenzio nelle vuote stanze

    Perso
    Tra quattro mura
    Osservo da lontano una fiamma smarrita
    Forse mai provata

    Freddo
    Tra quattro mura
    Il tepore di un sole passato si va spegnendo
    Assaporando il bianco della luna

    Triste
    Tra quattro mura
    Gocce sulla vecchia scala color di foglia
    Ma lacrime sulla mia pelle

    Inesorabile
    Tra quattro mura
    Mi struggo nell'attimo di una scintilla
    Mentre la piuma scorre lenta sulla tela

    Silente
    Tra quattro mura
    Vento disperso tra i boschi
    Che trova nell'eterno dolore la sua fine

    Inerme
    Tra quattro mura
    Gabbia o fortezza
    Loculo dei miei pensieri

    Vuoto
    Tra quattro mura
    Un guscio senz'anima
    Nel futile opporsi
    All'incessante scorrere dei grani

    Stanco
    Tra quattro mura
    Cuor che non trova dimora
    Rincasato nel grigiume
    Dopo l'ultimo diniego

    Vecchio
    Tra quattro mura
    Lasciato trasportare dal tempo
    M'abbandono alle stagioni
    Nelle mani dell'aere

    Fine
    In quattro mura
    Sipario.
    Composta sabato 4 agosto 2018
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      Scritta da: Anyma
      in Poesie (Poesie personali)
      Libero il mio pensiero
      simile al volo di un gabbiano,
      scandaglia il cielo e stende le sue ali al futuro.

      Denudata la mia essenza al mare,
      tra emozioni velate,
      rivelo ad esso poesie con rime sospese,
      sogni defraudati che ho stretto al petto
      umiliati da speranze distorte

      E dalla profonda remota notte,
      nella dolce carezza della brezza
      al centro della mia anima,
      nella pienezza del mio essere
      il respiro calmo dell'alba di un nuovo giorno.
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        Scritta da: Romana
        in Poesie (Poesie personali)

        Cuori nella mia mano

        Stringo nella mia mano
        cuori che con il loro battito
        mi fanno sentire viva, sono
        cuori a me cari, cuori che
        hanno illuminato i giorni
        della mia vita, le loro voci
        prendono forma, mentre i miei
        ricordi ritornano nitidi.
        La mia mano appoggiata delicatamente
        su l'erba e foglie ingiallite stringe ad uno ad uno
        quei cuori mentre una lacrima scende piano, piano
        silenziosa sul mio volto. Oh... cuori a me cari che non
        siete più qui con me, non fate più parte della vita, siete
        leggeri come ali di farfalla. Oh... cuori vi ho chiamati in questo
        giorno di sole su ad un prato verde mentre la mia mente saliva
        sempre più su, in alto nel cielo, ora siete qui nella mia mano
        cuori piccoli cuori, vi accarezzo ad uno ad uno, vi lascio il bacio
        della vita.
        Composta lunedì 6 agosto 2018
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          Scritta da: Thislessico
          in Poesie (Poesie personali)

          Niagara

          Nudo
          Gucci
          crudo
          Sushi
          Illudo lussi
          Serate torride
          Camel morbide
          ribalto le orbite
          sono ospite
          in queste ore torbide
          se dentro dormono
          dentro c'ho un organo
          tiro su i pensieri con l'argano
          neorealista come la Mangano
          esprimo il dissenso per me stesso
          da un eccesso al resto
          da un processo al testo
          che se sapessi quanto è spesso
          eviterei di rendere tutto più complesso
          colo
          mascara
          scolo
          Niagara.
          Composta lunedì 6 agosto 2018
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            Scritta da: Andrea Calcagnile
            in Poesie (Poesie personali)

            Madre terra

            Oh mia amata terra
            quanto ti adoro!
            Sei unica, sei il mio dio.
            Madre terra,
            tanti benefici mi hai regalato,
            ho avuto in cambio
            una fortuna imponente.
            Madre terra,
            tanti bei campi possiedi,
            li scuto tutti
            come se stessi leggendo,
            contemplo tutto felicemente.
            Madre terra,
            sono andato in vari posti,
            ma nessuno mi ha mai colmato
            come riesci a colmarmi tu.
            Ho viaggiato dentro di te,
            grazie alla forza del vento
            che mi sospingeva
            e ristorava la mia mente.
            Quanto amo guardare l'aurora!
            Quanto amo guardare il tramonto!
            Quando dà il cambio alle stelle.
            Null'altro potrà mai colmare di gioia
            il mio cuore, solo la mia terra.
            Sono in un mondo diverso,
            i giorni volavano via
            speditamente.
            Non sono ancora morto,
            continuerò in eterno
            a vivere nella mia terra
            che mi ha regalato tante avventure,
            tanti dolori e tanta felicità,
            mi ha donato un'altra vita.
            Quando morirò,
            nuovamente rinascerò
            nella mia amata terra.
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              Scritta da: Andrea Calcagnile
              in Poesie (Poesie personali)

              Piccolina

              Quella notte,
              forse quella maledetta notte
              avrei potuto salvarti,
              ma non ce l'ho fatta.
              Colpa del sonno o dei sogni,
              colpa della pigrizia
              o della mente che a volte non ragiona.
              Chissà chi ti ha uccisa,
              chissà come sei morta,
              può darsi che sia stato
              un cane randagio
              o la tua infausta malattia.
              Hai sofferto e a volte hai gioito,
              ti abbiamo amata come una figlia,
              eri ammaliante.
              I tuoi amici erano sempre al tuo fianco
              e dividevano con te ogni bocconcino,
              contemplarvi era una cosa indescrivibile.
              Quel giorno il cielo era nero,
              le nuvole coprivano le stelle e la luna,
              ma una stella forse avrebbe potuto avvisarmi
              del tragico evento che stava per accadere.
              I ricordi, rimangono i ricordi,
              non ti scorderò mai,
              nemmeno tra mille anni,
              la mia anima incontrerà la tua,
              a presto piccolina mia.
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                Scritta da: Andrea Calcagnile
                in Poesie (Poesie personali)

                Sole

                Spensierato è il sole splendente,
                è sempre attaccato al cielo posato
                col suo sguardo felice e ardente,
                ammira da lassù, incantato.

                Immoto regna di mattina,
                ci saluta con i suoi raggi,
                scioglie la fredda brina
                e sostenta tutti i paesaggi.

                Lo ringraziano persino i fiori,
                loro sono veri e unici amici,
                loro sembrano mirabili cori
                e dicono al sole che non ha nemici.

                Quel volto così rotondo
                è saturo di puro godimento,
                danzano in quel girotondo
                i volatili e il loro gradimento.

                Sole, che ci realizzi nel lavoro,
                nella magnificenza e nell'amore,
                sei la stella più bella di colore oro,
                colmi di gaiezza il nostro cuore.

                Con gli occhi ti vezzeggerò in eterno,
                contemplerò l'effigie del tuo viso,
                sarai per sempre nel nostro interno,
                per tutti noi sei il miglior paradiso.
                Composta sabato 31 gennaio 2015
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                  Scritta da: Andrea Calcagnile
                  in Poesie (Poesie personali)

                  Vorrei essere un gatto

                  Vorrei essere un gatto,
                  per correre libero senza pensieri,
                  per suscitare gaiezza
                  a chi mi contempla
                  grazie all'inestimabile tenerezza,
                  per amare i miei padroni
                  senza farglielo notare.
                  Vorrei essere un gatto,
                  per sfrecciare nei campi
                  come se stessi volando,
                  per non avere bisogno di vizi
                  e per avere la pelle colorata.
                  Un gatto non vive a lungo,
                  perché a lui conta essere libero,
                  e la libertà è ciò che serve
                  per vivere spensieratamente.
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