Scritta da: Giuliano 49
in Poesie (Poesie personali)
Attimi
che feriscono il cuore
che rimarginano ferite
che donano luce.
Attimi tra i fiori che sbocciano
felici di vederci
vicini.
Composta sabato 6 ottobre 2018
Attimi
che feriscono il cuore
che rimarginano ferite
che donano luce.
Attimi tra i fiori che sbocciano
felici di vederci
vicini.
Lettere del giorno
sfiorano le tue labbra,
tracciano ricordi,
sono un nido di parole
che si porta via il vento,
sono carezze pallide e silenziose
sul muro di un giardino,
sono il desiderio che svanisce
per ricomporsi
come rugiada del mattino
sul tuo amato volto
di donna.
C'è un gomitolo
di sentimenti
per ogni cuore,
c'è una vita
meravigliosa
per ognuno di noi,
c'è la fantasia
clemente fanciulla
che vuol farsi toccare
in ogni attimo
per posare con leggerezza
le parole.
Autunno,
stagione magica,
profumata di foglie
dorate dal sole,
alcune ancora
sospese al ramo,
altre, già cadute,
riposano tra l'erba
ancora verde
Tra poco nell'aria
profumo
di caldarroste
a richiamare alla mente
ricordi d'infanzia.
Io sono l'autunno silenzioso
chi ha paura di me?
Arrossisco ogni foglia e ogni cespuglio
porto tanti frutti succosi e dolci
sono meditativo e saggio,
ordino agli alberi di spogliarsi del loro fogliame
porto con me un carosello di colori,
molte lacrime dal cielo e vento che sbuffa
armonia di passi fruscianti, nel tempo che passa,
osservare le fronde che si staccano dagli alberi
cosa c'è di più bello?
La luce diventa più breve, cerchiamo il calore di casa
tra la quiete, il riposo, la comprensione,
i colori bruciano nella foresta, intensi e leggeri,
sussurrano le foglie, prima di posarsi sulla terra,
bisbigliano amore fino alla fine.
Mentre il sole
tinge di rosa
le colline,
oggi le mie lacerazioni
interiori
hanno
un sapore "rock".
Di dura roccia
È questa
musica dell'alba,
fatta di silenzi,
boati,
deliri
stralunati...
Ogni giorno ringrazia Dio.
Ogni giorno bacia il tuo bambino.
Ogni giorno ringrazia Dio che hai visto sorgere il sole,
che hai visto il tramonto.
Al calar della sera ringrazia Dio della bella giornata,
anche se sei stanca,
anche se sono passati gli anni,
anche se la pelle si è avvizzita,
ringrazia sempre Dio quant'è bella la vita.
Oggi facciamo delle corse irrefrenabili.
La società si è divisa a metà,
donne e donne,
chi continua a conservare,
chi svuota i cassetti e vuole sempre comprare.
Le case lucidate,
i cellulari all'ultimo grido.
Alcune di loro sono tutte imbellettate,
i bar pieni di alcune riviste,
alcune di loro per fare conquiste.
Questa è una grande facciata di una società male ossigenata.
Mi verrebbe da dire; stavamo meglio quando stavamo peggio,
senza vizzi e falsa lussuria,
la donna pulita e vera.
Il vento sfiora i nostri capelli. Il vento sfiora la pelle, il mio viso, il tempo passa e tu ci sei. Noi ci siamo. Il tempo. Nascondere il proprio dispiacere di non essere più quella che ero. Dall'imbarazzo totale di cosa sono oggi cerco di nascondere al mondo ma il mondo ha occhi penetranti, occhi insidiosi, occhi che scrutano il mio imbarazzo, non voglio pietà, non voglio sentirmi dire mi dispiace, voglio essere trattata come sempre, voglio sentirmi Ada di sempre. Non lasciatemi rinunciare alla vita con il sorriso di sempre, lei è mia.
L'ammiro incantata
per aria fluttuare,
leggera leggera
continua a volare.
Non è che un istante
la sua vita breve.
Esplode e si posa
sulla terra lieve.
Così finisce
un'altra illusione.
I sogni miei
son bolle di sapone.