Poesie personali


in Poesie (Poesie personali)

Inutile

Inutile
In un mondo senza senso
Ancora qui
In una notte senza tempo
Sei con me
e una fame mi assale
Fragile
Come dormirò?

Non te ne andrai
Per stanotte sono viva
Tu che ne sai
Corro e vado alla deriva
e non so più sognare
Persa nel mio batticuore
La mia mente scorre avanti inesorabile
e si ferma nelle mie braccia vuote

Cercherò di prenderti la mano
Cercherò di dirti che ti amo
e sparirò se me lo chiederai
Non proverò più a parlare
a volte può fare troppo male...

Immobile
Per non rovinare tutto
Non credere
Che le parole bastino a capire
Aspetterai
Ancora un altro giorno, un'ora
Perché lo sai non è il momento, ancora no
Se domani, però...

Sei nel sole, la pioggia, il vento, il mare
Sei un delirio che non conosce parole
Sei nell'aria, respiro te
e mi preparo a un'altra lacrima
Per noi

Inutile
Corro e vado alla deriva
e fragile
Per stanotte ancora viva.
Composta sabato 28 novembre 2009
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    Scritta da: Leandro Mancino
    in Poesie (Poesie personali)

    La mia pelle si ribella

    La mia pelle si ribella,
    non accetta più una stella,
    come meta che sfavilla,
    in un cielo che cancella
    il mio pensiero che decolla.

    Non c'è modo di uscire,
    non posso abbellire
    spazi bui come la mia mente per poi abolire
    leggi enormi contro cui agire
    senza poter capire
    che una realtà diversa bisogna concepire.
    Per poter costruire
    e non più coprire.
    Questo mondo è da demolire
    e non si può che eseguire
    senza dormire
    il comando di custodire
    il nostro avvenire.

    Aiutami a pensare,
    al futuro da inventare,
    alla vita da volere,
    senza abusare.
    E la mia tristezza sviare
    che mi vuol pedinare
    ed il cuore perforare.
    Composta martedì 17 novembre 2009
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      Scritta da: heavypigeon
      in Poesie (Poesie personali)

      Un triangolo chiamato sorriso

      Turbini e stratagemmi
      Stanotte, magnifica nella forma e nel colore
      Ti porterà le mie parole
      Lievi accarezzeranno il tuo sonno
      Foglia d'ottobre al levante coraggioso
      Sbatte la porta dei miei ricordi
      Da quand'ero bambino
      Che sognavo e piangevo
      Commosso dalla madre di un giovane puledro
      Nascosto ai miei occhi indiscreti di figlio d'Adamo
      Ed ora che vivo e piango
      La gioia di spiare il tuo corpo
      Nudo all'ombra delle tua anima
      Come una metafora mancante al grande poeta
      Ti spio e tu sorridi...
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        Scritta da: heavypigeon
        in Poesie (Poesie personali)

        Canto di buona notte

        Dormi serena
        Le mie mani in fumo
        Ti stringono ancora
        Ti cullano ancora
        Stringiti alla tua stella
        Appanna gli occhi
        Le mie dita dolci
        Violano, conquistano
        Sfiorano il tuo sonno
        Proteggono il tuo sogno
        Emozione che provo
        Emozione che sento
        Niente importa
        Nulla conta
        Io e te
        Scena immaginata
        Dormi serena
        Cullati serena
        Cullati regina.
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          Scritta da: heavypigeon
          in Poesie (Poesie personali)

          Bastano tre pensieri

          Ultimo sospiro da un bicchiere
          Una notte bianca
          Che lenta non trascorre
          Seduto tra favole e pensieri
          Di continuo a te ricorro
          Lontana... come sei lontana
          Eppure io ti sento
          Mi giro e non ti vedo
          Sfiori la mia matita
          Amorevole dolcezza
          Alla ricerca del mio affetto
          Madre è un nome di Dio
          Un bimbo che non parla
          Prega solo con i gesti
          Madre è la sua unica preghiera.
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            Scritta da: horsefriend
            in Poesie (Poesie personali)

            Polittico

            Invola il vento già i capelli d'oro
            dell'estate e una resta ti sorprendo
            d'avena, in filigrana a ricamare
            la chioma tua pensosa sul mistero
            palpitante nel grembo.

            La tua dolcezza mesta di madonna
            senese del trecento mi seduce
            nel polittico d'oro d'un pagliaio
            deserto, ove tua madre illuminava
            una pepita d'oro di gallina
            a gridare il miracolo nell'alba
            e tu bambina e le sorelle in corsa,
            le stelle e i sogni infranti d'allegria.

            Ma pure quell'arista nei tuoi ricci
            è un ago che trafigge il tuo sorriso
            e gonne nere mi evochi velandomi
            la fiaba, e ventri gonfi lungo i solchi
            e cuori in pena al respiro di culle,
            talami diacci di vedove bianche
            a baciare esangui
            labbra di carta.

            E non più dea ti miro ma sorella
            di pena in questo viaggio,
            Anna che stai per darmi il terzo grido
            di fede nella vita, mentre il vento
            invola già i capelli dell'estate.
            Composta lunedì 10 luglio 2000
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              Scritta da: horsefriend
              in Poesie (Poesie personali)

              MiniMinor UD 859773

              A chii-iì
              sorriderò... Leali in terzinato
              dal mangianastri
              sulla spalla di lui perduta lei
              col pendulo peluche a dirgli
              ti amo
              ad ogni sbalzo della provinciale

              Poi Baglioni a tenerli stretti stretti
              e Battisti coi versi di Mogol
              cosa vuol dir sono una donna ormai

              e l'assurdo
              di un urlo
              in Kawasaki
              che piomba deragliando sul lunotto

              Un rallenty di fari anabbaglianti
              le luci che sognavano nel duomo
              una sirena l'organo ed il coro
              la notte ha preparato
              mentre d'un telo bianco li ricopre
              e di stelle
              sposando i due peynet
              sul talamo d'asfalto
              in casto petting.
              Composta mercoledì 28 novembre 2007
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                Scritta da: Antonio Prencipe
                in Poesie (Poesie personali)

                Via d'uscita

                Tu lì ed io qui
                mentre il cielo affonda
                e Dio non guarda più.
                Occhi verso l'alto, cuore in basso
                e la vita sembra un film senza fine.
                Siamo qui in quest'alba,
                in questo orizzonte,
                in questa casa di cristallo chiusi
                tra la pazzia e la voglia di sparire
                dietro quella nuvola
                che lentamente divora i nostri sogni,
                Ci rincontreremo sulla luna e insieme
                spareremo al sole.
                Ho perso il tuo inizio dietro quella stella
                e tu vita mi hai perso dietro quell'attimo,
                quel raggio di sole che mi penetra e
                mi porta via dalla ragione verso quella
                via d'uscita che tanto abbiamo atteso.
                Composta venerdì 27 novembre 2009
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