Poesie personali


in Poesie (Poesie personali)

Elogio della pazzia

Sogno amori mai vissuti
vedo colori d'altri mondi
invidio chi parla all'aria
e chi attende una risposta
dalle nuvole.

Se tu rincorri il vento
se odi il mormorio delle stelle
se affidi al mare i tuoi segreti
io ti amo,

se credi nelle fate
se vivi tra le nuvole
se sogni l'impossibile
siamo amici,

perché io amo
chi corre incontro
a niente!
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    Scritta da: Daniele S.
    in Poesie (Poesie personali)

    Geranio rosso

    Nessuno nel mio quartiere

    e in nessun altro
    Ha braccia sufficientemente muscolose per fermare le mie ore
    Quelle più semplici e leggere.

    Non incontrerò mai nessuno
    Anche se percorrerò tutte le vie del mondo
    Che mi fermerà
    e con la faccia sorridente
    Simpatica

    Allungherà le braccia e mi ridarà quel tempo sprecato.

    Ad aspettare treni, a pregare,
    a cambiare canale,

    a urlare a degli stupidi inquilini,

    la speranza di vedere allontanarsi l'idiozia
    è debolissima,

    forse neanche esiste

    parlo ad un geranio rosso
    mentre giù in strada una bellissima ragazza porta a passeggio il suo piccolo cane

    mi incanta la vivacità

    della bellissima ragazza che porta a passeggio il suo piccolo cade.
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      Scritta da: Pablo
      in Poesie (Poesie personali)
      Ottuso mostro
      la parola vacilla e si districa
      lebbrose intenzioni si svolgono
      si sciupano nei corridoi quotidiani
      nere acque
      lo sguardo s'inclina disincarnato
      nel prevalente pudore
      le rosse colline di viti
      si sono dissolte
      nelle nebbie degli anni
      restano simulacri non fungibili
      di corse strappate al pomeriggio
      le stagioni gemmanti
      si celano alle spalle

      decadenti memorie si diventa
      in sussurrate precoci apatie
      ma fummo sempre precoci
      non so se vanto
      o irrimediabili vanità

      ma così è stato,
      un improbabile esistere
      malamente declinato
      per frettolosi viottoli in superficie.
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        Scritta da: ivo73
        in Poesie (Poesie personali)

        Io e Lei

        Qui l'orizzonte sembra più vicino,
        dove la luce incontra il buio,
        ed il cuore si colora di carestia.

        Qui ho sentito vibrare una voce
        sussurrare agli gnomi che corrono le foreste.

        Qui il mio e il tuo corpo sono follia...

        ... scorre...
        ... l'estranea...

        Si è chianata su di me
        come gocce di goduria,
        respira rarefatta tra il calore della pelle...

        Si è nutrita di me
        bagnata di vergogna dove la mano sente il suo sapore,
        come sfinge che conquista il mondo in una notte...

        Si è voltata dietro di me,
        discrepanze di Settembre a lodare malattia...

        Disma si piegò alle forze del destino,
        e il disprezzo fu totale.

        Il disperato mio riposo è una voglia passeggera,
        ta il nulla e la speranza di un corpo che si muove.

        Si è specchiata dentro di me...

        Piangono le stelle...
        ... scorre...
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          in Poesie (Poesie personali)

          Prima della ricchezza

          Prima di diventare ricco
          ricordati che sei sempre un uomo. Prima,
          e che le burrasche della ricchezza
          non sono meno difficili da vincere
          di quelle della povertà
          e che la ricchezza
          può essere un uragano
          che spazza via quello
          che di più prezioso sei,
          per darti in cambio solo ciò
          che di prezioso hai.
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            Scritta da: Pablo
            in Poesie (Poesie personali)
            Di tremore in tremore
            s'allontanava l'intima luce
            si scolorivano i bordi delle giornate
            lunghe ringhiere in ombra
            di accatastati libri variopinti,

            età passanti nei canali inconsapevoli
            cedevoli al moto inerziale
            lungo una retta invisibile
            con velocità costante di soffocati sussulti
            di materia di per se stessa immobile
            agitatasi nella geometria spazio-temporale
            invasa dal tessuto connettivo liquido
            circolante in un sistema chiuso
            ricco di acqua
            per ricordarci che tutti
            fummo pesci,
            blocchi primordiali della Via lattea.
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              in Poesie (Poesie personali)

              Piedi nudi

              Oltre ogni ostacolo
              siamo stati corridori
              in questo esistere,
              ci siamo rincorsi
              e attesi,
              ci siamo superati
              e ci siamo lasciati indietro,
              reciprocamente.
              E quante volte
              ci siamo fermati. Soli.
              Si può camminare
              affiancati e liberi
              o sprecare i passi
              maturi di vita.

              A piedi nudi
              il residuo tragitto.
              Passeggiando in pianura.
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                Scritta da: ivo73
                in Poesie (Poesie personali)

                Il Re del Mondo

                Non conosco i tuoi occhi perché sono solo sguardi,
                non conosco la tua bocca perché sono solo baci,
                non conosco le tue mani perché in fondo sono fredde.

                Rotola la vita e sembra quasi un paradiso,
                ma nessuno si nasconde... e vorrei essere vivo.

                Tante né ho viste tutte uguali nell'attesa,
                di trovare una speranza mentre forte spinge il cuore.

                Sono solo... come sempre... destino mio nemico...
                Com'è fredda questa notte, crocette di prigione.

                Io non parlo, io non grido, io non ascolto, io non penso,
                sono un Baudelaire... cosa sente il mio respiro...
                Odio poco, odio tanto, odio tutti, odio m...

                Rotola la vita e sembra quasi un inferno,
                ma tutti sono qua... e vorrei dormire come un parassita.

                È dolce, è lieve, è unico ma non conviene,
                non correte stanotte, non riesco a contare...
                Quante sagome di luce sono cariche d'amore.

                Vi prego quasi in coro, aiutate le mie vesti... vi prego...
                Spengo.

                Che silenzio questa sera, com'è duro il dolore del mio fare...
                Fuoco e inferno senza carbone nel camino,
                pachiderma di fortuna come falangi di sudore,
                fumo, erba e forestieri per colline di stivali.

                Vagina senza voglia di trovare il mio futuro...
                Lenta scende sdrucciolevole malattia di bere le speranze,
                nello schizzo di un piccolo bicchiere.

                Siete quattro forestieri di un tormento ormai accerchiato,
                perché linda di colore è la maglia di rossetto.

                Sono solo le due... e due...
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                  Scritta da: ivo73
                  in Poesie (Poesie personali)

                  Lo Specchio

                  Imponente ed estenuante come oscure paratie,
                  diadema di vita.

                  Soste di luce nei confini di vanità,
                  solitaria panchina di voci lontane.

                  Imponente ed estenuante d'indole erversa,
                  inibizione di tempo.

                  Mare perenne di convulsa fantasia,
                  viale proibito d'illogico pensiero.

                  Imponente ed estenuante di un gusto quasi assente,
                  calvario feticista.

                  Sofferte ottusità di spazi indefiniti,
                  libertà vai vagando tra le immense mie paro.

                  Morte, imponente ed estenuante, pietosa l follia.
                  Sola al mondo celebrata fulgida costanza,
                  chiudi gli occhi alle lodi color sangue.

                  Imponente ed estenuante sgorga il mio fango...
                  Composta domenica 2 dicembre 2007
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                    in Poesie (Poesie personali)

                    Dove gli aerei volano basso

                    Ho visto un posto dove gli aerei volano basso
                    e i bambini non hanno sogni
                    Ho visto e non avrei voluto vedere
                    perché ai miei occhi di bambina
                    è apparso il più squallido dei mondi.
                    Ho visto e non potrò dimenticare,
                    i miei occhi non sono più ottenebrati dall'innocenza infantile
                    ma portano le lenti troppo nitide della realtà.
                    Composta martedì 3 novembre 2009
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