Poesie personali


Scritta da: Renato Palumbo
in Poesie (Poesie personali)

Il vento, padrone dei miei pensieri!

Ho cercato i colori della vita al di là del cuore,
e vi ho trovato silenzi infiniti e i loro echi
mi riempivano la mente!
Ed ora che il tempo è padrone dei miei respiri mi
guardo intorno in cerca di improbabili appigli!
I miei piedi nudi calpestano
corpi inermi che mi fissano e mi
conducono alle primitive esperienze, sono senza luce...
Lame d'acciaio che mi porto addosso!
Intanto il vento spazza via
dal mio pugno chiuso gli ultimi granelli di sabbia ed io
resto privo di pensieri
a fissare la mia mano nuda!
Composta martedì 24 novembre 2009
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    in Poesie (Poesie personali)
    Il volo libero di una foglia,
    i passi confusi di uno sguardo perso...
    e tutto intorno una coperta di... silenzi... brividi... rabbia
    ed io... e i miei pensieri
    ed io e il mio futuro,
    non più spettatori immobili, ma materia in movimento...
    ora senza più scusa, senza più attenuanti...
    ora ci sono io, solo io...
    con le mie scelte e i miei fatti e forse con un po' di paura...
    per un domani...
    da costruire tra una briciola di terra in un campo di nebbia.
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      Scritta da: Maat95
      in Poesie (Poesie personali)

      Come un fiore d'agrifoglio

      Dopo tutto questo cianciare, cos'altro dire!?

      Poco mi affascina di questo mondo
      di cui sono solo una controfigura,
      uno di passaggio...

      come lo sono la vita e la morte.
      Infatti quest'ultima sta qui solo per ammazzare il tempo,
      finisce chiunque per non finire se stessa.

      Io mi chiedo:
      perché la vita ha fine e la morte no?
      Perché tutta questa paura affligge le menti umane?

      Ma ricordo che un giorno un fiore mi disse:
      "la vita è come un fiore d'agrifoglio,
      non punge, non ferisce".
      Composta sabato 14 novembre 2009
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        Scritta da: Vanio Garbujo
        in Poesie (Poesie personali)

        Terra Santa

        Le acque intessono le tue lodi.

        Le piccole onde si infrangono
        sulla sabbia

        e nei sassi e intonano narrazioni

        e disegnano visioni nel cielo

        e le fronde

        e le foglie degli alberi

        e i rami vengono pizzicati dalla brezza

        leggera
        cantando all'unisono
        con l'intera Creazione.

        E Tu,
        qui seduto,
        a gustare la cura per l'Uomo
        che si estende nel tuo cuore
        sino a straripare...

        e dagli occhi l'allegrezza
        che dipinge il cielo
        di un sole accecante
        e riscalda l'anima
        per la tua Amante Commozione.
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          Scritta da: yae88
          in Poesie (Poesie personali)

          The Time Warp Again!

          Anche questa discreta faccia
          se ne andrà
          e quando se ne andrà
          sarò una Maddalena
          coi denti ingialliti
          e ripudiata.
          Orba, storpia, deforme
          in un'abbaino uvaceo
          stretta da
          lenzuoli acrilici;
          immaginando
          gipsoteche
          troppo umide,
          lepide.

          Lontana
          un'acufene continua e
          tormentata
          proveniente
          dai fossi delle Veneri.
          Invano cercano di attirare
          l'attenzione su di sé;
          bellezza
          destinata a una fruizione limitata.
          Composta martedì 10 novembre 2009
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            Scritta da: aura_85
            in Poesie (Poesie personali)

            Nel fondo, profondo

            Anni delle anime innamorate, giungete!
            Dove solo nella costellazione delle stelle si poteva decifrare il destino degli esseri ed orme di migliaia di sogni lieti determinavano una chiarezza tanto limpida al cospetto di Eros.
            Rabbia, acqua e fuoco,
            soffiavano tra i venti che accarezzavano le tundre irlandesi.
            I monsoni d'Oriente bramavano il freddo nordico che spirava a dieci nodi.
            Muore, moriva la normalità,
            negli sguardi
            Giungeva al suo compimento il peccato,
            una volta incontrate le sue labbra.
            Bellissimo inizio di contorto piacere,
            strana, viscida la mente, che fingeva, ignorando il brivido.
            Ogni momento ne comprendevo l'estro e la sua somoglianza al mio.
            Subdolo il ritmo dell'ansia al movimento colorato dell'apprezzamento.
            Una melodia scritta al tatto.
            Nella forma di un cristallo alla prima luce di Marzo, non può esistere nulla.
            Insiemi vuoti privi di uguali elementi: fiato, palpitante respiro, carne contratta.
            Nel fondo, profondo, di un pianto di chi non sa ridere non ne esiste l'origine,
            Nel fondo di un ricordo di chi non ha memoria non esiste una mente
            Dietro la magia di chi non conosce incantesimi non esiste alcun mago.
            Nel profondo più osuro dell'anima di chi è impazzito d'amore esiste un uomo mai amato.
            Composta mercoledì 25 novembre 2009
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              Scritta da: maga58
              in Poesie (Poesie personali)

              A mia madre

              Capelli bianchi incorniceranno il tuo volto dolcissimo,
              occhiaie sempre più profonde
              renderanno ancora più evidente la luminosità del tuo sguardo
              che denuncerà la fatica di anni.
              Il tuo cedere diventerà incerto, le tue mani tremanti,
              tutto di te cambierà e denuncerà la tua stanchezza,
              ma io ti ricorderò come sei ora e come da sempre io ti ricordo.
              Sì, dolce e tenero sarà il mio pensiero di Te.
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                Scritta da: harrybar2009
                in Poesie (Poesie personali)

                L'amante nei sogni

                Quando mi vieni a trovare,
                di notte, fai piano.
                Mi piace sentire il tuo respiro caldo
                dietro l'orecchio
                poco prima che le tue braccia forti
                e il tuo corpo
                mi abbraccino per farmi sentire
                quanto fisicamente mi comprendi.
                Quel tuo abbraccio mi copre,
                mi trattiene, mi consola,
                mi cerca e mi trova,
                mi protegge dai brutti pensieri.
                Quando entri nei miei sogni, di notte, fai piano.
                E restaci a lungo, più a lungo che puoi.
                I miei sogni sono fragili come bolle di sapone,
                sebbene bramino volare alti,
                e un raggio di luce del mattino li uccide.
                Quando mi baci, prima di andar via, di notte,
                fa che nel tuo bacio ci sia
                tutto quello che non abbiamo potuto dire
                tutto quello che non abbiamo avuto il tempo di fare
                godere insieme
                e fa che tutto questo resti con me
                che si perda nel mio respiro
                fino a quando, notte dopo notte, ti ritroverò.
                Cosicché, quando il sole del mattino
                mi farà aprire gli occhi,
                ritrovi l'ombra beffarda del tuo bacio
                sul mio viso.
                Composta lunedì 4 dicembre 2006
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                  Scritta da: piccolaelo
                  in Poesie (Poesie personali)

                  L'aldilà

                  C'è un senso di pace qui fra le nuvole,
                  seguo un sentiero che non so dove mi condurrà,
                  sono circondata da batuffoli vaporosi colorati di bianco,
                  ogni tanto ne accarezzo uno per vedere che sensazione mi dà...
                  un immenso calore e torpore che mi da sicurezza interiore.
                  Il sentiero...
                  giunto alla fine,
                  mi traccia un breve percorso da fare per arrivare alla "casa",
                  che raggiungo in pochi minuti.
                  Le porte di un grande regno vengono spalancate e una forza mi spinge all'interno di essa conducendomi al cospetto di un signore
                  barbuto e con l'aria da chi sa chi sei.
                  Il Signore di tutti i signori
                  mi mostra un'alternativa.
                  La Terra,
                  in mezzo a un branco di lupi come loro lupo,
                  o un giro agli inferi senza viaggio di ritorno.
                  Senza pensarci lo guardo...
                  fisso e punto il dito sugli inferi,
                  il Signore mi guarda e sorride
                  mi accontenta, e così...
                  la mia nuova vita inizia così.
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