Poesie personali


Scritta da: albix
in Poesie (Poesie personali)

Prologo al Vangelo di Luca

Prologo
vv 1-4

Poiché molti hanno posto mano a stendere
Un resoconto degli avvenimenti
Successi tra noi, come posson rendere

Testimonianza quelli che discenti
Gli furono sin dall'inizio e dopo
Divennero ministri e docenti

Della parola, ho deciso, allo scopo
Di dimostrare la solidità
Di tutti gli insegnamenti che all'uopo

Hai ricevuti sin dalla tua età
Più tenera, ho deciso, dicevo,
di ricercare anche io con onestà

tutti i fatti accaduti sin dall'Evo
Primo di Gesù e farne un racconto
Per te, illustre Teofilo! Devo

Ribadirti ancora che il resoconto
Che m'accingo a fare sarà basato
Con ordine sui fatti e darò conto

d'essi con l'accortezza d'un dettato!
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    Scritta da: Silvia Cortellini
    in Poesie (Poesie personali)
    I pensieri ritornano a farsi sentire,
    lucidi ma confusi dalla luna calante
    e aspettano conferme che non avranno mai
    perché l'anima degli uomini è impura e imperfetta
    e se è felice una l'altra non è contenta;
    ricordiamo il passato, viviamo il presente,
    sperando che il futuro sia più sorprendente:
    futuro che attende, futuro che chiama
    quell'anima impura e lo è perché ama.
    Composta lunedì 10 marzo 2008
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      Scritta da: Marisa Marimare
      in Poesie (Poesie personali)

      Occhi d'aprile

      Nel suo sguardo
      nacque Lei...
      Concepita nell'amore...
      Era, una domenica ricca di silenzi,
      leggiadri i pensieri
      venivano arricchiti dai teneri affetti...
      un raggio di sole raccoglieva
      l'inquietudine dissolvendolo nel nulla,
      e nasceva l'Aprile di una primavera...
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        Scritta da: dax
        in Poesie (Poesie personali)

        Un nuovo sentire

        Un nuovo sentire
        s'avverte nell'aria,
        un nuovo vento percorre
        le valli, inerpicandosi
        rabbrividendo le nostre
        schiene, le ossa ascoltano
        il rumore del tempo.

        Un nuovo sentire
        s'avverte nell'aria,
        di paglia che brucia,
        di casacche, di divise
        gettate nel fuoco,
        di pensieri di ricordi
        abbandonati a sé stessi
        dove soli ci disperiamo
        per il furto del tempo,
        del nostro tempo.

        Per il furto del sole
        della pioggia che più
        non irriga né il grano
        né le vette Alpine,
        dove solitari
        osserviamo fiumi
        di sabbia ardente,
        navigati da tristi
        navigli, da marinai
        che hanno
        perso la stella polare
        la rotta sicura.

        Per il furto del sole
        piangiamo,
        per il furto della pioggia
        piangiamo,
        per il furto del tempo
        piangiamo.

        Per il furto delle nostre ossa
        piangiamo,

        Un nuovo sentire
        s'avverte nell'aria.

        Un nuovo sentire.
        Composta nel novembre 2009
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          Scritta da: Mariella Mulas
          in Poesie (Poesie personali)

          Poetessa dolente

          Eri brama di parole
          sussurrate nel labirinto
          delle sensazioni.
          Eri tutto...
          Il sole e le nubi...
          Il vento
          e il mare
          Eri la tempesta.
          E il paradiso.
          Eri la solitudine,
          il poema delle trasgressioni
          nella vita del dolore folle...
          Eri il silenzio,
          vergante lacrime
          irridenti la malinconia
          del tuo tempo prigioniero.
          Eri risate
          come fiumi
          che attraversavano
          l'Io dell'assoluto
          dei tuoi pensieri.
          Eri Poetessa dolente
          di quell'amore ridente
          che sempre appare
          struggente di alba eterna
          anche nel tramonto
          delle tue parole, ora,
          che non appartengono
          al tuo tangibile respiro
          ma all'anima tua
          radiante
          l'emozione immortale...
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            in Poesie (Poesie personali)

            Notte senza fine

            Pioggia sulle mie lacrime
            di un'infanzia senza nuvole
            gioventù senza più regole
            raccolgo le briociole
            di affetto prematuro
            gioventù senza futuro
            resto nel mio limite
            del tutto imprescindibile
            ego calpestabile
            un amore esile
            un'umiltà ormai debole
            e tenue...
            cresce il mio pensier
            di rimanere libero
            lontano da ogni stimolo.
            Composta lunedì 2 novembre 2009
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              Scritta da: vertigo883
              in Poesie (Poesie personali)

              La risposta alla domanda

              L'allineamento perfetto,
              la bilancia in equilibrio,
              la piena consapevolezza dell'essere vivi,
              che non si spiega e non si descrive,
              ma semplicemente si vive.
              La fontana alla fine di una corsa,
              lo stipendio a fine mese,
              che cancella le attese.
              La risposta alla domanda che da anni ti tormenta
              arriva d'improvviso e quasi ti sgomenta.
              Il limite tra ciò che vivi e ciò che si realizza
              è nascosto dietro un forse,
              dietro tutta l'incertezza.
              Puoi scommetterci il tuo impegno
              giocarti il tuo sudore ed il tuo ingegno,
              ma è il caso poi alla fine
              a deciderne il disegno.
              Custodisci i tuoi pensieri in una teca di vetro,
              come la reliquia di un santo
              che veneri ogni tanto.
              Con dolore e sacrificio coltivi il tuo mistero
              dando in pasto la tua vita
              e ciò che ne è più vero.
              Rinneghi il presente e lo scavalchi
              il tuo passo pesante
              scava solchi.
              Nei desideri sei come gli altri,
              ma continui a non voltarti,
              dritto per la strada
              che non sa dove condurti.
              Perché tu ne sei il pilota,
              che non sa scegliere e spegne i fari,
              preferisce ora il destino
              al lottare coi suoi pari.
              Composta giovedì 10 settembre 2009
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                in Poesie (Poesie personali)

                Amami ancora

                Amami ancora,
                perché il nostro Amore non svanirà col passare del tempo.
                Amami ancora,
                perché le nostre carezze ci sfiorino in un sogno infinito.
                Amami ancora,
                perché nostri occhi si incontrino e brillino con la luce di un lampo.
                Amami ancora,
                perché i nostri corpi si saldino in un abbraccio infinito.
                Amami ancora,
                fin quando continueremo a vivere,
                per coccolarci e ancora gemere,
                per godere di un attimo eterno,
                in estate come in inverno.
                Amami ancora,
                per cullarci in un dolce oblio.
                Amami ancora,
                Amore mio.
                Composta lunedì 2 novembre 2009
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                  Scritta da: Gaetano Toffali
                  in Poesie (Poesie personali)

                  C'è il tuo spazzolino

                  C'è il tuo spazzolino
                  Il tuo accappatoio
                  La molletta grande
                  Per fermarti i capelli
                  La doccia dove
                  Abbiamo fatto l'amore
                  Il letto
                  Il divano
                  Il tavolo in cucina
                  Le cose lasciate
                  l'odore di ambra
                  Un buco nel sonno
                  Dove si stava bene
                  a fare le coccole
                  e ti divertiva
                  Che anche dormendo
                  Parlassi con te

                  Di farci un pacchetto
                  La voglia è nessuna
                  Di portarti al letto
                  Che strano neppure
                  Ci manca illusione
                  Potesse durare
                  Ci manca il pensiero
                  Che tu non sei più
                  Dormi Gaetano
                  Scorri la notte
                  Il giorno via porta
                  Avanzi di te.
                  Composta nel 2009
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