Poesie personali


Scritta da: Giovanni Cappiello
in Poesie (Poesie personali)

Il risveglio

Triste quando ti svegli da un lungo sonno
e sognavi momenti felici,
triste sapere che quel sogno era soltanto
frutto della tua immaginazione.
Svegliarsi e toccare con mano ciò che è
solo una bolla di sapone ti fa rientrare
nel tuo mondo reale: è tuo, solo, e solo tu
con te stesso.
Composta domenica 8 novembre 2009
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    Scritta da: Runa
    in Poesie (Poesie personali)

    Che quasi non ricordo di te

    Quasi ho dimenticato il tuo volto
    che mi appariva come mantello della notte
    come rugiada cristallizzata di sogni
    che quasi ho dimenticato come batteva forte il cuore
    non ho avuto il tempo
    di contaminartelo nella memoria
    mi sei passato a fianco come un lampo di fuoco spento
    squarciandosi negli occhi
    che oggi si chiedono di cosa lacrimeranno ancora
    nei nuovi giorni a venire
    tremerò nel nuovo percorso inconscio
    la natura di certo sarà clemente
    con la stanchezza del mio volto
    ricamandomi fra le rughe la nebbia
    mi abbandonerò allo stretto sorriso
    che ancora le mie guance
    avranno la forza di affrontare
    come fruscio di vento freddo
    che mi ricorderanno le tue carezze.
    Composta giovedì 5 novembre 2009
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      in Poesie (Poesie personali)

      Fuoco Fioco

      Ora che ci penso non è poi così male
      Asciugare impotente queste lacrime di sale.
      Bianche, fini o grosse, non provocano dolore,
      ti fanno riflettere, riaccendono l'ardore.
      Il potere di sperare e di soffrire,
      la paura di cadere e di annegare,
      la certezza che sorridere è mentire,
      il bisogno di ascoltare il mare.
      Tutto è una grande finzione,
      la realtà, ora, una futile invenzione.
      I ricordi riaccendono il terrore
      Ma sono finti anch'essi.
      Non sono altro che un finto colore,
      poveri fantasmi sbiaditi e dismessi.
      Ma allora è tutto un gioco
      e noi siamo le carte,
      che alimentano sì un fuoco,
      ma che resterà per sempre fioco.

      Volevo essere acqua per dissetare e non per gelare,
      volevo essere un masso per proteggere e non per rotolare.
      Diventeremo guerrieri che straziano i nemici
      e magari alla fine potremmo essere felici.
      E solo allora organizzerò una festa,
      piangendo e ridendo della mia finta quiete dopo la tempesta.
      Composta sabato 7 novembre 2009
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        in Poesie (Poesie personali)

        Riflessione

        Un sasso rotola giù dal monte
        fermando la sua corsa nel fondovalle.
        Una foglia, strappata dal vento
        vola...
        anche in posti lontani.
        Se si inserisce un impedimento?
        Il sasso si fermerebbe prima,
        la foglia cadrebbe presso l'ostacolo
        senza poter visitare posti sconosciuti,
        invece l'uomo riesce
        a superare ostacolo dopo ostacolo.
        Composta sabato 7 novembre 2009
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          Scritta da: Paola G.
          in Poesie (Poesie personali)

          Domenica d'autunno

          Il triangolo di sole
          sfiora la lancetta
          di mezzogiorno.
          È domenica d'autunno
          e un filo di arcobaleno
          si posa sulla mia testa.
          Il verde del 21 maggio
          è svanito
          insieme alla pioggia.
          Resta solo
          un pallido pezzo di terra
          che scompare
          quando il merlo pittore
          si posa sull'acero
          sporcandola di colore.
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