Poesie personali


Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
in Poesie (Poesie personali)
Navigo su nuvole di primavera
spinto da sospiri nati nella notte
piena di sogni senza colori
con voci ricche di melodie
nate dal cuore.

È una barca azzurra senza remi
spinta da mani invisibili
da musica gregoriana
da occhi nascosti
dietro archi romanici
con molti capitelli
scolpiti dal vento
da preghiere
amori e dolori.

Navigo tranquillo
accarezzando le piccole nuvole
che giocano a nascondiglio
dietro cumuli a cupole
in movimento.

Il viaggio non so quando durerà
la barca va senza porto fisso
nel cielo azzurro
senza fantasmi
con molte voci
amiche.

Domani approderò sicuro
in un porto piccolo e bello
pieno di vita.
Composta lunedì 30 aprile 2018
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    Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
    in Poesie (Poesie personali)
    Anche oggi il cielo è grigio
    abbraccia con dolcezza la terra amica
    irrigandola con piccole lacrime di pioggia
    per lavarle la faccia piena di polvere.

    Gli alberi sono immobili aperti al cielo
    assorbono le lacrime primaverili
    di nuvole combatte
    senza lampi e tuoni:
    è la pace della natura
    in amore.

    Gli uccelli sono fermi a osservare
    come cade la pioggerellina delicata
    in questo mese di aprile
    quando sbocciano i fiori
    si tessono i caldi nidi
    per accogliere il futuro
    della vita.

    È la stagione romantica della nostra vita
    ci ricorda l'ardente gioventù
    la frenetica ricerca della verità
    i colori sbiaditi di qualche delusione
    i grandi brividi dell'amore
    i voli pindarici di versi vissuti
    preghiere silenziose
    offerte nel silenzio
    a Maria Madre
    di un Dio Bambino.
    Composta martedì 1 maggio 2018
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      Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
      in Poesie (Poesie personali)
      Quest'anno la giovane elegante primavera
      è nata solo sulle pagine dei calendari.
      Non ha avuto tempo per entrare nei giardini
      pieni ancora di neve e di freddo
      per far sbocciare i suoi fiori
      nascosti nei vivi colori
      racchiusi nei cuori.

      Gli uomini non hanno abbandonato
      sciarpa di lana e giubbotti
      le ragazze, invece, hanno cambiato i colori
      per far sbocciare quanto prima
      le belle rose di primavera
      in amore.

      L'inverno quest'anno ripaga gli anni passati:
      vuole aiutare con la pioggia primaverile
      i poveri di questa terra e gli agricoltori
      stanchi di siccità
      con molto sole.

      La primavera è sempre la bambina prediletta
      con la sua fitta pioggerellina
      le sue leggere brezze
      che sanno di valli, di mare, di cielo
      di sospiri d'amore
      nascosti nei caldi baci
      che sbocceranno
      nei prossimi fiori.
      Composta domenica 6 maggio 2018
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        Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
        in Poesie (Poesie personali)
        Dopo duri mesi di molto freddo e nevi
        rinasce sorridendo la primavera
        vestita di azzurro del cielo
        con raggi di sole tenue
        una brezza soave
        con gemme multiformi
        di alberi che si svegliano
        dal lungo letargo
        dell'inverno.

        Il mio piccolo giardino pieno di foglie secche
        aspetta il rastrello per pettinarsi
        eliminando rami secchi per respirare
        aspettando profumi di terra nuova
        con splendidi fiori a colori
        per ricevere api e altri insetti
        come ospiti d'onore.

        La primavera veste d'allegria tutta la gente:
        cappotti e cappelli finiscono in armadi
        con nuova naftalina
        per evitare ospiti poco graditi.

        I balconi s'inghirlandano di fiori
        i viali delle strade cittadine
        sono pieni di rami con foglie verdi
        aiuole con fiori multicolori
        che ospitano giovani coppie
        in amore.

        La primavera è la figlia prediletta
        della natura in festa.
        Composta sabato 31 marzo 2018
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          Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
          in Poesie (Poesie personali)
          Rinasce lenta la primavera di quest'anno
          dopo un inverno lungo e freddo
          con acqua da riempire dighe umane
          dopo un anno di siccità
          micidiale.

          Il sole fa capolino tra nuvole vagabonde
          mentre un venticello spazza
          le ultime foglie morte
          salutando le nuove gemme
          che fanno capolino
          su rami nudi.

          Aspetto con ansia lo sbocciare della vita
          dopo un letargo vegetale e animale
          nascosto per mesi sotto terra
          carica di neve e di freddo
          per oggi vestirsi della luce
          di primavera

          Uomini e natura siamo amici di sempre
          ci conosciamo dal grembo alla tomba
          sotto il sole e con la pioggia
          dalle alte cime ai bassifondi.
          La primavera è nostra sposa
          fiori e amori
          che ci aiuta a coltivare
          spine e dolori.
          Composta mercoledì 28 marzo 2018
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