Neve i fiocchi di Neve sono pensieri che vagano, nella mente tormentata, bagnano il viso lo rendono radioso luminoso fresco. Ti piace naufragar... questa dolcezza è così delicata da svanire al primo tocco, come quel lieve sentimento che si è appena sciolto.
T'imprigioni attaccato a sconosciuti pensando sempre e solo ai tuoi rifiuti. Per far brillare l'animo e farlo sentire un po' più in compagnia, la fortezza della solitudine, amando ciascuno che non puoi mai avere, attaccato a coloro che non pretendi. Per un attimo di questo quieto vivere.
Avrebbe voluto sogni facili da raggiungere, il sole ad abbronzarle la pelle d'estate e la neve a coprirla d'inverno. Avrebbe voluto un tempo lento, disegni colorati alle pareti e scrivere poesia. Viaggiare per terra e per mare, conoscere uomini e donne di mille colori diversi e raccontarne gli occhi, gli odori, i sapori. Avrebbe voluto assaggiare il mondo con la bocca e le mani, come i bambini. Avrebbe voluto una pace che non finisse alla sera e non le lasciasse incubi da combattere. Avrebbe vissuto d'amore e fantasia, si sarebbe fidata del mondo, e avrebbe scritto storie di felicità.
Come la pioggia che cade lenta, bagna uomini e terre, dona speranza a chi è assetato e lava chi è sporco diventa tempesta ed uragano, suono scrosciante che spazza via ciò che è di troppo, impuro e sbagliato. Coma la neve che offusca ricordi e dolori, delusioni, si trasforma in valanga e distrugge ciò che incontra sulla sua strada; allo stesso modo siamo noi: tu pioggia, io tempesta. Tu neve, io valanga.
E allora vorrei sciogliermi per scorrere ovunque. Conoscere le tetre viscere del tuo ventre inondare i solchi nascosti del tuo cuore imparare a scivolare dolcemente sulle tue paure squarciare il buio della tua anima instillarti giorno dopo giorno negli abissi più profondi il pensiero di me. E allora vorrei sciogliermi.
Il tramonto è ai suoi ultimi attimi. Seguiranno le stelle. Si fa sera, i contadini tornano alle loro case. Qualcuno porta un avanzo di pane, sarà per domani. Si fa sera, mio padre torna dal lavoro. Si fa sera, tu sei lontana da me. Anch'io tra poco smetterò di scrivere e osservando la notte della mia città, come ogni sera, ti penserò contando i chilometri che ci separano al nostro appuntamento segreto sulla stella più bella.