Poesie personali


Scritta da: SolPiccola .
in Poesie (Poesie personali)

Vorrei

Vorrei conoscerlo
Prima di tutto
e insieme a te,
potere scoprire l'amore

Senza timore Senza riserva
Ora è tardi per me
Il mio cuore ha cicatrici

ah! Se potessi
Vorrei essere insieme a te
Quando il mio cuore
Ha scoperto che cosa era amare
e quando il mio corpo
Ha scoperto che cosa era il desiderio

Sarei sempre con te
e impareremo insieme
Le lezioni dell'amore
Uniti scopriremo
Il segreto della vita

Per un attimo ho permesso
che il mio cuore sognasse
Non lo concederò più
Che il mio cuore si affidi
non desidero più amare
l'amore solo porta dolore.
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    Scritta da: piumarossa70
    in Poesie (Poesie personali)
    Le prime farfalle di marzo
    oggi le ho viste.
    Ombre alla rinfusa
    sulle pagine di un libro aperto
    un libro che parla a chi
    vorrà parlare senza forse usare suoni,
    volavano a due, nere e rosse nelle ali,
    forse giocavano ad amarsi,
    forse giocavano con un sole che come loro è
    ancora fragile...
    il libro nelle mie mani e gli occhi in quel volo,
    le mie gambe nell'erba e marzo
    che porta note di vento trasparente...
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      Scritta da: Renzo Mazzetti
      in Poesie (Poesie personali)

      A mio padre

      C'è ancora quella strada
      ch'è sempre nuova
      all'occhio estraneo e al cuore
      che non percepisce quel monotono strazio.
      Quante e quante volte percorresti
      quattro volte al giorno
      quella strada consumata e là lasciavi
      di volta in volta la tua vita.
      Nel lavoro trovavi la battaglia
      perenne dell'operaio
      che si ribella
      per la conoscenza
      di una vita nuova
      migliore nella fatica.
      Ma la macchina
      ancora nemica dell'uomo
      aiutata dall'ambiente insano
      carpì la tua vita
      straziando il tuo corpo.
      A te fin dai giorni giovani
      rinnovai la mia lotta cercando la sicurezza
      la dignità, la fratellanza
      che tu volevi nel lavoro
      e nella vita che più non è.
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        in Poesie (Poesie personali)

        Percolati e rovesci

        Impregnato e lercio di nulla
        più non temo il domani
        potrò sì separarmi da una vita
        che non ho vissuto che a tratti.
        Più niente chiedo e sento
        lo so e lo so bene e lo voglio
        e ogni smentita è vana.
        Eloquente un ossimoro
        accarezza significo le mie ossa
        modella il viso dei miei giorni;
        dal promontorio delle attese
        tutto è una chiara foschia diffusa.
        Poche volte ci baciò amore
        poco forbito parlò la speranza
        si accasciarono reduci sogni
        troppo il sorriso di uno sguardo
        mancò allo spalancarsi dei giorni.
        All'occaso imbrunisce l'aria
        limine ultra si fa l'orizzonte
        e nessun altro porto si pensa.
        Ardire, ambire, lusingarsi
        ansimare ancora a che vale
        se oltre non un lido o un atollo
        tangibile si immagina ospitale.
        E così lo scroscio infinito del nulla
        cade mi penetra e mi trapassa
        all'aurora di questa quinta stagione,
        dalle scaturigini dell'abisso
        sgorga beffarda una luce e tutta
        di scialbo opaco mi contrassegna.
        Annaspo nel mulinare dei pensieri
        incalzato da ciò che accade;
        percorro il sottobosco sonorizzato
        dal vocio loquace del silenzio
        che effonde; oltre le alture
        o le fosse melmose dell'essere,
        fisso il tempo senza corpo
        che piè veloce passa come un vento.
        Non ho voglia di niente e di nulla
        nella mota sguazzo e resto e non ci bado.
        Senza scalpore o sorpresa placido
        a germi di mal di essere mi consegno;
        per dovere, ignaro, batte il cuore
        che non sa dirmi neppure per cosa.
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          in Poesie (Poesie personali)

          Illusione

          Scandisce il tempo
          il battito del mio cuore
          si incrociano gli sguardi
          di due uomini
          legati da una fredda indifferenza
          che non potrà mai essere scaldata
          se non dalla forza della verde speranza
          che mi sfiori ancora una volta
          la giovane mano.
          Si nasconde il nostro saluto
          tra coloro che
          non sanno vedere il colore dei fiori.
          Congelati i miei ricordi
          in un lago di bugiarde verità
          e, non mi resta altro che
          guardarti nei riflessi
          di uno specchio che divide
          il cammino dei
          nostri destini.
          Inciso il tuo nome
          nel marmo dove
          mi trovo seduto
          aspettando i raggi
          di una nuova illusione.
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            Scritta da: Anna D'Urso
            in Poesie (Poesie personali)

            Una corsa verso il che...

            La mia anima scivola verso il fondo,
            con lei anche i pensieri,
            si inseguono in una corsa del destino
            che non mi vedono protagonista, come lo ero.
            Se cerchi di guardare l'arrivo,
            non vedi che il buio,
            chissà perché si è spenta la luce di ogni mio pensiero.
            Provo ad attaccarmi a qualsiasi cosa,
            ho le unghia consumate, la pelle scorticata,
            i piedi indolenziti,
            la faccia un po' bagnata, ma la corsa non si frena,
            inarrestabile verso il tramonto
            di una vita sincera, che vivrei fino in fondo.
            Mi chiedo dove sia finita la musica dell'anima,
            quella che mi permetteva di scrivere la rima,
            potessi sporgere la tua mano e afferrare la mia,
            salveresti quel che resta e la mia poesia.
            Mi arrendo sconfitta, se si capovolgesse il mondo,
            non sarebbe una discesa, ma una salita
            che scalerei volentieri pur di non toccare il fondo.
            È stato bello e gratificante scrivere per la gente,
            per questo amore grande,
            per le soddisfazioni ricevute, avrò da ricordare
            alle generazioni future quanto è bello parlare col
            cuore...
            è terminato il momento di descrivere un rimpianto,
            di riempire di parole ciò ce vorrei tacere,
            di prendere sul serio un mio desiderio
            che è morto con il sole che ha accecato l'amore...
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              Scritta da: Valerio Varaldo
              in Poesie (Poesie personali)

              Stella di Trinacria

              A volte siamo assorti
              in tanti pensieri
              in molte realtà
              e non ci rendiamo conto
              delle persone che girano
              intorno a noi.
              È come alzare gli occhi
              al cielo notturno
              e non intravedere una stella.
              Ma di una cosa sono sicuro
              qualunque cosa io stia facendo
              ed ovunque io sia
              ci sarà sempre un pensiero per tè.
              Per una stella
              che riesce a farti sorridere
              per una stella
              che sa donarti un pensiero gentile
              per una stella
              che con la sua umiltà e sincerità
              riuscirebbe a far fiorire
              il più arido dei deserti.
              Infinito astro della Trinacria
              continua ad illuminare
              con i tuoi sorrisi
              le nostre giornate.
              Ora finalmente
              ho trovato l'amore
              il tuo augurio
              è stato esaudito.
              Questo mio cuore
              vive...
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