Il confine del mio respiro segue il mio deleterio. Niente inebrianti baci e niente languide carezze. Libero dalle emozioni ma succube dell'istante. Fuggendo dalla tua scia ritorno a morire nel mio segreto luogo scrivendo per lei.
Il foglio bianco era il mondo in cui mi rifugiavo; mi confidavo con lui, colmava i miei vuoti, parlavo dei miei problemi. Era con me quando ne avevo bisogno; ci separava solo una penna. Era il mio posto sicuro, erano le braccia che mi avvolgevano, erano le carezze che mi mancavano, i sorrisi che cercavo, il ti voglio bene che non sentivo. Era il lucchetto agganciato al mio cuore. Da nove mesi non scrivo più... eppure le mie pagine continuano ad essere scritte.
Ti aprirò il mio cuore e stenderò i miei sogni dinanzi a te e ti terrò per mano mentre cammineremo nel giardino delle mie speranze e dei miei sentimenti.
Ti ho aperto il mio cuore e tu ne sei divenuta la padrona... hai calpestatoi miei sogni e distrutto i teneri germogli dei miei sentimenti.
Il mio cuore è a brandelli, dilaniato dall'incuria e dal disinteresse. Ed io mi aggiro, solo, tra le stanze vuote del mio cuore, senza più sogni su cui camminare senza più speranze da coltivare.
Dopo un annebbiamento da te creato per non sentire quel dolore che ti era penetrato Qualcuno piano, piano, ti apre i cieli piano, piano,
ti appare tutta la verità Fa molto male! Senti un dolore micidiale Vorresti continuare a dormire, o attaccarti ad una bottiglia per non sentire per non rivedere quella donna dov'è andata a cadere Ma quella sei tu! Quel qualcuno è una mano ferma e decisa Ha capito che tu nascondi mille verità che venute fuori
Quante stelle circondano la terra nascondendosi di giorno alimentano i cuori di notte; cavalli alati nel firmamento giocano a rincorrersi, senza pensare al domani... Aurora nasce dalla morte di luna... Acqua limpida nasce da una roccia ... io rinasco da te!
Quant'è instabile l'equilibrio umano... pare un sottile filo teso fra due ipotetici pilastri incrollabili e poi... un soffio di vento, il passaggio di una farfalla, la distrazione di un attimo, un rumore in lontananza... e ti accorgi di non essere forte abbastanza! Cerchi un sostegno più solido, una mano più forte, un appiglio sicuro, un pensiero più dolce... t'accorgi in un baleno dell'invisibile vuoto sotto il rasoio su cui cammini, del nero che lambisce la mente... del taglio profondo scolpito nell'anima... del niente. Com'è facile scivolare nell'incoscio, perdersi nel buio, poi... guardi due occhi e ti tuffi, trovi due braccia e le stringi, senti che ami ancora e... piangi.