Poesie personali


Scritta da: Claudio De Lutio
in Poesie (Poesie personali)

Foulard

Tanto nostalgici i foulard ritornano
come nell'aria l'odore dell'autunno
e cambia il modo di soffiare il vento
che li carezza piano con la mano.

Fuori ai caffè le giornate uggiose
passano in fretta attorno ai tavolini
dove le donne li hanno a copricapo
così la pioggia le vede come spose.

Sono i ricordi anche dei taschini
vissuti poco fuori e più al di dentro
di certe giacche cui rimane un senso
vuoi per gli amori, vuoi per i destini.

Non sono nodi e vengono annodati!
E danno buon esempio a tanta gente:
al collo dei boy scout da fazzoletti
scialletti per anziani riscaldati.

Poi volano i "foulard"... ed è magia!
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    Scritta da: Fernanda Irlante
    in Poesie (Poesie personali)

    L'impronta

    Vado vagando tra quei gradini
    ammirando solinga la montagna,
    la stretta fenditura mi sovrasta,
    il profumo d'estate inebria l'aria.
    Mentre dall'alto mi riscalda il sole
    nei miei pensieri assorta cerco
    il mistero che avvolge il luogo.
    Lungo il cammino ecco lo vedo,
    grande è il calco di quella mano.
    Vuolsi leggenda eppur sì inquietante;
    il velo del Tempio si squarciò
    Cristo morì, tremò la terra,
    la montagna a metà spaccò.
    Tu miscredente marinaio turco
    non ti fidasti, la mano alla roccia
    posasti e sotto le tue dita
    come cera si liquefece,
    l'impronta alla montagna fissò.
    Tra quelle cinque dita ora
    timorosa insinuo la mia mano,
    grande è il mistero, toccante il luogo.
    Si affollano i pensieri nella mia mente,
    vanno all'antico tremar della terra,
    si confondono col frusciar delle fronde
    e l'ondeggiar del limpido mare sottostante.
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      Scritta da: Subrizi
      in Poesie (Poesie personali)

      364/17

      Scrivono di un luogo,
      dove le distanze
      si annullano.
      Né barriere,
      né strade.
      Ogni istante
      diviene eterno,
      il tempo è sospeso.
      Impossibile crescere,
      invecchiare,
      morire...
      Nessuno ha paura.
      Neppure una lacrima,
      poiché non c'è dolore.

      Si ama...

      Non c'è più il "buio"
      ad oscurare
      la luce.
      Ho viaggiato per anni,
      invano.
      Qui non c'è.
      Non so dove sia,
      né quanto sia lontanto...

      Spero rimanga
      un piccolo posto
      anche per me.
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        Scritta da: Simona Buzzi
        in Poesie (Poesie personali)

        Attimi di felicità

        La felicità
        è un attimo fuggente
        è sabbia leggera
        che scivola tra le mani
        è vento di bora
        intenso e irruente.
        È spiraglio di luce
        fiume in piena
        l'estasi d'un istante.
        Vola via leggera, discreta
        come brezza, soffio di mare
        tra onde di stelle.
        Evanescente si perde
        nel rosso d'un tramonto.
        Lascia il profumo buono
        del suo passaggio
        orme nel cuore
        tracce nell'anima
        fragranza delicata.
        È respiro nel silenzio
        emozione pura.
        Ritornerà sfiorandomi
        accarezzandomi
        senza fragore
        ma palpitante
        e contagiosa.
        Nel fluire del tempo
        m'accorgerò d'avere
        l'arcobaleno negli occhi.
        M'invaderà l'ebbrezza
        d'un istante.
        Sarà prato luminoso
        vento impalpabile
        un batter di ciglia.
        Il risveglio dell'anima
        nella gioia, nella serenità
        sarà guizzo veloce
        che inebria
        e scappa via.
        Composta martedì 7 novembre 2017
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          Scritta da: Daniela Cesta
          in Poesie (Poesie personali)

          Novembre

          Crepitio dei ceppi avvolti nella fiamma,
          silenzio religioso nel vespro crepuscolare
          novembre tacito e riservato,

          mese delle anime che sono passate...
          che ormai lontane seguono la luce eterna
          lasciano a noi questa vita tortuosa

          in questa terra piena di violenza,
          di odi, soprusi, guerre.
          Loro non desiderano tornare

          perché amano la loro dimensione
          di pace, d'amore, nel chiarore di Dio
          nella bellezza della vera vita futura,

          aspirano all'abbraccio divino
          della eterna felicità del paradiso,
          i dolori sono un ricordo molto lontano.

          E noi che siamo ancora su questa terra,
          in un nuovo autunno è bello avvolgersi
          nel silenzioso buio di questo mese

          godere del tepore delle fiamme,
          del loro scoppiettio, mentre la pioggia cade
          picchiettando dolcemente sui vetri

          e il sibilo del vento continuato fa rabbrividire,
          l'atmosfera abbraccia la nostra anima o forse
          sono i piccoli spiriti celesti, che mandati da Dio

          cercano di dare a noi una fede forte,
          confortando con il tenero amore le nostre mancanze
          dandoci coraggio, fino alla fine dei nostri giorni.

          Amiamo novembre, pochi lo amano,
          la luce veloce si ritira, ma nel suo buio
          sono racchiusi i nostri pensieri.
          Composta lunedì 6 novembre 2017
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            Scritta da: Simona Buzzi
            in Poesie (Poesie personali)

            Dolce nostalgia

            Giorno di pioggia
            gocce d'acqua
            bagnano la terra
            si perdono
            si confondono
            nel grigio mare.
            È immensa
            quella distesa
            in cui mi specchio
            con la gioia
            velata di tristezza.
            Piove
            tra spruzzi argentati
            cristallini
            coriandoli
            profumati di mare
            di sale.
            Ascolto la pioggia
            tremula sui vetri
            schiaffeggiare
            carezzare il mare.
            Voglia di tenerezza
            serena rassegnazione
            languida nostalgia
            m'avvolgono
            mentre incantata
            contemplo il mare.
            Composta lunedì 6 novembre 2017
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              Scritta da: Monica Cannatella
              in Poesie (Poesie personali)

              Non ho più voglia di giocare

              Non ho più voglia di giocare perché l'onestà non esiste più.
              Tendono sempre tutti ad imbrogliare.
              Non ho più voglia di giocare
              perché conosco solo sentimenti nobili e leali...
              e con i sentimenti, io non ci gioco!
              Non ho più voglia di giocare
              perché non ho più l'età per rincorrere
              chi non vuole essere trovato, afferrato, salvato...
              non ho più voglia di giocare perché per farlo,
              c'è bisogno di qualcun altro, e tra i due, qualcuno deve pur perdere.
              Non mi piace l'idea che qualcuno perda...
              quando sono stata io a perdere, faceva male.
              Composta domenica 20 agosto 2017
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