Poesie personali


Scritta da: Monica Cannatella
in Poesie (Poesie personali)

Piccolo uomo

Aveva gli occhi persi nel vuoto
e la tristezza di chi sorride poco.
Sguardo basso e mani tremanti
davanti all'indifferenza dei passanti.
Ti guardavano come se fossi un mostro
il naso e le labbra non erano al loro posto.
Le cicatrici in viso lasciavano capire
quello che avevi già dovuto patire.
Nessuno ha fatto caso all'azzurro dei tuoi occhi
sembravano il mare quando ti ci specchi.
Solo io ti ho guardato con tenerezza
e avrei tanto voluto farti una carezza.
Ti avrei abbracciato forte sul mio cuore
se fosse servito a cancellare il dolore.
Ma non ho fatto in tempo e te ne sei andato
con quell'aria da piccolo uomo spaventato.
Un giorno non molto lontano, l'intero universo,
capirà che ci vuole poco ad amare chi è diverso.
Composta sabato 28 ottobre 2017
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    Scritta da: Monica Cannatella
    in Poesie (Poesie personali)

    Ti regalo un abbraccio

    Quando ti vedrò, sussulterà di gioia
    il mio cuore.
    Mi perderò nel tuo sguardo segnato dal tempo
    che profuma ancora di gioventù.
    Accarezzerò ogni singola ruga sul tuo viso
    per lenire un po' di quell'antico dolore.
    E ti stringerò le mani e sentirai di
    non essere mai stato solo lungo
    il sentiero della vita.
    E ti regalerò un abbraccio
    uno di quello in cui ti perdi
    perché sai che dentro,
    c'è tutto l'amore del mondo!
    Un amore antico, quello di una figlia.
    Composta giovedì 2 novembre 2017
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      Scritta da: Monica Cannatella
      in Poesie (Poesie personali)

      Amore

      Si guardarono e
      fu subito amore!
      Che vide nascere stelle
      tramonti
      sospiri
      attese.
      Sguardi fugaci e baci senza tempo
      notti d'attesa al chiaro di luna
      per donarsi l'uno all'altra senza pudore
      con il corpo
      la mente
      l'anima
      il cuore.
      Si guardarono e fu subito
      intesa
      magia
      consapevolezza.
      Si guardarono e si appartennero
      sempre!
      Composta giovedì 2 novembre 2017
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        Scritta da: Marta Emme
        in Poesie (Poesie personali)

        Lupo Alberto (pacifista e non c'è svista)

        Questo è un pensiero per l'Africa
        e un elogio a uno stile, quello
        della formica, che non molla mai
        nonostante la fatica e di un lupo*
        (lupo Alberto) che non ci fa ma ci
        sta, ad aver quei connotati - onesto,
        pacifista, solidale, spiritoso,
        ambientalista e pur se sfigato
        anche assai determinato - connotati
        che spesso non ha l'umanità, 'sì che
        tanto simpatico lo fanno diventar.
        Minniti lo promuoverei, dato la
        recente missione che ha virato la
        situazione* (sbarchi), e in Europa lo
        manderei, per dipanare la questione
        degli stati mascalzone, quelli che
        con una mano danno* (aiuti
        umanitari) e con altre centomila
        male fanno, saccheggiando le
        nazioni d'Africa che non avendo
        ancor di sé coscienza, con grande
        impazienza, non san mandare in
        culo chi ancor oggi gli brucia il futuro.
        Insomma quei potenti* (multinazionali
        e stati neocolonialisti), meschini e
        furbacchioni, coi soldi nei gran
        testoni, son da strapazzar e semmai
        declassar per far fruttificar nel
        continente* (Africa) le risorse di cui
        tanto si profittan quelle persone
        chionze* (sgraziate di animo). Così
        dell'Africa l'emancipazione è la sola
        strada per la sua affermazione, nella
        consapevolezza di esser parte vitale
        del Pianeta e di se stessi la salvezza
        da chi li sfrutta con'sì bestiale
        scelleratezza. Far lievitar ciò è la
        vera sfida e una grande prodezza, per
        chi ha davanti tanta monnezza. Una
        strategia da tentare è questa, per
        salvare almeno quel che resta; e che
        l'uomo, lì, promuove dove vive e
        dove viver vuole. Con tenacia* (lupo
        Alberto) e pazienza* (formica) alla
        massima potenza. Minniti dà fiducia,
        non è uno che s'approfitta o s'indugia.
        Ma se ho preso un abbaglio,
        considerate questo discorso a mò di
        raglio e allor mi aggiusterò la voce
        mangiando un capo d'aglio, che mi
        riconcili col mio sbaglio.
        Composta lunedì 30 ottobre 2017
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          Scritta da: Rossella Di Venti
          in Poesie (Poesie personali)

          Una tasca piena d'amore

          Porterò sempre in tasca un po' di te...
          tutto ciò che accade ha un suo perché.
          Non riesco a trovare quello per cui ti ho perso...
          so solamente che senza di te
          il sapore dei miei giorni non è più lo stesso.
          Mi piace ricordare il tuo sorriso
          forza e coraggio sul tuo dolcissimo viso.
          Mi piace ricordarti per com'eri
          sempre attento e premuroso nei miei ieri.
          Ti porterò nelle tasche del mio cuore
          proprio là dove risiede quel gran dolore
          a cui darò per sempre un solo nome...
          papà.
          Composta mercoledì 2 novembre 2016
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            Scritta da: nuvola di sole
            in Poesie (Poesie personali)

            I miei inferni

            I miei inferni
            tutti nella mia testa
            omicidi di realtà
            resurrezioni del peggio di me.
            I miei inferni
            spazzati via
            cedono il passo alla speranza
            tanto illusoria
            quanto necessaria.
            I miei inferni
            tornano sempre.
            I miei inferni
            la guerra più aspra
            le notti più lunghe
            i giorni più silenziosi.
            E non esiste altra acqua che un illusorio amore
            al cui inevitabile crollo
            i miei inferni
            esplodono più di prima.
            I nostri inferni
            tutti così simili e violenti.
            Composta venerdì 3 novembre 2017
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              Scritta da: Anyma
              in Poesie (Poesie personali)
              Non strappare mai pagine del tuo vissuto,
              questo ti ha formato,
              resa ciò che sei,
              esso è la tua forza
              di cui è impregnata la tua anima.
              Tu sei il tuo passato,
              sei fatta di errori,
              da cui hai tratto saggezza,
              Intingi la penna dentro questa e volta pagina
              e il tuo futuro... scrivi.
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                Scritta da: Rosita Matera
                in Poesie (Poesie personali)

                Come le rose

                Il perché delle cose è scritto nel vento,
                in un fugace e impreciso presentimento,
                nella sabbia che ti sfugge dalle mani,
                e mentre ne afferri il senso pensi già al domani.

                Domani è un breve fotogramma in moviola
                che non segue il tuo pensiero
                né la tua parola

                non ama essere preso, semmai solo sfiorato
                o dalla tua mente soltanto immaginato...

                La bellezza del domani consiste proprio in questo:
                non accetta consiglio, né pensiero, né pretesto,
                vive in quello spazio che divaga a metà
                tra i nostri sogni e la realtà.

                "Vedi" disse un giorno il padre al figlio,
                "è giusto che ti dia per la vita un consiglio:
                non cercare d'afferrare il domani o la fortuna
                perché son mutevoli come la luna,
                e neanche di cercare il perché delle cose
                che in infondo sono folli o meravigliose
                perché amano il caso e sono capricciose

                non svelano mai le carte, neanche per poco
                perché senza regole fanno il loro gioco."

                Da allora non cercai più d'afferrare il domani
                e di far progetti che fuggono dalle mani,
                né di cercare il perché delle cose
                perché fanno il loro corso proprio come fan le rose.
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