Poesie personali


Scritta da: Cetty Cannatella
in Poesie (Poesie personali)

Come la primavera

Sono nata in primavera,
nella stagione dove i fiori nascono,
le api volano,
gli uccelli tornano e si amano,
nidificano, depongono e arricchiscono il mondo del loro canto.
Prigioniera in un lungo inverno
ed io primavera impaurita,
avvolta dentro un bozzolo di fili e seta rossa.
Lì immobile a mangiar piccole briciole,
a bere piccole gocce...
ho donato
ho versato
ho creduto
il polline si sparse
e tanto amore dato al vento egoista e sacrilego
lo disperse.
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    Scritta da: Simona Buzzi
    in Poesie (Poesie personali)

    Anima libera

    La mia anima balla
    con i passi leggeri
    e sensibili del cuore.
    Ballo scalza,
    inno alla libertà
    alla vita.
    Ho ballato
    tutta la notte
    con te
    di nascosto.
    Non te ne sei accorto.
    Spero ti sia piaciuto.
    Il cuore sente,
    sa, comprende.
    Mordo la vita
    bevo gli istanti.
    L'imprevedibilità
    è la mia forza
    e il mio limite.
    Camaleontica
    sregolata
    innocente
    sofferente
    oltremodo sensibile
    e piena d'umanità,
    sbandiero
    le mie fragilità,
    frammenti di follia
    soffi di vento
    gocce d'anima.
    Genuina, spontanea
    anima irriverente
    sfarfallo qua e là
    rincorrendo
    sogni e fantasie.
    Sono tutto
    e il contrario di tutto.
    Sono fatta così
    un'anima libera.
    Composta domenica 20 agosto 2017
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      Scritta da: Claudio De Lutio
      in Poesie (Poesie personali)

      Elisa

      Elisa parlava
      parlava e ascoltava
      Elisa rideva
      rideva e cantava.
      Un giorno era a terra
      un giorno volava
      con poco viveva
      di arte campava.

      Elisa era dolce
      Elisa era cara
      Elisa al risveglio
      in alto guardava
      il cielo, il suo sole
      le cose che aveva
      non erano sue
      ma agli altri le dava.

      Elisa un bel giorno
      decise di amare
      di amare un ragazzo
      venuto dal mare:
      guardava i suoi occhi
      due occhi innocenti:
      com'erano chiari
      com'erano ignari.
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        Scritta da: Giuseppe Cutropia
        in Poesie (Poesie personali)

        Un foglio bianco

        Ho preso un foglio bianco per scrivere di te...
        di come mi sento quando ti ho
        accanto, di quando le mie braccia
        ti stringono a loro.
        Di quel brivido che attraversa il mio corpo,
        quando le mie labbra sfiorano le tue,
        di quando il mio viso si adagia dolcemente sul tuo petto.
        Del tuo profumo che mi inebria anche l'anima.

        Volevo scrivere...

        Ed ho consumato il tempo concesso dalla notte,
        chiesto alla Luna di
        illuminare i miei occhi stanchi.
        Ho pensato,
        sì... pensato a quali parole avrebbero potuto riempire questo foglio,
        quali punteggiature avrebbero potuto farti comprendere quegli attimi di silenzio dell'anima,
        attimi trascorsi in questo dannato pensare.

        Poi una nuvola...
        ha celato il candore della Luna,
        e i miei occhi si son chiusi lentamente.
        In quell'istante ho smesso di pensare, ed ho iniziato ad
        ascoltare ciò che la mente celava.
        Ho visto ciò che i miei occhi mi impedivano di scrutare.

        In quell'istante,
        ho aperto il mio cuore.

        Lì ho sentito quell'unica voce in grado di parlarmi di te.
        Lì ho visto il tuo volto.
        In quell'istante ho abbracciato l'amore per te.
        In quell'istante ho capito che non avrei potuto trovare parole,
        ma che avrei solo dovuto amarti,
        amarti col cuore, lasciando la mente nella sua inutilità.

        Perché amore mio, in questo mio cuore,
        non c'è spazio per la ragione,
        c'è solo e unicamente tanto amore per te.

        Ti lascio questo foglio bianco.
        Chiudi i tuoi occhi,
        e potrai leggere ciò che il mio cuore vi ha scritto.

        Parole d'amore,
        parole che non conoscono lettere,
        ma solo emozioni.
        Composta sabato 19 agosto 2017
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          Scritta da: Myškin
          in Poesie (Poesie personali)

          Ad H.

          Delicatamente.
          Vola fra le mie dita
          ritornami al petto e
          avvolgimi,
          e non ti perdere...
          attraversammo a volo
          la nostra piccola vita disperata
          ma nelle pause
          ci ritroviamo là
          sui nostri monti...
          mesciamo in vortice le nostre trame caotiche e
          guarda: armonia.
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            Scritta da: Myškin
            in Poesie (Poesie personali)

            Grottesco

            Ci hanno lasciati ancora vicini,
            siamo due scomodi pupazzi
            che sperano in una scarica elettrica.
            Che il cielo ci fulmini.
            Scivolo e ti poso la testa sul ventre.
            Tu non mi guardi
            e non puoi accarezzarmi,
            ma non lo dici.
            Certo che capisco.
            Immaginiamo che sia...
            Grottesco è il nome che si da,
            nei pomeriggi piovosi
            su divani polverosi
            agli eventi inventati
            che ci scoprono
            impotenti.

            Un fulmine che ci rimbalzi per il cervello.
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              Scritta da: Myškin
              in Poesie (Poesie personali)

              Due parole

              Si sgola
              la sacerdotessa,
              l'infante prende fuoco
              fra le braccia dell'inesperta madre.
              Mi piace quest'isola sperduta,
              non perché minacciosa
              o sadicamente franca,
              ma perché
              qualunque cosa chiamerai
              (e l'assurdo risponde)
              se verrà
              non giungerà che stanca.
              Un aborto unto
              nel rigurgito dell'onda.

              Penso.
              La morte è sempre qui,
              tra le parole,
              nelle parole,
              ma non è mai parola.

              Solo richiamo.

              Un uomo vecchio
              al freddo s'accovaccia,
              lontano lontano.
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                Scritta da: Giuseppe Cutropia
                in Poesie (Poesie personali)

                Il silenzio del cuore

                Muore silenziosamente il battito di un cuore taciuto.
                Ampolle di ipocrisie e falsità ad affievolirne la voce.
                A imprigionarlo nel suo stesso desiderio di battere più forte.
                Cerchi, scavi...
                alla ricerca di un piccolo soffio di vento,
                che possa far udire l'incrociarsi di sorrisi e lacrime,
                fino a che il dolore non sommerga anche l'anima.
                Muore silenziosamente il cuore confinato nell'oblio del silenzio.
                Muore...
                in un soffocato grido d'amore.
                Composta giovedì 17 agosto 2017
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