Poesie personali


Scritta da: Antonio Belsito
in Poesie (Poesie personali)
Perché non ci si può fermare,
neanche se la puzza ottura le narici
e bisogna sempre correre
lasciando scorrere le ginocchia,
già pronti,
nell'eventualità,
a cadere con le mani
tant'è forte l'impeto
e tant'è intensa la frenesia
che il controllo del corpo in fuga
è quasi eresia
e, allora, si trasuda il sogno della libertà
mentre caviglie e ginocchia
battono il ritmo del risveglio
verso un giorno...
... chissà.
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    Scritta da: Simona Buzzi
    in Poesie (Poesie personali)

    La mia isola felice

    Rivolgo sempre
    lo sguardo al mare
    calmo, tranquillo
    immenso
    meravigliosamente
    azzurro.
    Sembra cullarmi
    nel suo abbraccio.
    È uno spettacolo
    unico, estasiante.
    La mia isola felice.
    Nell'azzurro del mare
    ci sono tracce
    del mio cuore
    il colore
    delle mie emozioni
    l'espressione
    della mia anima
    la luce e i sospiri
    del mio cuore.
    C'è il mistero
    dei miei silenzi
    le parole
    che ho affidato al vento
    le mie dolci emozioni
    sulla spiaggia.
    Il rumore degli sguardi
    il ticchettio del silenzio.
    Composta giovedì 17 agosto 2017
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      Scritta da: Carlo Peparello
      in Poesie (Poesie personali)

      Canzone Miraggio 60

      Negli anni 60
      camicia a fiori o camicia di forza
      fuori la voce, dura la scorza
      serviva coraggio
      per seguire un miraggio
      una chitarra invece di un fucile
      per chi sognava, la vita era difficile
      un vicolo lucido di lacrime
      un accordo per svegliare le anime
      di chi di musica sentiva il bisogno
      saltare nel buio verso un sogno
      non chiamatemi verità, non faccio strofe a caso
      canto esperienza ma vado a naso
      cerco un palco di stelle e sentieri nascosti
      chitarra accordata, che bella sudata
      ti serve il fuoco dentro
      la notte è passata, lontano è lo spettro
      ti serve una strada
      una decisione sbagliata
      ti serve guardare lontano
      qualcuno che ti prenda per mano
      chitarra accordata, che bella sudata
      ti serve il fuoco dentro
      la notte è passata, lontano è lo spettro
      ti serve una strada
      una decisione sbagliata
      ti serve guardare lontano
      qualcuno che ti prenda per mano.
      Composta mercoledì 16 agosto 2017
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        Scritta da: A. Rinaldi
        in Poesie (Poesie personali)

        Non era poesia

        Non era poesia,
        poca cosa appariva,
        non poteva essere,
        non avevo te.
        La scrissi un tempo
        un tempo lontano
        quando non avevo te
        senza titolo
        né forma
        né rima
        né parole
        nulla che potesse sembrare poesia
        non poteva esserlo
        a quel tempo
        non avevo te.
        Eppure parlava di te
        la mia poesia
        senza titolo
        né forma
        né rima
        né parole,
        sta tutta in un bacio,
        te la regalerò
        così tu
        potrai abbracciarla.
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          Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
          in Poesie (Poesie personali)
          Camminiamo ogni giorno sotto la pioggia o sotto il sole
          con i pensieri che si perdono fra le nere nuvole del cielo
          anche se i nostri semafori della vita si accendono di rosso
          quando sogniamo di camminare su grandi lastre di gelo.

          Camminare in questo mondo senza saper leggere i colori
          che ogni giorno invadono i nostri sensi e le nostre pupille
          vuol dire che siamo in una zona oscura del nostro letargo
          in attesa di purificare i nostri fantasmi con divine scintille.

          Dovremmo apprendere a convivere con i nostri strani sogni
          quando la notte dipingiamo con la nostra mente senza cuore
          quelle fantasie che nascono a mezzanotte senza un calendario
          per indicarci dove ci troviamo in che anno, mese, giorno e ore.

          Camminare come uomini svegli sulle strade di questo mondo
          vuol dire aver tracciato un buon cammino pieno di bei ricordi.
          Il cuore di noi uomini si riempie con Dio, amando una donna
          ma senza perdere la bussola della vita per non essere balordi.
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            Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
            in Poesie (Poesie personali)
            Ogni uomo ha la sua ombra que lo segue nella vita:
            nasce, cresce, si curva, si allunga, sparisce, ritorna,
            ma lei non ci abbandona anche quando non c'è il sole.

            È la nostra compagna nei giorni di pioggia e di nebbia,
            quando siamo allegri o quando il cuore è triste e solo.
            Mi domando: perché ci accompagna senza dire parola?

            Noi ci arrabbiamo, gesticoliamo, piangiamo, preghiamo,
            lei è sempre silenziosa: ci imita, ci segue e si nasconde.
            La nostra ombra ci ricorda che alla luce siamo stesi a terra.

            È la nostra foto fatta d'ombra che ci guarda dal basso in alto:
            è la nostra anima che non ci abbandona mai quando siamo soli
            o è il nostro angelo custode che ci ricorda di essere veri uomini?

            È certo che siamo chiamati a vivere ogni giorno sotto la luce
            se vogliamo specchiarci così come siamo nella nostra ombra.
            Lei ci dirà sempre come ci comportiamo quando la guardiamo.

            È il nostro specchio opaco dove ogni giorno ci ritroviamo:
            arriverà il giorno che anche lei ci abbandonerà silenziosa
            affidandoci in cielo nelle mani di Dio e in terra al pio riposo.
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              Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
              in Poesie (Poesie personali)
              Di mattina presto al sorgere del sole d'agosto
              sono penetrato silenzioso in un bosco di pioppi,
              olmi, salici e tanti rovi pieni di more rosse e nere
              che ho messo in bocca al canto di belle capinere.

              Il silenzio del mattino era rotto da pochi uccelli
              illuminato dai bagliori del sole che lento appariva
              con raggi d'oro fra il fogliame verde che copriva
              lo stretto sentiero di erbe e alto sedano silvestre.

              Udivo le foglie secche chiacchierare sotto i piedi
              forse stanche di volare col vento sotto il cielo,
              preferendo finire per abbellire dei nidi di uccelli
              o essere calpestate per arricchire la loro terra.

              Ho camminato un paio di ore con lo zaino e bastone
              ascoltando come si svegliava questo mattino d'agosto
              in una lunga fascia di bosco verde lungo il fiume Ebro
              con cicogne e garzette beccando le ultime tenebre.

              Il sole lanciava i suoi raggi su anatre dal collo azzurro
              mentre due giovani aironi cenerini mi guardavano
              seduto sulla riva ascoltando la tenue sinfonia delle ore
              con la luce che illuminava lentamente la nuova aurora.
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                Scritta da: Giuseppe Cutropia
                in Poesie (Poesie personali)

                Ombre del cuore

                Mentre i giorni scivolano via,
                tra le ore che sembrano infinite lame che si conficcano nell'anima,
                il tempo porta via con sé ciò che resta della mia vita.
                E mentre la luna sbiadisce nel buio cupo di questa notte
                i miei occhi attendono te.
                Ti cercano tra le ombre dei "perché",
                trovandoti nella certezza di
                un "ti amo".
                I giorni passano inesorabili, calpestando i miei sogni.
                Non so quale abbraccio possa donare sollievo a questo dolore.
                Quello della speranza,
                che un tuo sorriso,
                possa donare tepore a questi occhi stanchi,
                occhi gonfi di tutte le lacrime del cuore.
                L'abbraccio di una tua parola,
                a soffocare questo dannato silenzio che tormenta tutto di me.
                Eppure
                in me fermo questo tempo
                in un eterno "ti amo vita mia".
                Composta lunedì 14 agosto 2017
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                  in Poesie (Poesie personali)

                  Abbi fede nel destino!

                  Ti ho vista e in quel momento
                  ho sentito vibrare il cuore,
                  ci sei entrata e mai più uscita!
                  Ti sento nel petto che irrompe!
                  Nelle mani che braman la tua pelle,
                  negli occhi che ti cercano,
                  le labbra che ti sfiorano,
                  ti ho vista e adesso
                  risiedi nei labirinti
                  della mia anima.
                  Composta lunedì 14 agosto 2017
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