Poesie personali


Scritta da: Doddy
in Poesie (Poesie personali)

Giorni no

I miei giorni silenziosi e stanchi
di un pensare solitario e vuoto
travolti da realtà pesante
un tormentoso sonno da anima in pena
occhi vuoti da notte sofferta
la speranza ti sprona a cercare un sentiero una via
ma la vita ti pone difronte una porta a cercare la chiave
cos'è inganno
o forse maestria
con una mano mi sfiori
e con l'altra mi metti via
tu che amare vorresti
ma amare non sai
perché amore non fu
e non lo conoscesti mai.
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    Scritta da: Doddy
    in Poesie (Poesie personali)

    Eppure

    Amarti nel silenzio d'insensati amori
    immaginare parole
    frasi di dolcezza
    per te donna che hai preso
    il mio disperato cuore...
    tu non sai il mio fremere
    per te!
    È immaginare
    i tuoi passi verso me
    sognando parole delicate dette dalle tue deliziose labbra
    che insolita reazione
    sconvolgente a vedere te
    o donna!
    Rendersi un uomo delicato
    imparare il voler bene
    a te donna sconosciuta...
    non disperdere questo cuore
    tra vicoli ciechi di inutili baldorie senza un fine...
    hai soggiogato me
    immensamente tuo,
    uniti in questa opera
    di un continuo costruire
    questo ardente amore...
    poi ecco piccoli litigi
    causati da ripicche
    giornate tese e alla sera
    crolli senza chiarire,
    tristezze e silenziosi
    pianti domande senza
    risposte...
    mettersi in discussione
    per capire i propri
    sbagli, una inutile lotta
    con resa senza parole,
    dubbiosa e scostante
    mi guardi vuota
    no non mi lasciare
    ascoltami...
    fino ieri declamavi parole grandi
    sogni immensi e ora...
    scosti il tuo sguardo da me...
    un celato tormento ti assale
    sembro un peso per te...
    un errore amarti?
    Sui miei occhi che sfuggi hai già letto tutto...
    il mio vano tentativo di sussurrare un richiamo...
    per parlare al tuo cuore
    assurde parole
    s"infrangono sui tuoi non voglio sentire
    ascoltami ti prego
    so di esistere nel tuo cuore
    guardami come l'essere amanti
    tu capivi le mie profonde emozioni
    e ti riempivano di gioia
    il perderti mi annienterebbe
    la mia vita sarebbe un fiume senza acqua
    nella mia stanza mi ritiro
    percosso da lacrime mute
    il mio cuore non regge vederti andare via...
    che pesante silenzio...
    toglie il respiro...
    un flebile bussare sento
    alla porta e un singhiozzo
    crescente mi riprendo vado aprire...
    vedo te con il viso tra le mani
    persa nel pianto
    ti accolgo tra le mie braccia tremante
    ti invito a sederti sul divano
    e tu implorante mi dici parlami
    non smettere
    raccontami te le tue emozioni il tuo parlare di me
    e troppo importante non smettere mai non
    credere sia superfluo...
    le tue piccole attenzioni una carezza un sms se sei lontano
    non stare troppe ore in silenzio
    so che mi pensi ma dimmelo tante volte non ti stancare
    non darlo per scontato...
    ci vivo con la tua dolcezza le tue parole tesoro mio...
    i tuoi occhi persi nei miei
    mi abbracci lacrime di gioia
    sussulti di emozioni con il viso
    posato sul mio cuore
    amandomi sogni. X.
    Composta lunedì 10 aprile 2017
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      Scritta da: Marta Emme
      in Poesie (Poesie personali)

      Orgoglio patrio

      Haftar non t'arrabbiar* (con l'Italia)
      e riscopri la grande dignità che
      infine al mondo la Libia ha saputo
      palesar; quando in chiaro ha messo
      che, questa, non è terra di nessuno
      dove andar così, a pigolar* (Ong:
      soccorso alla tratta), pur senza diritto
      alcuno. E ora che la luce della ragione
      vi possa illuminar* (Haftar e Serraj),
      affinché l'unione del vostro
      popolo in un solo Stato possiate
      realizzar. L'intesa tra due diverse
      anime ci va solo a guadagnar se
      queste fattivamente si voglion
      confrontar. Ed è anche quel che a
      beneficio va di una grande umanità.
      Una cosa sola: i diritti umani sempre
      siano una vostra priorità.
      Composta martedì 18 luglio 2017
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        Scritta da: A. De Benedictis
        in Poesie (Poesie personali)

        Da colui che ti ama

        Spiegalo al cuore il perché batte,
        ti risponderà a ritmo eppure
        le rotte saranno già impostate e
        frantumeranno le tue dolci domande.

        Spiegalo alla vita il perché fruisce,
        permeata d'essenza, sorride e
        bambina-occhi dolci il dolore irride
        quando con la mente inciampi
        in batuffoli di fenice.

        Segnato dal tempo il tuo sorriso stanco
        si poserà e tu,
        che guardi e mi guardi ed io risplendo,
        ringraziamenti e solo quelli avrai
        da colui che ti ama.
        Composta lunedì 21 agosto 2017
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          Scritta da: Nataly Laganà
          in Poesie (Poesie personali)

          Donne di cioccolata

          Vorrei dedicare
          poche righe alle donne,
          la cui vita deve essere in rime
          oppure
          come un film da prima serata.
          Gli vanno un po' strette le norme
          e non gli bastano cose di facciata.
          A quelle che
          hanno amato un uomo invisibile
          oltre ad ogni cosa possibile.
          Di esse non puoi dire:... è innamorata
          solo perché
          si sciolgono per la persona amata
          sono semplicemente
          donne di cioccolata.
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            Scritta da: Nataly Laganà
            in Poesie (Poesie personali)

            Mitica lucciola

            Mitica è per me
            la lucciola di Trilussa
            protagonista favolosa.

            Si fan grandi in tanti,
            specie di questi tempi
            con parole di sapienti,
            ammaestrano
            con bell'esempi
            e dietro la maschera
            ci sono serpenti.

            Di lei
            approvo l'opinione
            e non come la luna
            che prendere in giro.
            Manifesti ognuno
            il proprio dono,
            che sia
            grande e illuminante
            come il sole
            o piccolo e grazioso
            come la vera lucciola.
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              Scritta da: Monica Cannatella
              in Poesie (Poesie personali)

              U mari ( Le parole della mia terra )

              Si teni n'sirragghiati n'ta li vrazza
              ogni sorta di tesori e di ricchizzi.
              C'è cu u saluta da terra cu la mano
              e c'è cu naviga pi ghiri luntanu.

              Quannu lu vasa u suli è na meravigghia
              tintu e n'fami quannu a genti si pigghia.
              Forsi si senti sulu e abbannunatu
              stu mare trarituri ca ni leva u sciatu.

              U sentu chianciri di notti ogni tantu
              mi unci chiaru e forti stu lamentu.
              Mi pari un picciriddu senza matri
              u signuruzzu mentri mori n'cruci.

              Si fussi figghiu miu ti cunsulassi
              strincennuti n'to pettu ti vasassi.
              Li peni tua putissi alliviari
              si un fussi fattu di acqua e sali.

              Sugnu stanca d'avvertiri stu duluri
              mi manca l'aria e trema puru u cori.
              L'unicu modu pi putiriti cunsulari
              è chiddu di moriri nno to funnali.

              Traduzione

              Il mare

              Si tiene stretto tra le braccia
              ogni sorta di tesoro e di ricchezza.
              C'è chi lo saluta dalla terra con la mano
              E chi lo naviga per andare lontano.

              Quando lo bacia il sole è una meraviglia
              cattivo e infame quando la gente si piglia.
              Forse si sente solo e abbondonato
              Questo mare traditore che ci toglie il fiato.

              Lo sento piangere di notte ogni tanto
              mi giunge chiaro e forte questo lamento.
              Mi sembra un bambino senza madre
              il signore mentre muore in croce.

              Se fossi figlio mio ti consolerei
              stringendoti al petto ti bacerei.
              Le tue pene potrei alleviare
              se non fossi fatto di acqua e sale.

              Sono stanca di sentire il tuo dolore
              mi manca l'aria e trema anche il cuore.
              L'unico modo per poterti consolare
              è quello di morire nel tuo fondale.
              Composta venerdì 11 agosto 2017
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